In piena campagna elettorale, un grave attentato sconvolge l'opinione pubblica macedone. Due poliziotti morti. Le indagini sono ancora in corso, ma l'incidente assume una connotazione politica.
L'opinione pubblica macedone ancora una volta è stata scossa da un incidente con armi da fuoco. Domenica notte, 30 minuti dopo la mezzanotte, alcune persone in una VW Golf sprovvista di targa hanno aperto il fuoco contro una pattuglia della polizia multietnica nel quartiere "Ciglana" della città di Gostivar. Due membri della polizia di riserva del ministero dell'interno sono rimasti uccisi sul colpo, mentre il terzo miracolosamente è rimasto illeso e ha risposto al fuoco. Il Ministero dell'interno immediatamente ha iniziato una massiccia indagine e ha già informato l'opinione pubblica che otto persone sono state arrestate, due di loro in una VW Golf bianca con targa italiana, mentre cercavano di attraversare il Kosovo sul punto di frontiera di Jazince.
Tutti i partiti politici in Macedonia hanno condannato questo "orribile e codardo atto", e hanno richiesto un'azione immediata attraverso gli organi preposti dello stato. I rappresentati internazionali in Macedonia, oltre alla loro condanna, hanno affermato che "questo è stato un atto puramente criminale in nessun modo collegato con la campagna elettorale in corso". Il quotidiano 'Dnevnik', in un editoriale dedicato all'incidente, ha commentato che la dichiarazione è un tentativo "di istruire il Governo affinché non cerchi di fornire alcuna connotazione politica all'incidente", facendo notare che "per queste dichiarazioni, essi devono prima aspettare che le indagini vengano completate". Il quotidiano 'Utrinski Vesnik' ha commentato che "anche se l'attacco non fosse politicamente motivato, il fatto è che comunque esso è accaduto durante la campagna elettorale e che i politici, al posto dei poliziotti, dovrebbero maggiormente parlarne", legando in questo modo ad una 'questione politica'.
Nel frattempo, l'Esercito Nazionale Albanese (ANA, un gruppo estremista che ha come obiettivo la "liberazione e l'unificazione di tutte le terre albanesi") ha rivendicato la responsabilità dell'attacco, fornendogli quindi una connotazione politica. L'ANA ha invitato tutti gli albanesi che sono membri delle forze di sicurezza macedoni ad "abbandonare l'apparato di oppressione di uno stato non funzionate e aderire all'ANA".
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