Serbia: coronavirus in centro anziani, forti polemiche

15 april 2020

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Dopo il caso del centro geriatrico di Niš, dove decine di anziani sono risultati positivi al COVID19 – secondo la magistratura serba per responsabilità dirette del direttore - il virologo Predrag Kon, a capo della task-force di Belgrado sul coronavirus, ieri ha annunciato e poi ritirato le proprie dimissioni.

Dimissioni annunciate martedì scorso su Facebook e poi ritirate nell'arco della giornata. Il virilogo Predrag Kon, che in queste settimane dirige la strategia dello stato serbo contro il coronavirus, aveva comunicato sui social media la propria volontà di mollare il timone e farsi da parte.

“Ho perso la pazienza” ha scritto Kon, lamentandosi di forti critiche che avrebbe raccolto nelle scorse settimane sulla gestione della crisi, concludendo che era arrivato il momento di “lasciare ad altri, migliori di me” la guida della strategia di contrasto al virus.

Dopo un incontro a tre col presidente Aleksandar Vučić e con la premier Ana Brnabić, l'epidemiologo è però tornato sui suoi passi, annunciando il ritiro delle proprie dimissioni.

Le polemiche si erano arroventate dopo lo scandalo che ha colpito il Centro geriatrico di Niš, principale centro della Serbia meridionale. Qui il virus si sarebbe diffuso a macchia d'olio tra gli anziani a causa delle pesanti responsabilità del direttore, che avrebbe nascosto i casi di COVID già presenti nel centro e permesso agli anziani ospiti di continuare a ricevere visite dall'esterno e a riunirsi in mensa durante i pasti.

Come risultato, 147 ospiti dell'istituto risultano ora infettati, con due morti e vari pazienti in condizioni gravissime, mentre il direttore si trova in stato di arresto con la pesante accusa di epidemia colposa. 

Nonostante le pesanti misure adottate, tra le più rigide della regione, oggi la Serbia è il paese ex-jugoslavo più colpito dall'epidemia, con 4465 contagiati e 94 morti. Nella lista dei positivi anche 86 medici e operatori sanitari, di cui 19 nell'Istituto cardiologico "Dedinje" di Belgrado