Serbia, i lavoratori di Fiat Kragujevac partono per lavorare in Slovacchia e Polonia

12 august 2022

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Sono costretti a lasciare il loro paese e a fare i pendolari tra Slovacchia o Polonia e Serbia per non perdere il lavoro. Il 7 agosto, un terzo gruppo di dipendenti dello stabilimento Fiat di Kragujevac, in Serbia, è partito per lo stabilimento di Trnava, a circa 60 km a est della capitale slovacca Bratislava. Un quarto contingente dovrebbe raggiungerli il 21 agosto. Tutti questi dipendenti hanno accettato l'"offerta" proposta dalla loro azienda all'inizio di giugno: a fine di aprile, il gruppo Stellantis, il quarto produttore di auto al mondo, che comprende Fiat Chrysler e PSA, ha annunciato con grande clamore che dal 2024 produrrà auto elettriche a Kragujevac. Il presidente serbo Aleksandar Vučić ha aggiunto dal canto suo con orgoglio che l’investimento sarebbe ammontato a 190 milioni di euro, di cui 48 milioni a carico dello stato.

Operai della Zastava - Gughi Fassino

Operai della Zastava - Gughi Fassino

Per adattare la fabbrica della Zastava, acquistata nel 2010 da Fiat, a questa nuova linea di produzione, è stato imposto ai dipendenti "un periodo di transizione". Si tratta di fatto di una "chiusura temporanea" e ai lavoratori è stata offerta la possibilità di lavorare in altri siti del gruppo in Europa orientale per mantenere il proprio posto di lavoro e il proprio stipendio.

Secondo i sindacati, la maggior parte dei volontari sarà assegnata a Trnava e solo un piccolo numero andrà in Polonia. I dipendenti trascorreranno tre mesi all'estero, poi un mese a Kragujevac, e così via per due anni. Circa 700 dei 2.000 dipendenti della fabbrica avrebbero accettato l'offerta, mentre agli altri si prospetta il licenziamento. Almeno questo è ciò che suppongono i sindacalisti che si stupiscono di non aver ricevuto ancora cifre precise né dalla direzione della fabbrica né dalle autorità.

Sulla vicenda il governo è rimasto in silenzio. I lavoratori insoddisfatti della proposta dell’azienda hanno protestato e il 22 giugno persino bloccato l'autostrada per Belgrado. Senza alcun risultato.

 

Link: Radio Slobodna Evropa