Il mancato raggiungimento del quorum necessario per l'elezione del presidente della repubblica, fa scattare un'altra tornata elettorale.
La Serbia ha fallito l'elezione del presidente nel secondo turno delle elezioni, con un'affluenza alle urne del 45,50%. Il quorum necessario per l'elezione del presidente della repubblica doveva essere di almeno il 50% più uno. Le motivazioni addotte per giustificare la scarsa affluenza alle urne vanno dall'incessante pioggia al disinteresse dei cittadini, senza dimenticare l'invito al boicottaggio espresso da alcuni partiti, tra cui i Radicali di Seselj.
Secondo gli ultimi dati resi noti dalla Commissione elettorale della repubblica (RIK), per Kostunica hanno votato 1.723.474 elettori, mentre per Labus 811.368. Del totale dei voti scrutinati le percentuali sarebbero circa del 66% a favore di Kostunica e del 30% a favore di Labus. In sostanza Kostunica ha ottenuto almeno il doppio dei voti rispetto a Labus.
Secondo gli analisti le prossime elezioni dovrebbero tenersi il dicembre prossimo. Mentre il mandato dell'attuale presidente scadrà il 5 gennaio del 2003. La legge in vigore prevede appunto che 45-90 giorni dal fallimento delle prime elezioni si tengano le seconde, mentre nel frattempo il presidente dell'Assemblea serba farà le veci del presidente della repubblica.
Le reazioni dei vari politici sono state diversificate. Il premier di governo Djindjic ha ostentato una eccessiva dose di ottimismo, affermando che non ci sarà affatto la crisi, le riforme continueranno. Il fatto che ci sia stato uno scarso interesse per le elezioni non significa che i cittadini non hanno interesse per il proprio paese.
Secondo il governatore della Banca centrale, Mladjan Dinkic, in questo modo si è data la possibilità a Seselj di candidarsi per le prossime elezioni. Dinkic lamenta anche il fatto che il quorum del 50% più uno ha reso difficile l'elezione e che tale limite dovrebbe essere tolto dalla legge. Dello stesso parere è il consigliere del presidente federale Kostunica. Secondo Slobodan Samardzic, infatti, la legge elettorale è piuttosto restrittiva e non è ancora stata cambiata. Senza questo tetto minimo Kostunica avrebbe vinto le elezioni.
Rimane incerta la candidatura per le prossime elezioni di Miroljub Labus. Le sue intenzioni dovrebbero essere quelle di ritornare a svolgere il compito di vicepresidente del governo federale, quale ha fatto fino ad ora e terminare il suo mandato. Contrario ad una nuova candidatura di Labus si è detto anche il governatore della Banca centrale Mladjan Dinkic.
Già dalla prossima settimana dovrebbero essere indette le nuove elezioni ed iniziare in questo modo una nuova campagna elettorale. Secondo le parole del ministro delle finanze Bozidar Djelic, le elezioni appena concluse sono costate 570 milioni di dinari (circa 10.000.000 di euro) e tanto costeranno le prossime. Tuttavia oltre alla spesa per le elezioni, ciò che preoccupa è la sfiducia di alcuni investitori che con ogni probabilità aspetteranno l'insediamento del nuovo presidente prima di dare il via agli investimenti.
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