I ministri e la guerra

14 november 2012

bubble icon

Il conflitto siriano rischia ogni giorno di sconfinare nei paesi vicini e in particolare in Israele e Turchia mentre la fuga dei civili oltreconfine è incessante. L'emergenza siriana e il problema dei profughi sono stati temi dell'incontro a Roma del 12 novembre tra il ministro degli Esteri turco Davutoğlu e l'omologo ministro Terzi. 

Davutoğlu ha chiaramente dichiarato che la Turchia non resterà a guardare: "I bombardamenti siriani oramai hanno colpito anche obiettivi civili, non solo militari, nel nostro territorio, e siamo pronti ad intervenire per garantire la sicurezza. Dobbiamo darci da fare si sta consumando un dramma umanitario verso il quale non si può rimanere in silenzio". 

In risposta il ministro Terzi ha escluso decisamente un possibile intervento militare in Siria: "Noi non riteniamo di dover intervenire in alcun modo sul piano militare a titolo nazionale e non vediamo esservi le condizioni per la comunità internazionale per intervenire in modo collettivo" ma ha anche annunciato che l’Italia ha individuato circa 20 milioni di euro come somma necessaria nei prossimi mesi per aiutare i rifugiati siriani in Turchia, Giordania e Libano, ma anche per la popolazione all'interno della Siria.

Su incarico del ministro degli Esteri Giulio Terzi, il 13 novembre l'inviato Speciale per le questioni umanitarie Margherita Boniver ha iniziato una missione in Turchia dedicata all'emergenza profughi causata dalla crisi siriana e prevede una visita al campo di accoglienza dei profughi siriani di Kilis, ed incontri con le autorità turche, con le quali verrà discussa la possibilità di ulteriori interventi umanitari da parte italiana attraverso i canali che la Turchia ha indicato alla comunità internazionale.

Oltre l'ufficialità degli incontri e le decisioni delle diplomazie noi ricordiamo il dramma delle oltre 360.000 persone in fuga dalla Siria con l'immagine dei uno dei primi campi profughi, nei pressi della cittadina turca di Altınözü fotografato dal nostro inviato Alberto Tetta nel 2011