L'esercito dell'Azerbaijan ha avviato ieri una nuova operazione militare nel Nagorno Karabakh, la regione separatista con una maggioranza di popolazione armena, ma formalmente parte del territorio azero.
La comunità azera in Georgia ha chiesto al presidente dell'Azerbaijan di aprire il confine tra i due paesi, esprimendo rabbia per la chiusura dei confini terrestri protratta per oltre tre anni a causa del COVID-19.
La BBC, nel suo canale Youtube russo, ha recentemente pubblicato un documentario dal titolo "Когда я сбежала" (Quando sono fuggita)" che racconta le storie di ragazze provenienti dalla Cecenia, dall'Inguscezia e dal Daghestan fuggite dalle proprie famiglie a causa di violenza domestica, matrimoni forzati e minacce di morte.
Il primo ministro armeno, Nikol Pashinyan, si è recato ad Ankara per partecipare alla cerimonia di insediamento del presidente turco, Recep Tayyip Erdoğan. Questa visita segna il primo incontro tra un leader armeno e turco negli ultimi 15 anni.
L’invasione russa in Ucraina ha conseguenze devastanti sulla popolazione civile, ma coinvolge anche gli animali presenti nelle aree toccate dal conflitto.
Lo scorso 31 agosto la Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) ha dichiarato che la Russia "non è riuscita a indagare efficacemente" sul rapimento e l'omicidio nel 2009 dell'attivista cecena per i diritti umani Natalja Estemirova ma non ha ritenuto lo stato russo direttamente responsabile della sua morte.
Giornalisti, attivisti politici e capi di stato sono stati sorvegliati dallo spyware Pegasus sviluppato dall'israeliana Nso Group. Da quando sono stati diffusi i dati dell’indagine The Pegasus Project, effettuata da oltre 80 giornalisti di 10 paesi e coordinata da Forbidden Stories con il supporto tecnico di Amnesty International, la lista di persone controllate dal software israeliano è diventata lunghissima, l’elenco comprenderebbe oltre 50.000 numeri di telefono appartenenti a “persone di interesse”.
Roberta has worked in the field of on-line information focusing on social themes and human rights issues for many years. From 2001 to 2004, she worked for Unimondo, the Italian branch of the international network 'Oneworld’. An expert in content management systems, she expresses her artistic creativity in graphic design for the web. She has been a part of the editorial staff of Osservatorio Balcani e Caucaso since 2005.