Alla fine, il monumento è andato giù. Anzi su. Ieri mattina, alle prime luci di una livida alba d'inverno, la pala del bulldozer l'ha sollevato di peso, depositando la grossa stele di marmo su un camion parcheggiato pochi metri più in là. Intorno, in un silenzio quasi irreale, decine di agenti della gendarmeria serba armati fino ai denti, e alcune troupe di giornalisti. Il camion è poi partito, uscendo dalla città, destinazione ignota.
“La chalga si ama o si odia, e non lascia nessuno indifferente. E' un tema di discussione scandaloso e passionale, che divide la società bulgara proprio perché non riguarda soltanto un genere musicale, ma piuttosto una scelta culturale, una 'way of life'”.
Siamo alle battute finali: i giannizzeri di Mehmet Fatih (Maometto il Conquistatore) hanno lanciato l'ultimo e decisivo assalto alle mura di Costantinopoli. Il comandante generale della difesa, il genovese Giovanni Giustiniani Longo è ferito per la seconda volta e si ritira. Ogni speranza è persa, inizia il fuggi-fuggi e la razzia della città prostrata: sull'Impero romano d'Oriente cala l'ultimo tragico tramonto.
Essere alleati fedeli ha i suoi vantaggi. Dal lancio dello "Sputnik 1" a fine anni '60, nel periodo più duro della Guerra fredda, la corsa allo spazio era una sfida riservata alle grandi potenze. All'inizio del decennio successivo, l'Unione sovietica decise però di lanciare il programma "Interkosmos" allo scopo di mandare nello spazio cosmonauti di vari paesi "fratelli".
Con la conquista ottomana il porto montenegrino di Dulcigno-Ulcinj-Ulqin diventa una delle basi della pirateria "saracena" nel Mediterraneo. Tra le vittime dei dulcignesi, dediti alla cattura di navi cristiane, in cerca di tesori e schiavi, ci sarebbe anche Miguel de Cervantes, autore del Don Chisciotte. Un'epopea sanguinosa, destinata a durare fino al Congresso di Vienna (1815).
Aggrappata in cima ai 130 metri di un'arcigna altura rocciosa, che svetta all'incontro dei fiumi Drin e Bojana, a pochi chilometri da Scutari e dal suo lago, la fortezza di Rozafa ha rappresentato per millenni una postazione strategica sul lato orientale del basso Adriatico.
Da alcuni giorni l' Europa sud orientale è stata colpita da una forte ondata di maltempo. Pesante la situazione soprattutto in Serbia e Croazia: nei due paesi sono state registrate almeno sei vittime.
Vladimir Vysotsky, il più grande, amato e discusso poeta, attore e bardo dell'Unione Sovietica, ha visitato il Montenegro per due volte. La prima, nel 1974, per girare il film jugo-sovietico "Единственная дорога/Okovani šoferi", la seconda durante una tournée del teatro moscovita Taganka. Al Montenegro e ai montenegrini Vysotsky ha dedicato versi di appassionato rispetto e ammirazione.
Hashim Thaçi e Ivica Dačić, primi ministri di Serbia e Kosovo, si sono incontrati ieri a Bruxelles per la terza volta nell'ambito del dialogo bilaterale facilitato dall'Alto rappresentante europeo per la politica estera Catherine Ashton.
Di nuovo tempesta sull'Impero ottomano. O meglio sulla rappresentazione del più famoso dei suoi sultani, Solimano il Magnifico, nella telenovela “Muhteşem Yüzyıl” (Il secolo magnifico), dove il “Padisha”, più che a guerreggiare e governare l'immensità dei suoi possedimenti, è intento soprattutto a destreggiarsi tra le donne che popolano il suo harem nel palazzo di Topkapı.
Degree in Media Studies from the University of Trieste. He worked in the field of international cooperation in Kosovo before becoming a journalist. He has been living and working in Sofia, Bulgaria, since 2005 where he has collaborated with various Italian and international media providers. He speaks Bulgarian, Serbo-Croatian, Slovene and Macedonian. Based in Sofia, he has been working for Osservatorio Balcani e Caucaso since 2006.