111 anni di reclusione per i leader politici e militari croati della Herceg Bosna. Si tratta della pena complessiva a seguito della sentenza di primo grado espressa oggi dal Tribunale penale internazionale per crimini nella ex Jugoslavia (TPI).
Due autobombe sono esplose nella giornata di sabato nella città turca di Reyhanlı a circa 20 chilometri dal confine con la Siria. Le vittime sono 46 e i feriti sono oltre un centinaio.
Alla fine sulla collina di Srđ, sovrastante Dubrovnik, sorgerà un campo da golf e con esso alberghi, appartamenti di lusso, spa su un totale di circa 300 ettari.
In Albania il prossimo 23 giugno sono previste le politiche. E già il clima si fa molto teso. L'OSCE è intervenuta recentemente chiedendo che i contrasti tra i principali partiti politici riguardanti la composizione della Commissione elettorale centrale vengano risolti prima della scadenza elettorale.
Il presidente della Federazione di Bosnia Erzegovina, Živko Budimir, è stato arrestato venerdì 26 aprile insieme ad altri funzionari nell'ambito di un'inchiesta per corruzione condotta dalla Procura bosniaca.
Dopo 14 ore di negoziati a Bruxelles i primi ministri di Kosovo e Serbia, Hashim Thaçi e Ivica Dačić, se ne sono ritornati a casa un'altra volta senza accordo. Belgrado e Pristina si rimandano la responsabilità del fallimento.
Alle elezioni per il parlamento europeo tenutesi ieri sono stati eletti i primi 12 europarlamentari della Croazia che il prossimo 1° luglio diventerà il 28mo membro dell’Unione europea.
Si è raggiunto nella notte l'accordo tra UE e la Repubblica di Cipro. Per evitare la bancarotta dell'isola i ministri delle Finanze europei e ciprioti hanno deciso una ristrutturazione bancaria e la condivisione delle perdite per i depositi superiori ai 100mila euro.
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