Come si è sviluppato il settore turistico in Albania? Quali le prospettive future? Una tesi di laurea. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Sono onorata e lieta di presentare, in questo elaborato, l’Albania, verso la quale nutro amore profondo e riconoscenza. E' un paese ricco di valori umani, di bellezze naturalistiche, culturali e artistiche.
Ho deciso di trattare il tema del turismo in Albania, in seguito alla lettura dell’avvincente saggio “Hotel Albania”, dell’antropologo Francesco Vietti. Questo libro, consigliatomi dal docente di Geografia del Turismo, aprì le finestre verso un paese che conoscevo solo con gli occhi di una bambina.
Crebbe in me lo stupore per la ricchezza di tradizioni che la mia terra custodisce mentre, d’altra parte, gli sbarchi della metà degli anni Novanta avevano fatto conoscere solo un’umanità in fuga dai regimi autoritari, dalle guerre e dalla miseria. Un paese rimasto per quasi mezzo secolo in silenzio e in totale chiusura verso l’esterno, a causa del rigido schema marxista-leninista (poi staliniano) di Enver Hoxha e che cerca oggi di fare i primi passi verso una trasformazione politica ed economica. Un paese che ancora oggi si fa fatica a comprendere e che sta ricostruendo la propria identità.
L’Albania è una terra affascinante, con una storia millenaria che affonda le sue radici nelle popolazioni illiriche. Una terra che ha conosciuto rarissimi anni di libertà, di indipendenza, di pace e di giustizia in quanto molte potenze l’hanno conquistata per sfruttare la sua strategica posizione geografica. Sono passati i legionari romani, le forze delle nazioni confinanti, le truppe dell’Impero ottomano, i soldati italiani. Una terra tormentata come il suo paesaggio e la gente che la popola, che ha saputo difendere con fierezza e determinazione la propria identità e diversità. Una terra che, dall’inizio del nuovo millennio, con la stabilità politica ed economica, cerca di farsi conoscere come un nazione giovane e dinamica, puntando anche sul settore turistico.
Nel primo capitolo del presente elaborato, si delineano le caratteristiche geomorfologiche del territorio, della flora e della fauna, della popolazione, della lingua e religione. Inoltre viene descritta una sintesi della storia albanese, dalle prime tracce di insediamenti umani fino all’inizio del nuovo millennio. Infine viene delineato un quadro generale dell’attuale situazione socio-economica del paese.
Il secondo capitolo tratta di come i viaggiatori occidentali, in particolare i nobili anglosassoni, scoprirono l’allora Albania ottomana tra il XIX e il XX secolo. Ho potuto ammirare il mio paese attraverso gli occhi dei poeti e pittori quali Lord Byron e Edward Lear, i quali lo descrivevano come pittoresco ed esotico. Tratto poi di come fu organizzato il turismo nella Repubblica socialista d’Albania. Un turismo del tutto isolato rispetto al mercato turistico internazionale e caratterizzato da numerose restrizioni ma, nello stesso tempo, organizzato in maniera efficiente dall’Albturist, emanazione diretta del Ministero del commercio interno. Presento infine la correlazione tra i due fenomeni della migrazione e del turismo
Il terzo capitolo presenta in maniera dettagliata gli elementi dell’offerta turistica albanese come i luoghi di interesse, la capacità ricettiva e para-ricettiva, gli operatori del settore ed i servizi di trasporto.
Il quarto ed ultimo capitolo si focalizza sulla realtà e le prospettive del turismo in Albania. Vengono analizzate la segmentazione della domanda turistica interna ed esterna, le tipologie di turismo esistenti nel paese, l’impatto economico del settore turistico, le strategie del governo per il turismo. In conclusione ho voluto concedere un meritato spazio ad una esperienza di turismo responsabile, organizzato dalla cooperativa “Viaggi solidali”, in quanto ritengo che l’Albania debba coniugare lo sviluppo con l’uso sostenibile delle risorse naturali, culturali e storiche.