Il 15 febbraio in Senato, con 93 voti favorevoli e 61 contrari, è stato approvato definitivamente il ddl di convalida del protocollo stipulato tra il primo ministro albanese Edi Rama e la sua omologa Giorgia Meloni a Roma lo scorso novembre, in base al quale l’Italia creerà a proprie spese centri di “accoglienza” per migranti e procedure di rimpatrio in Albania. Secondo Amnesty, una ratifica "vergognosa e pericolosa".
Dal 30 dicembre scorso l’ex premier e presidente albanese Sali Berisha è agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione passiva a favore di suo genero Jamarber Malltezi, relativa alla privatizzazione dell’ex campo sportivo “Partizani”.
Dal 1 gennaio 2024 i cittadini kosovari possono viaggiare nello spazio Schengen senza visto. La storica decisione, annunciata dal Commissario UE all’allargamento Olivér Várhelyi, mette fine ad un lungo e faticoso isolamento: negli ultimi 15 anni, tra i paesi del sud-est Europa, solo il Kosovo era infatti tristemente rimasto sulla famigerata “lista nera” di Schengen.
Secondo gli ultimi risultati, ancora parziali (7842 sezioni su 8273) il presidente serbo Aleksandar Vučić e il suo Partito progressista serbo (SNS) sono ancora una volta i trionfatori della tornata elettorale di ieri in Serbia.
Quasi quattro quinti dei cittadini montenegrini, il 78,5%, sono favorevoli all'adesione del Montenegro all'Unione europea, secondo un sondaggio condotto a novembre dall'agenzia De Facto per conto della delegazione dell'Unione europea.
In vista del prossimo Consiglio Europeo del 14-15 dicembre prossimo, sta aumentando la pressione del governo greco guidato da Kyriakos Mitsotakis su Tirana. Atene minaccia l’uso del diritto di veto contro l’inizio dei negoziati tra l’Albania e l’Ue sui primi capitoli dedicati alla democrazia e stato di diritto. La procedura prevede che per tale passo sia raggiunta l’unanimità tra gli stati membri dell’Unione.
Nel corso degli ultimi decenni la località balneare di Ölüdeniz - in Turchia sud occidentale - si è trasformata in un vero e proprio paradiso per gli appassionati di sport dell'aria. Il decollo si trova dalla cima del monte Babadağ, a quasi duemila metri di quota, ma a pochi chilometri in linea d'aria dalle onde del mar Mediterraneo.
Domenica 29 ottobre il primo turno delle elezioni amministrative in Bulgaria ha segnato la fine di un lungo dominio politico: quello del partito GERB dell’ex premier Boyko Borisov, che governava la capitale da 18 anni.
Oggi, a Sarajevo, Banja Luka, Mostar, Tuzla, Gradačac, Zenica Lukavac e Bijeljina, cittadine e cittadini scenderanno in piazza a protestare e dire “Basta!” ai femminicidi, alla violenza sulle donne e sulle minori, e chiedere alle istituzioni misure concrete a tutela delle vittime.