Irma Baralija, vicepresidente del partito Naša Stranka, ha vinto la sua battaglia. Il 29 ottobre la Corte europea dei diritti dell'uomo le ha dato ragione: il mancato svolgimento delle amministrative a Mostar, che non si tengono dal 2008, è una violazione dei diritti umani.
Migliaia di romeni sono scesi in strada domenica scorsa a Bucarest e altre città romene per protestare contro il disboscamento illegale in Romania e la mancanza di una reazione governativa.
Il consueto festival musicale Exit che si tiene ogni anno a luglio nell’incantevole fortezza di Petrovradin a Novi Sad, in Serbia, quest’anno ha fatto registrare il record di incassi e di indotto.
Il presidente francese Emmanuel Macron si è fortemente opposto ieri durante il Consiglio europeo sul via libera per Albania e Macedonia del Nord alle negoziazioni per l'ingresso nell'Ue. Alla fine ha prevalso su altri leader, tra cui il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e la cancelliera tedesca Angela Merkel, che invece erano favorevoli.
Resta tutta in salita la strada verso l’avvio dei negoziati di adesione all’Unione europea per Albania e Macedonia del Nord. I ministri degli affari europei dei 28, riuniti ieri a Lussemburgo, hanno rimandato la decisione a data da destinarsi, essenzialmente per il rifiuto della Francia che vuole ridiscutere i criteri per entrare nell’UE. La questione finisce ora anche sul tavolo dei capi di stato e di governo, nel vertice di domani che già si annuncia molto pieno.
"La libertà non è gratuita". Così scrive il cestista turco dei Boston Celtics Enes Kanter, che si è espresso in più occasioni contro la deriva autoritaria del presidente Recep Tayyip Erdoğan.
All'indomani dell'operazione militare nel nord della Siria, chiamata dalle autorità Peace Spring, “Primavera di pace”, la Turchia stringe la morsa del controllo sui media e sull'opposizione. Una morsa che da qualche giorno colpisce giornalisti, emittenti, utenti dei social media e politici di opposizione.
Il movimento Vetëvendosje (Autodeterminazione) esce vincitore dalle urne nelle elezioni anticipate in Kosovo di domenica 6 ottobre. Reale la possibilità di un governo di coalizione con la Lega democratica del Kosovo (LDK), che arriva seconda. Sconfitto il Partito democratico del Kosovo (PDK), che con tutta probabilità dovrà sedere sui banchi dell'opposizione.
Era dovuta fuggire da Konjević Polje a causa della guerra. Rientrata nel 2000 ha trovato sul suo terreno una chiesa ortodossa. Da allora ha avviato una battaglia per la restituzione del terreno. Battaglia che Fata Orlović, ha vinto lo scorso primo ottobre, dimostrando ai bosniaci che il coraggio di difendere i propri diritti e lottare contro le ingiustizie subite a volte vince anche contro chi ha in mano un grande potere.
Sarà l'economista bulgara Kristalina Georgieva la nuova direttrice del Fondo Monetario Internazionale. Il suo si prospetta come un mandato pieno di sfide, che vanno dalla guerra commerciale USA-Cina alla lotta a ineguaglianze e cambiamenti climatici.