Martedì 2 maggio si è spento a Como, alla soglia degli 83 anni, Don Renzo Scapolo, uno dei numerosi testimoni intervistati nel corso del Progetto Cercavamo la pace. Scapolo fu uno dei principali rappresentanti della mobilitazione di solidarietà di ispirazione cattolica durante le guerre jugoslave.
Da sabato 29 aprile gli utenti che cercano di connettersi a Wikipedia dalla Turchia trovano il sito inaccessibile accompagnato da un messaggio di errore.
Arriviamo a Capodistria da Isola (Izola), seguendo la strada costiera, lungo la quale è stata costruita una pista ciclabile. Al largo sostano delle grosse navi cargo. A ridosso della costa ci sono alcune piccole barchette. Si vede Grado, dall’altra parte del mare. Non Trieste, invece. Tra le due città cade un promontorio, diviso dal confine tra Italia e Slovenia.
Non se lo aspettavano, i nomi dei finalisti erano importanti, dalla Süddeutsche Zeitung, nel gruppo dei Panama papers, al Financial Times. Tuttavia l’edizione di quest’anno del prestigioso European press prize, per la prima volta, è stata assegnata ad un media balcanico
In Macedonia, in maggio, si dovrebbero tenere le elezioni amministrative, ma lo stallo istituzionale attuale impedisce che vengano indette. Nel frattempo i mandati di sindaci e consigli comunali arriveranno a termine e non si sa come le istituzioni locali potranno continuare a funzionare.
Lunedì 3 aprile il Presidente moldavo Igor Dodon e il direttore della Comunità economica eurasiatica, Tigran Sargsyan, hanno sottoscritto a Chișinău un “memorandum di cooperazione”, “evento storico” secondo il capo di stato moldavo.
Domenica 2 aprile l’Armenia ha rinnovato il suo parlamento. I risultati parziali, comunicati dalla Commissione elettorale centrale, riportano che il Partito Repubblicano del presidente Serzh Sarksyan ha ottenuto il 49,7 per cento dei voti mentre il partito di opposizione Armenia Prospera, di Gagik Tsarukyan si è fermato al 27,84 per cento.
Ultimi giorni di campagna elettorale per le presidenziali in Serbia. Campagna dove non si sono risparmiati i colpi più bassi, attacchi alle famiglie e alle consorti dei candidati, minacce fisiche e verbali… Una campagna per le presidenziali che si è trasformata in uno spazio di lotta aperta, con un lottatore che la sta facendo da padrone, essendo in posizione di vantaggio: è il leader del partito che guida il governo ed è il primo ministro. La sua presenza sui media nazionali è stata schiacciante rispetto a quella degli altri candidati, ma la ciliegina sulla torta, si sa, è riservata al gran finale, all’ultimo giorno prima del silenzio elettorale.
Ieri, a seguito della sua visita in Macedonia, il Commissario Ue per l'allargamento Johannes Hahn ha invitato i leader politici macedoni a rispettare l'esito delle elezioni dello scorso 11 dicembre e formare al più presto un nuovo governo.