Elezioni europee, caccia allo slogan

14 may 2014

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Lo slogan, poche parole per promuovere una visione politica, catturare l'attenzione dell'elettore e spingerlo al voto. Uno degli strumenti più utilizzati, abusati, ma ancora efficaci nello scontro elettorale.

Quali slogan ha partorito nei vari paesi dell'Ue la campagna elettorale per le prossime elezioni europee, previste per il 22-25 maggio prossimi? Dana Manescu, esperta di comunicazione e mass media per la Commissione europea, ha deciso di raccoglierli tutti sul suo blog personale, in una sezione intitolata “SloganEUizer”.

Scorrendo la lunga carrellata (al momento gli slogan raccolti sono be 251), è possibile avvertire le differenze di posizione, ma anche di tono, che segnano la comunicazione politica nel Vecchio continente.

Si va dalle parole rassicuranti della CDU tedesca (il partito della cancelliera Angela Merke) - “Condividiamo il successo in Europa”, a quelle aggressive del Front National frances di Marine Le Pen - “No a Bruxelles, sì alla Francia” o del Partito Marxista-leninista tedesco - “La rivolta contro l'Ue è giustificata!”. C'è chi punta al tema della giustizia sociale, come i Verdi austriaci - “Meglio salvare le persone, che le banche”, e chi rivendica successi ottenuti nella scorsa legislatura come il Partito Nazional-liberale romeno “Siamo i Campioni europei che hanno abbassato le tariffe roaming in Europa!”

E c'è anche chi non ha rinunciato ad una vena di ironia. Come il Partito pirata tedesco che, accanto ad una foto del muro di Berlino ha scritto “I confini fanno così anni '80!"

 

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