Frutti di pace: vent'anni a costruire ponti

6 july 2022

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A ridosso dell’anniversario del genocidio di Srebrenica, avvenuto l'11 luglio del 1995, si svolgono due serate piemontesi a sostegno della Cooperativa agricola “Insieme” di Bratunac. Una cooperativa che con i suoi "frutti di pace", e grazie al lavoro degli ultimi vent'anni, ha ricostruito ciò che la guerra aveva lacerato.

Cooperativa Insieme, Bratunac ©  Foto Mario Boccia

Il nome della cooperativa, "Insieme" non a caso è in italiano. Rada Żarković e Skender Hot - i due ideatori di un'iniziativa che sembrava un'idea irrealizzabile, cioè aprire una cooperativa nel territorio dove nel 1995 era avvenuto un genocidio - l'hanno voluto perché è l'Italia che ha dato il suo più grande sostegno. Fin da subito associazioni, enti locali e singoli cittadini, furono accanto alle prime dieci socie/operaie e partecipato alla crescita di una realtà che oggi conta più di 500 soci tra operaie interne e produttori esterni dei frutti.

"Un'esperienza - come scrive oggi il fotogiornalista Mario Boccia che da vent'anni sostiene la cooperativa - voluta e costruita da donne bosniache, per riunire quello che la guerra voleva dividere: le persone tra di loro. Realizzare un'impresa ostinatamente contraria al loro disegno criminale é la migliore risposta da dare agli etno-nazionalisti che hanno aggredito e ucciso, e che volevano (e vogliono ancora) dividere il paese".

"Frutti di pace, come lamponi, mirtilli, more, bacche di ginepro, che vengono lavorati per produrre confetture e succhi di frutta, di ottima qualità e che hanno in sè - aggiunge Mario Boccia - un grande valore aggiunto: ricostruiscono la vita in comune in un territorio dove la violenza e la guerra hanno prodotto il massimo dell’orrore e del dolore (e del rancore)".

I prodotti da qualche anno vengono esportati dalla Bosnia Erzegovina, in Italia attraverso la rete di alcune Coop.

Per conoscere questa eccezionale realtà di "resistenza", saranno presenti in Piemonte Rada Żarković (presidente della cooperativa), Skender Hot (direttore della cooperativa) e lo stesso Mario Boccia: giovedì 7 luglio alle 17.00 a Torino al Superstore Coop (sala Botticelli, via Botticelli, 85); venerdì 8 luglio a Biella, presso Palazzo Ferrero (Corso del Piazzo, 25) alle ore 20.45. Saranno ospiti di NOVACOOP-Piemonte per raccontare la storia della cooperativa dove operaie, contadine e le loro famiglie lavorano insieme contro le divisioni “etniche”.

Sulla cooperativa agricola "Insieme", nel ventennale del genocidio di Srebrenica, i registi Stefano e Mario Martone hanno realizzato il documentario dal titolo "DERT". In questi giorni hanno reso gentilmente disponibile la possibilità di vederlo in streaming su Vimeo . Il film narra la storia della cooperativa e l’amicizia che l’ha resa possibile, quella tra Rada Žarković, Skender Hot e Mario Boccia. Dert si muove nei luoghi della memoria di un paese segnato dalla guerra ma non è un film sulle vittime e sul dolore. E' la testimonianza di una straordinaria esperienza collettiva fondata sulla dignità e sul lavoro. Un esempio di convivenza a dispetto di tutti i nazionalismi.