Operazione Tempesta: in memoria delle vittime civili

1 august 2014

bubble icon

Il 4 agosto del 1995 partì l'Operazione Oluja (Tempesta) con cui l'esercito croato riconquistava le Krajine e metteva in fuga decine di migliaia di civili serbi. Vennero commesse uccisioni sommarie e crimini di guerra. Domenica 3 agosto si ricordano le vittime e gli scomparsi a Dvor su organizzazione di Documenta, Consiglio serbo di Croazia e Consiglio civile per i diritti umani

Fonte: Documenta Zagreb - Večernji List -

Presso il cimitero della cittadina di Dvor, nelle Krajine croate, domenica 3 agosto si terrà una commemorazione in ricordo dei civili uccisi e scomparsi durante l'Operazione militare dell'esercito croato dell'agosto 1995, che provocò l'esodo di oltre 200mila civili serbi oltre che centinaia di morti.

L'iniziativa è organizzata, oltre che dal Consiglio serbo di Croazia, da due importanti soggetti della società civile croata che fin dal 1992 si sono battuti per la ricerca di soluzioni pacifiche al conflitto, per il rispetto dei diritti umani e la ricerca della verità rispetto alle guerre degli anni '90: Documenta - Centar za suočavanje s prošlošću (Center for dealing with the past), Građanski odbor za ljudska prava (GOLJP - Civic Committee for Human Rights).

Dvor, come riporta Večernji List, contava prima della guerra 15mila abitanti, di cui il 34% erano croati e il restante serbi. Oggi sono in tutto poco più di 5mila. Il rientro nelle Krajine è stato molto basso, come dichiarò a OBC in un'intervista lo stesso Milorad Pupovac del Consiglio serbo di Croazia. All'inizio del conflitto i croati fuggirono per salvarsi dall'occupazione dei serbi, nell'agosto del 1995 toccò ai civili serbi durante l'operazione Tempesta.

Targa in memoria delle vittime civili Oluja

Targa in memoria delle vittime civili Oluja

Il comunicato stampa diramato da Documenta sottolinea il motivo della celebrazione: "Un momento per ricordare le vittime e in cui, oltre a posare corone di fiori sulle tombe e visitare i luoghi delle uccisioni, denunceremo la lentezza con cui sta proseguendo il processo di esumazione e di identificazione degli scomparsi e lo scarso impegno dimostrato nel processare i criminali di guerra. Durante le operazioni militari che portarono alla liberazione del territorio croato occupato venne ucciso un alto numero di civili serbi innocenti. Pertanto accanto alle celebrazioni dell'anniversario dell'Operazione Oluja è necessario ricordare il dolore legato alle morti e agli esodi forzati".

Durante la commemorazione che si terrà a Dvor interverranno Milorad Pupovac - Consiglio serbo di Croazia, Dragan Pjevač - Coordinamento delle associazioni di famiglie di scomparsi e uccisi in ex Jugoslavia, Vesna Teršelič - direttrice di Documenta - Centra za suočavanje s prošloću.

Secondo dati del HHO - Hrvatski helsinški odbor za ljudska prava (Comitato croato Helsinki per i diritti umani), come cita il comunicato diramato da Documenta, nei territori coinvolti dall'Operazione Tempesta si contano ad oggi 677 vittime civili e circa 20.000 case bruciate, gravemente danneggiate o totalmente distrutte. Documenta sottolinea inoltre che attualmente è in corso in Croazia un solo processo per crimini di guerra perpetrati durante Tempesta e avvenuti nei villaggi di Prokoljan e Mandić.

Nel 2010 un gruppo di associazioni croate, assieme a singoli cittadini, ha apposto una targa, allora realizzata con il sostegno finanziario del Governo croato: "Nel 15esimo anniversario dell'azione dell'esercito croato "Oluja", su questa strada percorsa da migliaia di profughi, i cittadini croati appongono questa targa per offrire le proprie scuse alle vittime per il dolore da esse sofferto, in mancanza delle scuse da parte di chi ne è stato responsabile".