La giornalista Ivana Perić porge il suo sguardo a destra: quali conferenze, quali libri, quale visione della donna, quale retorica sull’immigrazione viene promossa dai media di destra?
Essere attivi nella società contemporanea significa essere sotto l'influenza dei media, per questo bisogna imparare a leggere i messaggi mediatici, a capire il lessico mediatico contemporaneo, a percepire la differenza tra un'informazione e una sensazione. In Montenegro i media, gli accademici e i professionisti cominciano a discutere di quali siano le sfide e gli standard professionali ed etici, chiedendosi se l’informazione sia o non sia anche un atto creativo. In una parola: si discute finalmente di alfabetizzazione mediatica.
Lo strumento migliore per mantenere i media liberi è un'autoregolamentazione forte e coerente. Questo è il messaggio inviato al paese dagli esperti dell'Unione europea. Nessun codice di etica potrà essere implementato se non esistono organi di autoregolamentazione sovrani e autorizzati.
In vista della prossima audizione del 25 settembre, la rivista “Leman Humor” e la Journalists Outside Initiative con le loro copertine hanno chiesto di sostenere gli imputati del processo Cumhuriyet, in cui sono coinvolti 20 dipendenti del quotidiano.
Tra il 2008 e il 2015 il governo di Nikola Gruevski ha speso più di 38 milioni di euro di denaro pubblico per campagne mediatiche e pubblicità. È quanto rivelato dal portavoce del governo Mile Bosnjakovski.
La televisione è ancora il principale bollettino informativo per gli sviluppi politici, ma il numero dei cittadini che si informano sulla politica attraverso internet cresce. È quanto emerge dall’ultimo sondaggio dell'Istituto internazionale repubblicano (IRI) condotto dal 4 al 21 agosto 2017.
Dopo che il suo ultimo articolo non è stato pubblicato, il giornalista Ahmet Taşgetiren ha annunciato le sue dimissioni dal quotidiano "Star". Commentatore e editorialista di un giornale filo-governativo, in questo periodo Taşgetiren stava iniziando a scrivere articoli critici.
Vietato dalla sotto-governatoria di Beyoğlu che ha addotto come motivazione lo stato di emergenza, la cerimonia di conferimento del 25 ° premio "Musa Anter e libera stampa” si è tenuta presso un’associazione per i diritti umani.
Il discorso d’odio e le minacce sono un avvenimento quotidiano in Serbia, un problema che si è spostato dalla politica ai media, in particolare nei confronti di quelle testate che esercitano il giornalismo investigativo, indagando le irregolarità nell'applicazione delle leggi e le persone che si trovano dietro a simili irregolarità, che di norma rimangono impunite.