Politici, magistrati e giornalisti bulgari vengono illegalmente intercettati a scopi intimidatori. È quanto ha dichiarato il capo dell'Ufficio nazionale per il controllo sui mezzi speciali di Intelligence (NOCSIM) Boyko Rashkov, secondo il quale l’Agenzia di Stato per la Sicurezza Nazionale (DANS) avrebbe favorito la diffusione non autorizzata di conversazioni private per esercitare pressione su soggetti potenzialmente liberi.
In una lunga intervista rilasciata a Radio Student, la cofondatrice e caporedattrice della rivista “Balkanist ” ha dichiarato che la nascita del suo magazine è stata una conseguenza della restrizione dello spazio mediatico registratasi in Serbia a seguito dell’elezione di Aleksandar Vučić nel 2014. Nella medesima intervista (rilasciata in inglese) Lynch ha parlato del ruolo di “Balkanist” nel panorama dei media balcanici e ha sottolineato come “l’ossessione” della contrapposizione tra Russia e “narrativa occidentale” costituisca la principale causa della carente copertura della regione da parte dei media internazionali. La conversazione si è chiusa con alcune considerazioni sul ruolo multisfaccettato giocato dagli Stati Uniti nei Balcani.
Crimini, disastri e incidenti sono le notizie più diffuse nelle televisioni e nei media online della Bulgaria. Secondo un sondaggio condotto dall'Associazione dei giornalisti europei (AEJ), i media bulgari contribuiscono a creare "un'agenda della propaganda" e la notizia veramente importante non riesce a raggiungere i cittadini.
Il celebre giornalista bulgaro Ivo Nikodimov, a capo del programma mattutino della televisione nazionale bulgara, è stato attaccato da tre uomini sconosciuti nel centro della capitale.
Il Consiglio di programma della Radio Televisione Slovena (RTV) ha votato “no” alla rimozione della direttrice TV Ljerka Bizilj. La proposta di licenziamento era giunta dal direttore generale dopo la messa in onda di una trasmissione dedicata alla controversa figura del cantante nazionalista croato Marko Perković - Thompson. Secondo il sistema di controllo interno alla rete, il programma, fazioso, avrebbe violato gli “standard giornalistici” del paese, senza che la direttrice Bizilj prendesse adeguate misure al riguardo. Tuttavia, con il suo voto, il Consiglio ha difeso la posizione di Ljerka Bizilj.
A cura della redazione "Esteri" di Radio Popolare la nona puntata della seconda annualità del progetto ECPMF di cui Radio Popolare è media partner. Il servizio del giornalista Emanuele Valenti, di Radio Popolare, dedicato alle difficoltà dello svolgere la professione giornalistica nel paese
A cura della redazione "Esteri" di Radio Popolare l'ottava puntata della seconda annualità del progetto ECPMF di cui Radio Popolare è media partner. Il servizio approfondisce la situazione della proprietà dei media nei Balcani Occidentali
A cura della redazione "Esteri" di Radio Popolare la settima puntata della seconda annualità del progetto ECPMF di cui Radio Popolare è media partner. In Turchia quasi tutti i media sono sotto stretto controllo governativo. Il corrispondente da Istanbul Dimitri Bettoni e Fazila Mat di OBCT fanno il quadro della situazione
Il culmine della crisi politica in Macedonia ha provocato l'aumento degli attacchi contro i giornalisti nel paese. La narrazione diffusa per anni da parte della classa politica locale non poteva che portare a violenza e divisione.
Alcuni portali web di stampo satirico utilizzando approcci creativi per mettere a nudo anomalie e assurdità nella società bosniaca. La giornalista Una Čilić ne ha parlato con le redazioni di Šatro.info e Karakter.ba.