A cura della redazione "Esteri" di Radio Popolare la sesta puntata della seconda annualità del progetto ECPMF di cui Radio Popolare è media partner. Ad un anno dell'entrata in vigore in Italia della legge sull'accesso alle informazioni, il presidente dell'Istituto per le politiche dell'informazione Guido Scorza fa un bilancio
Nikola Bajto, direttore del settimanale Novosti pubblicato dalla minoranza etnica serba in Croazia, parla della pressione da parte dell'organizzazione di destra "U ime obitelji" ("Per la famiglia") sul suo settimanale.
Le ristrutturazioni nei media sloveni si moltiplicano. Il quotidiano di centro-sinistra Delo non ha fatto eccezione: i sindacati e i giornalisti indipendenti si preoccupano della sorte di questo giornale di riferimento.
In Romania, durante le manifestazioni di protesta contro il decreto del governo che avrebbe indebolito la lotta contro la corruzione, i media hanno diffuso numerose notizie false.
Un'analisi dettagliata e unica nel suo genere del diritto di accesso alle informazioni in Turchia, dove non solo il diritto di accedere alle informazioni rimane sulla carta ma anche la libertà d'espressione è duramente violata.
Tra la crisi economica e i debiti crescenti, i grandi media greci stanno chiudendo i battenti uno dietro l'altro. Il giornale Ta Nea è uscito per l'ultima volta l'8 febbraio. Colloquio con Nikos Smyrnaios, ricercatore in Scienze dell'informazione e della comunicazione all'università di Tolosa.
La libertà di espressione non include la libertà di pubblicare contenuti giornalistici che violano uno dei più importanti postulati della professione – il rispetto per la privacy, in special modo quando ad essere in gioco sono temi sensibili come le tragedie. Maria Arnautović commenta la decisione da parte di uno dei portali di informazione più visitati in Bosnia Erzegovina, il sito Klix.ba, di pubblicare il video scioccante in cui una donna chiede aiuto poco prima di perdere la vita a causa di un incendio scoppiato nel suo appartamento.