La Romania è stata tra gli ultimi paesi europei a decriminalizzare l'omosessualità. L'articolo di legge che puniva l'omosessualità con la prigione è stato rimosso nel 2001. La Bulgaria e l'Ungheria lo fecero nei primi anni '60, la Russia nel 1993 e la Repubblica di Moldavia nel 1995. La comunità LGBT soffre ancora discriminazione pubblica e ha poca visibilità nei mass media.
Da 20 anni Omer Karabeg, che è stato una pietra miliare della televisione jugoslava, si è dedicato ad aprire uno spazio per il dialogo per coloro che sono divisi da tutto.
Il giornalista d'inchiesta Jovo Martinovic è sotto processo, accusato di essere stato coinvolto e di essere stato complice di una banda criminale mentre svolgeva un'inchiesta. L'indagine è basata su delle prove discutibili e l'associazione dei giornalisti montenegrini e le associazioni giornalistiche estere premono sulle autorità per assicurare un giusto processo e rispettare il fatto che i suoi contatti con i membri della gang fossero parte del suo lavoro giornalistico.
Il settimanale NIN è stato ritenuto colpevole di aver calunniato il ministro degli Interni Nebojša Stefanović, per averlo accusato di essere tra i responsabili della demolizione del quartiere Savamala, a Belgrado, da parte di uomini mascherati nell'aprile 2016.
Il ministro dell'Interno Nebojša Stefanović ha vinto la causa contro il settimanale NIN, a seguito di una denuncia per diffamazione relativa all'articolo "Nebojša Stefanović, l'uomo mascherato di Savamala". NIN fa ricorso.
Il ministro sloveno della Cultura ha formulato e posto al dibattito pubblico una nuova strategia per i media che mira a portare alcuni miglioramenti, specialmente nell'ambito delle condizioni lavorative dei giornalisti.
Il numero di attacchi ai giornalisti in Serbia negli ultimi tre anni è aumentato, e secondo il rapporto della Piattaforma Regionale dei Balcani Occidentali la risposta delle istituzioni che dovrebbero permettere di migliorare la situazione non è sufficiente.
Reporters sans frontières ha esortato le autorità bulgare a proteggere Dimitar Stoyanov. Il giornalista del sito d'inchiesta Bivol è stato minacciato seriamente e persistentemente da oltre un anno.