Il parco nazionale del Triglav è uno dei simboli della Slovenia. Nella valle dell'Isonzo, a Bled, a Bohinj e Kranjska Gora le alte cime si specchiano in laghi e torrenti. Un fotoracconto di Matteo Amech
Tra le montagne dell'Albania settentrionale le greggi si arrampicano su ripidi pendii esposti al vento secco. Sono i pascoli di Hamzi, dove i pastori condividono lo stesso difficile destino delle capre che accudiscono. Il fotoracconto di Valery Postharov
Si è tenuto domenica 8 settembre il primo Pride della storia della Bosnia Erzegovina. Un punto di partenza contro isolamento, violenze e discriminazioni che ancora subiscono le comunità LGBT nel paese. Il fotoracconto di Alfredo Sasso
"Passaggi" è nato un anno e mezzo fa con l'intento di raccontare le principali rotte dei migranti lungo i confini d'Europa. Storie di migranti, profughi, ma anche medici, volontari, operatori. Alcuni scatti del fotografo Matthias Canapini realizzati nei Balcani
La famiglia Syla vive nel villaggio montano di Blerim, nel nord dell'Albania. La loro quotidianità, cadenzata da ritmi antichi, ruota intorno all'allevamento delle capre, arte antica e cardine dell'economia familiare. Foto di Valery Poshtarov
Il 24 e 25 luglio una delegazione trentina è stata in Bosnia occidentale, su organizzazione del "Gruppo Mori per Stara Rijeka" attivo nella zona di Prijedor fin dal 1998. La delegazione ha partecipato a diversi incontri e alla commemorazione delle vittime del massacro di Briševo. Foto e testi di Nicole Corritore di OBCT
Sabato 29 giugno centinaia di manifestanti si sono riuniti nella capitale bosniaca per esprimere sostegno ai genitori di David Dragičević e Dzenan Memić uccisi in circostanze ancora non chiare e per chiedere che venga rispettato lo stato di diritto. Foto di Alfredo Sasso
Il 22 giugno si è tenuta a Sarajevo una giornata dedicata al 25esimo dell'associazione "L’istruzione costruisce la Bosnia Erzegovina”, fondata nel 1994 in pieno assedio, da Jovan Divjak e altri 57 cittadini e cittadine. Per festeggiare il grande lavoro di questa associazione a sostegno di bambini, giovani e donne, sono arrivate decine di persone dalla Bosnia Erzegovina e da altri paesi europei come l'Italia, la Francia e la Spagna. Foto di Nicole Corritore di OBCT
"È stata la festa che volevamo, e che doveva, essere perché - hanno ribadito gli organizzatori - la libertà è la nostra tradizione". L’edizione 2019 del Kyiv Pride si chiude con un successo con una stima di circa 8000 partecipanti – quasi il doppio rispetto al 2018 – e l’assenza di violenza che aveva caratterizzato le precedenti edizioni. Un fotoracconto di Monica Ellena