Primo Piano

27 luglio

27/07/2018 - 

Turisti

Lord Byron la chiamava “la perla dell'Adriatico”, oggi però la bella città croata di Dubrovnik straripa di turisti ed i pochi residenti denunciano che ha ormai perso la sua identità, il suo charme, il suo stile di vita. Un reportage da uno dei luoghi più rinomati del Mediterraneo.

Il noto giornalista Boris Dežulović porta invece l’attenzione sulla discriminazione economica dei turisti, dove ad essere mal voluti sono quei turisti che dai paesi vicini come la Bosnia Erzegovina vanno in Croazia in giornata. Secondo Dežulović c’è il rischio di sfociare in una sorta di “nazismo turistico”.

In settimana poi abbiamo parlato di calcio e tifoserie in Macedonia; dei primi passi nella lotta alla corruzione da parte del nuovo esecutivo armeno guidato da Nikol Pashinyan; della sinistra politica in Kosovo e molto altro.

Bloc Notes: And the Winner is: i vincitori del concorso Wiki4MediaFreedom; Hatidža, donna coraggio; Nessuna riabilitazione per Milan Nedić

20 luglio

20/07/2018 - 

Peli

Una donna intenta nella depilazione che poi finisce a letto con un uomo irsuto, con tanto di barba e baffi. E' una tra le efficaci vignette con cui Ramize Erer racconta quotidianamente la condizione femminile in Turchia. Per lei i tre princìpi della satira sono l'essere giusti, etici e sinceri. E ad essi cerca di non venir mai meno. Un'intervista a cura di Valentina Marcella.

Non ha peli sulla lingua lo scrittore bosniaco Faruk Šehić e parla con il cuore. In un reportage che abbiamo pubblicato in settimana afferma che – nonostante l'apparente contraddizione - è proprio da Srebrenica che potrebbe partire un processo di riconciliazione in Bosnia Erzegovina.

Abbiamo poi dedicato attenzione alle discriminazioni subite dai non-udenti in Romania; al fare giornalismo nello stato che non esiste, la Transnistria; poi un lungo reportage dalla Georgia e dai suoi territori secessionisti e uno sguardo all'indietro su come la Croazia ha vissuto l'avventura ai mondiali di Russia. E molto altro. Buona lettura!

Bloc notes: Dialogo Serbia-Kosovo, nessun passo avanti

13 luglio

13/07/2018 - 

Finale

Le parate di Danijel Subašić hanno portato la Croazia alla finale del Campionato del mondo di calcio che si sta tenendo in Russia. E, per Ante Tomić, hanno smontato inesorabilmente le logiche e la retorica nazionalista. Un suo commento.

Stefano Lusa guarda alla partita tra Francia e Croazia da una prospettiva differente e a suo avviso domenica si troveranno una di fronte all'altra la vecchia e la nuova Europa. Per Ahmed Burić è invece purtroppo difficile per i bosniaci tifare per la Croazia senza riserve.

In settimana abbiamo inoltre pubblicato un editoriale di Dunja Mijatović dedicato all'anniversario del genocidio di Srebrenica; e poi molto altro, dalle ambiguità della lotta alla droga in Albania ad una panoramica sulle recenti elezioni politiche e presidenziali in Turchia. Buona lettura!

Bloc notes: Libertà di stampa in Turchia: nuove condanne e chiusure

6 luglio

06/07/2018 - 

Donne

Dai Balcani al Caucaso, dalla vita politica all’educazione, dal mercato del lavoro alla sfera domestica, le donne continuano ad avere meno diritti degli uomini, e non di rado ad essere maltrattate.

In Macedonia, per esempio, nessuna donna è mai stata a capo di un partito albanese e non è andata meglio per le colleghe della comunità macedone, sono infatti solo due i casi in cui una donna ha guidato un partito.

Anche in Armenia nonostante la loro massiccia partecipazione alla Rivoluzione di velluto, le donne continuano ad occupare le posizioni più svantaggiate in vari settori. Per non parlare della Bosnia Erzegovina dove le donne, per paura e vergogna, non denunciano situazioni di violenze e molestie subite.

Bloc notes: Omicidio Rocchelli: oggi a Pavia la prima

Wikipedia Contest! Partecipa al concorso di OBCT per migliorare le voci sulla libertà di stampa su Wikipedia! Scadenza: 15 luglio 2018

29 giugno

29/06/2018 - 

Cinque

Cinque anni fa, il 1 luglio 2013, la Croazia entrava a far parte dell'Unione europea. Obiettivo storico per un paese uscito fortemente segnato dai conflitti degli anni '90. Ma cosa hanno significato questi anni per il paese? Un dossier con approfondimenti, interviste, video ed infografiche.

Cinque anni sono trascorsi anche da quando il premier albanese Edi Rama ha avviato il pugno duro contro il villaggio di Lazarat, sud del paese, dove si producevano mille tonnellate di cannabis l’anno. Ma andando oltre la retorica ufficiale, la lotta dell'attuale esecutivo contro il traffico di droga è molto ambigua. Un articolo di Laetitia Moreni e Giovanni Vale.

In settimana poi un'analisi sulle elezioni politiche e presidenziali dello scorso 24 giugno in Turchia; piccoli imprenditori contro la crisi in Bosnia Erzegovina; le reazioni in Macedonia ed in Grecia al recente accordo sul nome; la musica polifonica georgiana dell'Ensemble Mze Shina. Buon fine settimana!

Bloc-notes: Moldavia: a Chişinău “elezioni rubate”; Allargamento Ue: per Albania e Macedonia ancora sala d'attesa; Turchia: vittoria alle urne per Erdoğan

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22 giugno

20/06/2018 - 

Birra

Riusciranno i birrifici artigianali a risollevare l'economia dell'Ue? Purtroppo non basta così poco ma sono un simbolo, in Croazia come nel resto d'Europa, di giovani imprenditori che – anche con fondi europei – hanno saputo coniugare alla tradizione l'innovazione facendo impresa. Un reportage di Giovanni Vale.

Non mancherà la birra e, soprattutto, non mancherà la musica. Di tutti i generi. Si apre nei Balcani la stagione dei grandi festival. Da Exit in Serbia al Rockstadt Extreme Fest in Romania passando per l’Okarina Festival in Slovenia. Preparate biglietti e sacchi a pelo!

In settimana poi ci siamo concentrati in particolare sulle imminenti e molto rilevanti elezioni politiche e presidenziali in Turchia. Dimitri Bettoni ha intervistato il costituzionalista Fikret Erkut Emcioğlu e la professoressa Gül Günver Turan, docente di Economia dell'Università di Istanbul, mentre Fazıla Mat firma un'analisi sulle tendenze tra i giovani in Turchia e sull'impatto che questi ultimi potrebbero avere sul risultato elettorale. Buona lettura!

Bloc-notes: Elezioni Turchia, monitoraggio dal basso con dokuz8News

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15 giugno

14/06/2018 - 

Lavoratrici

Crescono le opportunità di lavoro nei settori digitali, ma il divario di genere è forte anche in quest’ambito. Tra i paesi membri dell'Unione europea, la Bulgaria è controcorrente: spicca infatti per l’alto tasso di occupazione femminile nel settore. Un approfondimento a firma di Marzia Bona.

Un video che ritraeva alcune donne anziane che spalavano neve per le strade di Baku, capitale dell'Azerbaijan, aveva suscitato molto dibattito. Ma molti pensionati e pensionate azeri non hanno alternative: le loro misere pensioni li obbligano a continuare a lavorare. Un articolo di Kamran Mahmudov.

In settimana poi i blocchi stradali in Serbia che rischiano di mettere in difficoltà il governo; il Kosovo alla Biennale di Venezia; il 1968 jugoslavo raccontato da Dragoljub Mićunović; essere contadino, credente e omosessuale in Romania. E molto altro. Buona lettura!

Bloc-notes: Intesa Skopje-Atene, nasce la "Repubblica della Macedonia del Nord"

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8 giugno

08/06/2018 - 

Creativi

Un festival a Belgrado dove artisti kosovari e serbi presentano insieme le loro opere. Un festival ispirato alla figura di Bekim Fehmiu, attore kosovaro, jugoslavo, simbolo di un passato comune. Un festival ripetutamente attaccato dalla destra nazionalista. L'articolo di Antonela Riha.

La scelta radicale di vivere una vita "selvatica" e poi la determinatezza nel difendere una valle dal cemento con intelligenza, coraggio e soprattutto creatività. La storia di Tuğba e Birhan in Turchia. Un articolo co-pubblicato con Kaleydoskop.

In settimana poi la Grecia e l'uscita dalla crisi; la verginità e il simbolo della mela rossa in Armenia; la vittoria di Janez Janša alle politiche in Slovenia; le difficoltà del cambiamento in Montenegro e infine, tra le altre cose, l'avanzamento dei negoziati sul nome tra Grecia e Macedonia. Buona lettura!

Bloc-notes: Montenegro: rimossa la direttrice della Tv pubblica; Free Media Award 2018 a Chai Khana; Incendio nel bosco di Chernobyl; Elezioni in Slovenia: torna Janša, ma il governo resta un rebus

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Save the date! A tutto #rightsEP: a Trento l'11 giugno, un seminario su advocacy europea per il terzo settore; sempre a Trento, il 15 giugno, l'evento "Fisco e globalizzazione: la soluzione è l'UE?" con l'intervento dell'eurodeputato Herbert Dorfmann

1 giugno

30/05/2018 - 

Cittadinanza

Le istituzioni sono titubanti, se non ostili. Ma molti cittadini hanno risposto con generosità al bisogno. Sono sempre più i migranti che attraversano la Bosnia Erzegovina per raggiungere l'Unione europea. Ed hanno trovato nei bosniaci – che ancora ricordano quando erano loro a fuggire dalla guerra - un sostegno vitale. L'articolo di Azra Nuhefendić.

Nel 2012 scelse di manifestare da solo, nonostante il divieto delle autorità locali. Emir Hodžić indossò una fascia bianca e stette immobile per ore, nella piazza principale di Prijedor, Bosnia settentrionale, per ricordare ai propri concittadini ed al mondo le vittime della pulizia etnica. Da allora, questa manifestazione-protesta, si è allargata a decine di città europee. L'articolo di Edvard Cucek.

Sono donne e sono lesbiche. Per loro, nel Caucaso del nord, non c'è alcun diritto di cittadinanza. Sono costrette a nascondersi altrimenti rischiano la prigione o addirittura la vita. Per Ekaterina Petrova, il primo passo per iniziare ad affrontare la questione è riuscire a dire di esistere.

Bloc-notes: Croazia: due ragazzini migranti feriti da colpi di arma da fuoco dalla polizia; Ucraina, Arkady Babchenko è vivo; Balcani: migliaia di dighe mettono a rischio il futuro dei fiumi

Wikipedia Contest! Partecipa al concorso di OBCT per migliorare le voci sulla libertà di stampa su Wikipedia! Scadenza: 15 luglio 2018

Save the date! Anche OBCT/CCI al Festival dell’Economia di Trento con il panel, il 3 giugno, "Open Data e Lavoro: esperienze di data journalism in Europa e Africa"

25 maggio

24/05/2018 - 

Spese

Glielo hanno impedito nei paesi dell'Ue e lui ha allora optato per Sarajevo. Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan vi ha tenuto un imponente comizio elettorale rivolto alla diaspora turca all'estero. Per l'editorialista bosniaco Ahmed Burić a pagare il prezzo politico di questa ingombrante presenza saranno gli stessi cittadini bosniaci.

Consulenti arruolati – con scarsa trasparenza – per contribuire all'uscita dalla crisi del gigante croato Agrokor che sarebbero poi stati assunti con lauti compensi dalla stessa azienda una volta commissariata. Spese milionarie ingiustificate che hanno causato le dimissioni della ministra dell'Economia e che potrebbero portare alla caduta del governo croato. L'articolo di Giovanni Vale.

Squillano da 26 anni ma tra poco potrebbero tacere perché i fondi messi a disposizione dalle municipalità sono sempre meno. Sono i “telefoni verdi” che in Croazia hanno permesso di raccogliere le denunce e intervenire su migliaia di abusi ambientali. L'articolo di Marina Kelava.

Bloc-notes: Erdoğan: la campagna elettorale passa per Sarajevo

Premio di laurea OBCT Parlamento europeo 2018! Per partecipare, si ha tempo sino al 30 settembre 2018

Save the date! Anche OBCT/CCI al Festival dell’Economia di Trento con il panel, il 3 giugno, "Open Data e Lavoro: esperienze di data journalism in Europa e Africa"