Primo Piano

15 marzo

14/03/2019 - 

Fango

È una colata di fango che sta rapidamente asfissiando molte società del sud-est Europa rendendole incapaci di cambiamento e di reazione. È la corruzione, endemica, capillare. In settimana abbiamo pubblicato un'inchiesta di Alex Nedea e David Muntean su 10 miliardi di euro investiti in Romania per lo sviluppo regionale. Denaro che invece di contribuire ad un quanto mai necessario miglioramento del livello di vita nei villaggi romeni è finito nelle tasche di pochi.

Un paese che in questo assomiglia purtroppo alla Romania è il Montenegro. Un’inchiesta del Centro di giornalismo investigativo del Montenegro e del quotidiano Vijesti - da noi ripresa - rivela i retroscena poco trasparenti del noto acquisto delle azioni dell’Azienda elettrica del Montenegro (EPCG) da parte dell'azienda italiana A2A.

In settimana poi continua la nostra scoperta dell'Adriatico con un racconto di Fabio Fiori dedicato alla laguna di Venezia; un'intervista all'autrice di un pezzo teatrale sul tragico destino di Ana Mladić; un commento sulla recente istituzione in Cecenia di taxi per sole donne; un approfondimento sui costi del roaming e sul - lontano - futuro nell'Ue della Bosnia Erzegovina. Buona lettura!

Blocnotes! Amnesty: le colpe dell'Europa lungo la rotta balcanica; Un atlante delle lotte ambientali; Anche gli studenti balcanici in lotta per il clima; L’ultimo viaggio del ragazzo del ghetto

8 marzo

08/03/2019 - 

Determinazione

Vivono in una società fortemente patriarcale. Ma con coraggio e determinazione stanno costruendo un presente ed un futuro più giusto per loro e per le proprie figlie e figli. Sono Shaqe, File, Engjellushe e molte altre donne che abitano nel nord dell'Albania. Le abbiamo raccontate, assieme agli amici di RTM e Albania News, in un breve documentario.

Non è un lavoro qualunque e nei giorni di osservazione, se il cielo è offuscato dalle nuvole, si rischia di passare l'intera notte in bianco. Ma nonostante i sacrifici, l'universo ripaga. Hasmik e Anahit sono tra le poche astronome in Armenia. La loro storia raccontata da Inna Mkhitaryan.

In settimana abbiamo poi ricordato Melita Richter, sociologa, scrittrice, poetessa, femminista che ha percorso assieme a noi una lunga fetta della storia di OBCT. Pur nel dolore per la sua scomparsa è bello parlare di lei in una pagina che vede i contributi di molte nostre giornaliste: Antonela Riha ha portato alla luce la storia, in Serbia, di Marija Lukić; Fazıla Mat ha scritto di donne e disoccupazione in Turchia; Gina Pavone si è soffermata sui dati riguardanti la violenza contro le donne nel sud-est Europa. Buona lettura e buon 8 marzo.

Blocnotes! Cecenia: il taxi per sole donne

Da non perdere! Un nostro ampio dossier dedicato alla libertà dei media in Turchia

1 marzo

28/02/2019 - 

Revisionismo

Non è certo una peculiarità del sud-est Europa quella di guardare al passato e strumentalizzarlo per ottenere vantaggi politici nell'oggi. Basti pensare in Italia alle polemiche sulle foibe. Ma in paesi con un passato recente così doloroso e conflittuale accade spesso che si guardi in modo problematico all'indietro.

Ivana Polić in un suo pezzo pubblicato in settimana, ha evidenziato come in Croazia, negli ultimi mesi, in un clima fortemente revisionista, siano avvenuti numerosi casi di violenza contro le minoranze. E che spesso questi casi abbiano visto coinvolti minori, vittime e strumenti d'odio in mano agli adulti.

In Bosnia Erzegovina il governo della RS ha istituito due commissioni internazionali il cui compito sarebbe quello di stabilire i crimini compiuti a Srebrenica e quelli compiuti contro la popolazione serba a Sarajevo. Un gruppo di accademici e vari analisti ne sottolineano però gli intenti revisionisti. Ne ha scritto per noi Alfredo Sasso. E poi molto altro, buona lettura!

Blocnotes! Imaginary World, essere giovani in Georgia; Elezioni legislative in Moldavia

Da non perdere! Un nostro ampio dossier dedicato alla libertà dei media in Turchia

22 febbraio

22/02/2019 - 

Superficialità

L'Albania ha trovato nell'ultima settimana spazio inusuale sui media italiani. Il motivo la grave crisi che ha improvvisamente colpito il paese con manifestazioni dell'opposizione, attacchi violenti al palazzo del governo, dimissioni in massa di parlamentari.

Purtroppo, nonostante anni di relazioni, nonostante la contaminazione delle rispettive diaspore, nonostante la vicinanza geografica, le modalità con cui si è raccontato quanto stava accadendo nel paese a noi vicino sono state spesso caratterizzate da drammatica superficialità.

In settimana abbiamo seguito quanto stava accadendo con gli articoli di Gentiola Madhi e Tsai Mali e con vari contributi audio e video per testate locali e nazionali, tra le quali, ad esempio, un intervento di Nicola Pedrazzi per Radio Città del Capo.

Bloc notes: Turchia: confermate in appello 7 condanne nel processo Cumhuriyet

Appello! OBCT, insieme al Centro Europeo per la Libertà dei Media di cui è socio e a altre realtà impegnate a difesa del giornalismo indipendente, ha lanciato un appello che reclama giustizia per l'omicidio impunito del reporter slovacco Ján Kuciak, avvenuto il 21 febbraio 2018

15 febbraio

14/02/2019 - 

Fiume

L'appartenenza non ha niente a che fare con l'identità, il luogo di nascita è solo il porto di partenza. Ed è questo che impersona la città di Fiume. Continua la nostra esplorazione dell'Adriatico, mare che accomuna, grazie agli scritti di Fabio Fiori.

Il Tara, un fiume violentato da tralicci in cemento armato, senza alcuna valutazione di impatto ambientale e senza che i cittadini del Montenegro non solo potessero dire la loro a riguardo ma ne venissero perlomeno informati. L'approfondimento di Zoran Radulović.

La marcia del fiume Ibar. È quest'iniziativa che ha portato in Serbia alla ribalta nazionale un piccolo movimento di protesta cittadino, nato a Kraljevo, ma che ora potrebbe rappresentare un'importante novità futura per il rinnovo politico nel paese. L'articolo di Milica Čubrilo Filipović assieme ai molti altri pezzi pubblicati in settimana. Buona lettura!

Bloc notes: EYOF 2019 riporta la fiaccola olimpica a Sarajevo

Nuovo progetto! Campagne di disinformazione, pratiche discutibili sui social media, finanziamento occulto, con ESVEI esploreremo le vulnerabilità delle democrazie occidentali e possibili politiche e pratiche per mitigare questi rischi

8 febbraio

08/02/2019 - 

Parole

Sono parole vuote quelle con cui il governo italiano e quello albanese siglarono, nell'agosto 2018, un accordo via Twitter per la ridistribuzione dei richiedenti asilo della Diciotti. O meglio parole distorte e di facciata, usate in modo strumentale per uscire da una situazione di stallo. L'inchiesta di Nicola Pedrazzi.

“Cvjećara”, fioraia. Un'unica parola, scritta su un fogliettino, durante l'assedio di Sarajevo. Racconta l'essenza del conflitto e il rifiuto di categorizzazioni etniche. A 25 anni del massacro di Markale un racconto di Mario Boccia.

In settimana poi le proteste antigovernative in Serbia raccontate da Dragan Janjić e Petra Tadić; un'analisi sul successo degli accordi che hanno portato al nuovo nome Macedonia del Nord; lo scandalo dei diplomi falsi in Bosnia Erzegovina e una rassegna sul 2019 della Romania. Buona lettura!

Bloc-notes: Strage di Markale, 25 anni fa; Storia condivisa, nel Giorno del Ricordo

1 febbraio

01/02/2019 - 

Protagonisti

Gresa Hasa non si tira indietro, anzi. E' una giovane attivista del movimento studentesco albanese che da settimane sta mettendo alla luce le contraddizioni del sistema universitario del paese e del governo. Da non perdersi le risposte che ha dato a Nicola Pedrazzi in un'intervista pubblicata in settimana e le foto di Ivana Dervishi e Isa Dervishi degli studenti in manifestazione.

Sono in tanti, potrebbero essere protagonisti ma non lo sono. Sono quasi 17 milioni i cittadini dell’Ue che vivono in uno stato membro diverso da quello d’origine. Possono votare per il Parlamento europeo là dove risiedono, ma quasi nessuno lo fa. Un’occasione persa raccontata da Lorenzo Ferrari, Gina Pavone e Ornaldo Gjergji.

Da segnalare poi un dettagliato dossier dedicato al tema della disinformazione; un approfondimento su sci, parchi naturali e speculazione edilizia in Bulgaria e poi due inchieste: una sull'utilizzo di fondi governativi destinati alle minoranze in Romania e un'altra su incroci pericolosi tra politica e banche nel Montenegro di Milo Đukanović.

Bloc-notes: E' morto Zdravko Grebo, intellettuale antinazionalista; Bosnia Erzegovina, la presidenza tripartita a Bruxelles, per “rilanciare l'integrazione”

25 gennaio

24/01/2019 - 

Picnic

Un libro della paura e della speranza, un libro della fiducia nella vittoria del bene sul male, questo ha annotato Božidar Stanišić sulle pagine di “E' stato solo un picnic” di Relly Alfandari dopo averlo letto. Un'opera autobiografica che racconta il pogrom degli ebrei belgradesi con gli occhi e le parole di una bambina della stessa età di Anna Frank. Una recensione.

In settimana, lo stesso Božidar Stanišić, ci ha concesso la pubblicazione di un estratto del suo ultimo romanzo “La giraffa in sala d'aspetto”: gli anni '90 jugoslavi e la memoria troppo corta rispetto agli orrori della guerra e dell'Olocausto.

Da non perdere poi un approfondimento sulla presenza dell'orso, dalle Alpi italiane alle montagne macedoni; un reportage sulla Cina, come nuova frontiera dei lavoratori armeni; la cronaca della visita di Putin a Belgrado; alcuni spiragli nel conflitto in Nagorno Karabakh e infine la Turchia e la sempre maggior diffusione tra i suoi cittadini delle armi da fuoco. Buona lettura!

Bloc-notes: Mostar: in memoria dei tre giornalisti Rai; Trieste Film Festival: premio OBCT al documentario "Chris the Swiss"; Caso Huseynov: le autorità dell'Azerbaijan revocano le nuove accuse

18 gennaio

17/01/2019 - 

Nebbia

Sembra diradarsi la fitta nebbia che per anni ha avvolto la questione del nome della Macedonia. In settimana il parlamento macedone ha dato il proprio via libera all'accordo di Prespa, che sdogana la denominazione Macedonia del Nord. Ora si attendono i colleghi greci. L'approfondimento di Ilcho Cvetanoski e un contributo audio di Francesco Martino.

Vista dall'alto potrebbe sembrare nebbia ma è smog. Le città dei Balcani sono tra le più inquinate d'Europa. Un problema aggravato dalla lentezza con cui le istituzioni stanno prendendo coscienza della gravità della situazione. Un dossier di OBCT.

In settimana poi una rassegna sulla nuova serie tv cult della Serbia; il drammatico caso del blogger azerbaijano Mehman Huseynov; il quadro su un corposo e dibattuto rimpasto di governo in Albania; una denuncia sulla situazione dei media in Croazia. Buona lettura!

11 gennaio

11/01/2019 - 

Dissenso

Quando i partiti d'opposizione ad alcuni governi in carica sono molto deboli a volte malessere e dissenso trovano voce solo nelle piazze. E' quanto sta accadendo in Serbia dove in più occasioni, a Belgrado e in altre città del paese, sono scese in piazza decine di migliaia di persone allo slogan #1od5miliona. Dragan Janjić, in una sua analisi, spiega le ragioni del motto e delle proteste.

A Banja Luka, Bosnia Erzegovina, da mesi si riuniscono manifestanti per chiedere giustizia per l'uccisione di un ragazzo, David Dragičević. L'attuale membro della presidenza tripartita e leader del principale partito della Republika Srpska ha però scelto la strada della dura repressione del dissenso. L'articolo di Alfredo Sasso, l'editoriale di Ahmed Burić.

In settimana poi abbiamo pubblicato “Sguardi adriatici: Ancona”, primo di una serie di articoli di Fabio Fiori che ci racconteranno questo mare di mezzo; poi, tra i vari materiali, un articolo sull'avvio della presidenza Ue della Romania; un approfondimento dedicato al fatto che in Croazia, nella toponomastica, non vi è traccia di nomi femminili e una recensione dell'ultimo libro di Angelo Floramo, “La veglia di Ljuba”. Buona lettura!

Bloc-notes: Il ponte; Migranti in Bosnia: la risposta della Commissione europea; Serbia, l’economia lumaca dei Balcani