Primo Piano

1 marzo

01/03/2013 - 

E quindi?

Ieri il Tribunale dell'Aja ha prosciolto in appello Momčilo Perišić, Capo di Stato Maggiore dell'esercito jugoslavo fino al 1998. In primo grado era stato condannato a 27 anni, mentre i giudici del secondo grado hanno ritenuto che non vi siano prove sufficienti a dimostrare che l'esercito serbo abbia contribuito ai crimini di guerra commessi da quello della Republika Srpska.

Secondo Nataša Kandić, di cui in settimana abbiamo pubblicato un intenso articolo, non vi sarebbe nulla da stupirsi dopo le assoluzioni dei generali croati Gotovina e Markač. Oltre a lei in tanti altri si stanno chiedendo in queste ore che eredità stia lasciando il Tribunale dell'Aja dopo vent'anni di attività. Anche noi, in un dibattito on-line in cui si potrà dire la propria sino al prossimo 5 marzo.

Molto altro in settimana: mentre papa Benedetto XVI lascia il trono di Roma, la Chiesa ortodossa bulgara elegge un nuovo patriarca; in Armenia l'opposizione contesta le recenti presidenziali e si sta preparando alla “rivoluzione del ciao”; infine abbiamo seguito Alan Ford, fin dentro la “Casa dei fiori”, mausoleo dove è sepolto Tito.

Dal bloc-notes: Slovenia: il nuovo primo ministro è donna; Un milione di dollari? Nei Balcani, una vita è poco; Cipro: Anastasiades presidente.

Da non perdere! Dialogues on Cinema. OBC nel contesto del progetto "Racconta l'Europa all'Europa" vi invita a tre incontri con tre donne protagoniste della cinematografia balcanica: dal 19 al 21 marzo a Reggio Emilia.

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22 febbraio

22/02/2013 - 

Dibattito

E' un tema a noi molto caro, che seguiamo da anni: quello del processo di giustizia e riconciliazione nell'ex Jugoslavia. Questa volta abbiamo deciso di seguirlo con uno strumento del tutto particolare: un dibattito on-line con l'opinione di due esperti e i commenti di voi lettori.

In settimana abbiamo posto il seguente quesito: “Il TPI dell'Aja ha contribuito alla riconciliazione in ex Jugoslavia?”. Due ospiti sono stati chiamati a rispondere: il giornalista Refik Hodžić e la studiosa Janine Natalya Clark. E poi spazio aperto a chiunque volesse commentare.

I primi interventi sono già on-line e nel mondo del web il dibattito è rimbalzato immediatamente lontano: dalla rete Rekom che nei Balcani si occupa di riconciliazione e delle conseguenze dei crimini di guerra; al portale BIRN, tra i principali al mondo a fare informazione su Serbia, Croazia e Bosnia sino a finire sulle pagine dell'account twitter dello stesso Tribunale dell'Aja.

Dal bloc-notes: Serbia, primo risarcimento per i campi di internamento degli anni '90; Bulgaria, dopo proteste violente si dimette il premier Boyko Borisov ; Armenia: Serzh Sargsyan riconfermato alla presidenza ; Bulgaria, l'elettricità fulmina il governo Borisov ; Cipro, alle presidenziali in vantaggio il candidato consevatore ; Kosovo, cinque anni dopo

Da non perdere! Dal 7 al 9 marzo il Forum trentino per la pace e i diritti umani organizza la Winter School "Mafie senza confini"

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15 febbraio

15/02/2013 - 

Cittadini

In Bosnia Erzegovina il primo censimento del dopo Jugoslavia si terrà il prossimo ottobre. Lo ha deciso il Parlamento dopo un lungo balletto di rinvii. I principali partiti, tuttavia, temono questo appuntamento per la possibile affermazione di un concetto di cittadinanza civile, e non nazionale.

E' nata anni fa, come piattaforma di associazioni culturali unite dalla richiesta di spazi destinati ai giovani di Zagabria. Ben presto, però, Pravo Na Grad (Diritto alla città) è diventato il “cane da guardia” che difende gli spazi pubblici della Croazia.

Infine la vicenda dello scrittore azero Akram Aylisli, a cui le autorità del proprio paese vorrebbero togliere la cittadinanza per un romanzo in cui non si scrive degli armeni come “nemici”; il dramma di una famiglia rom bosniaca, raccontato dal regista Danis Tanović dopo aver provato un sentimento di rabbia del tutto civile; la storia di grande solidarietà in Croazia nei confronti di una bambina malata di leucemia. Buona lettura!

Dal bloc-notes: L'importanza di essere bosniaci; Balcani in lotta, per salvare la lotta; Moldavia, più rimesse dalla Russia che dall’UE; Giovani macedoni, mammoni o squattrinati?; Svishtov, lancette sulle rive del Danubio; Un anno esatto alle olimpiadi invernali di Sochi 2014;

Inizia il 20 febbraio il dibattito on-line per Racconta l'Europa all'Europa. Ecco in anteprima il quesito: "Il TPI dell'Aja ha contribuito alla riconciliazione in ex Jugoslavia?"

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8 febbraio

08/02/2013 - 

ABC

A come Africa: negli ultimi anni l'interesse della Turchia verso il Continente nero è cresciuto rapidamente. Un interesse multidimensionale, fatto di imprenditoria, diplomazia, logistica, educazione, intervento sociale e filantropia. Anche le aspettative africane nei confronti di Ankara sono oggi estremamente alte, come dimostra il caso Somalia.

B come Baku: nelle capitale dell'Azerbaijan una serie di manifestazioni e proteste anti-governative hanno subito la dura repressione delle autorità ed una serie di arresti. Intanto presso l'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa a Strasburgo rimane sulla carta l'attesa risoluzione sui prigionieri politici del paese.

C come Cirillico: a Vukovar, in Croazia, l’introduzione per legge delle doppie scritte in caratteri latini e in cirillico ha innescato forti proteste. Ma quanto è veramente divisa la città? Quanto è opera invece dei partiti nazionalisti? Buona lettura!

Dal bloc-notes: Grecia, dove va SYRIZA?; Nikolić e Jahjaga, prima volta a Bruxelles; Rigassificatori nel golfo di Trieste. Come la Val di Susa?; Kosovo, il velo che scopre

Racconta l'Europa all'Europa: dal 20 febbraio al 5 marzo il dibattito on-line, "Il TPI dell'Aja ha contribuito alla riconciliazione in ex Jugoslavia?"

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1 febbraio

31/01/2013 - 

L'ulivo

Secondo la tradizione il filosofo Platone faceva lezione ai suoi allievi, 2400 anni fa, all’ombra di un grande ulivo, nelle vicinanze dell’odierna Facoltà di Agraria ad Atene. La vetusta pianta, sacra alla dea Atena patrona della città, da allora aveva resistito a guerre, terremoti e ondate di cemento. Ma non è sopravvissuta agli effetti collaterali dell’attuale crisi economica.

E della tenacia dell'ulivo speriamo di essere all'altezza nel contribuire con il nostro lavoro alla memoria delle vittime delle tragedie jugoslave degli anni '90: in settimana abbiamo ricordato Marco Luchetta, Dario D'Angelo e Alessandro Ota - tre giornalisti RAI di Trieste - uccisi a Mostar da una granata nel gennaio del 1994.

Non con un ulivo ma con un platano abbiamo poi chiuso la settimana: è il grande platano orientale di Ohrid, che sta ormai cedendo al tempo. Poi molto altro, dalle guerre cibernetiche in Romania al conteso alfabeto cirillico; dal difficile dialogo tra Armenia e Azerbaijan al fallimento del referendum sul nucleare in Bulgaria. Buona lettura!

Dal bloc-notes: Kosovo: il passo indietro di lady Madeleine; Albania: il processo per la morte dei manifestanti; Sofia, colpi al cuore del sistema; Kosovo, tracce del passato; Croazia nell'Ue? Mancano in 7;

Racconta l'Europa all'Europa: inizia la rassegna cinematografica "Al cuore dei conflitti"

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25 gennaio

25/01/2013 - 

Jimi, Stipo e Lutvo

Erkin Koray è oggi riconosciuto come uno dei più grandi artisti turchi del dopoguerra. Non ha dato solo al rock, ma anche alla psichedelia, alla world music e alla musica prog. Tanto da guadagnarsi il soprannome di Jimi Hendrix turco. Il nostro appuntamento mensile con la musica dell'Europa allargata.

Zio Stipo era un amico di famiglia dello scrittore Božidar Stanišić. Era rimasto senza denti in un giorno d'estate del 1941, a Sarajevo. Lo bastonarono gli ustascia che lui incrociò mentre stavano razziando beni negli appartamenti di ebrei e di serbi nel palazzo dove lui abitava. Stanišić ricorda per noi, attraverso la vicenda di Zio Stipo un racconto di Ivo Andrić, la Giornata della memoria.

Per festeggiare i suoi dieci anni di attività Viaggiareibalcani.it esce con un libro-guida destinato a tutti coloro che vogliano mettersi in viaggio verso il sud-est Europa. Duecentocinquanta pagine dense di sguardi "altri", che terminano e incominciano, nella prefazione di Michele Nardelli da noi pubblicata, in un caffè bevuto da Lutvo.

Dal bloc-notes: Notizie da quell'altro mondo; Ordigno a Mostar; Preševo, rimosso il monumento della discordia;

Racconta l'Europa all'Europa: a partire da oggi, ogni venerdì alle 13, su Radio Radicale.

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18 gennaio

18/01/2013 - 

Binomi

Questa è stata una settimana all'insegna dei binomi. A partire da un curioso contributo di Francesco Martino per il nostro bloc-notes. E' dedicato alla "chalga", un genere musicale molto in voga in Bulgaria i cui testi abbondano di macchine, soldi facili ed eroine sempre generose nel mostrare seni prorompenti. La chalga o la si ama o la si odia e se poi riesce ad ottenere anche finanziamenti da Bruxelles...

Tra i vari paesi che seguiamo la Serbia è stata la protagonista incontrastata di altri "binomi". In un reportage di Paolo Bergamaschi note sullo stato del dialogo tra Belgrado e Pristina a margine di un viaggio nella regione. E poi l'approfondimento di Drago Hedl sulla visita a Belgrado del primo ministro croato. Sembra tirare aria di disgelo tra i due paesi.

Ci siamo poi spostati in Caucaso. In Georgia proprio non funziona il binomio tra il vincitore delle recenti elezioni politiche e primo ministro Bidzina Ivanishvili e Mikheil Saakashvili, presidente del paese e il cui Movimento nazionale unito controlla molte amministrazioni locali. In un nostro approfondimento i tre primi mesi del neo-governo, tra riforme e non-riforme, un'amnistia e arresti contestati.

Dal bloc-notes: Minacce a Giacomo Scotti; La chalga e Bruxelles; Tutto Bisanzio. In un tweet; Voci nel buio

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11 gennaio

11/01/2013 - 

Dna

Vorrebbero che i croati potessero votare solo esponenti croati, i bosgnacchi solo bosgnacchi, i serbi solo serbi. L'assurda questione è attualmente dibattuta in Bosnia Erzegovina. Verrebbe da chiedersi come i proponenti intendano verificare “chi” è un vero “cosa”. In ogni caso emerge tutta la fragilità della democrazia bosniaca.

Non di cifre del genoma umano ma di conti pubblici si discuterà nei prossimi 15 giorni in Romania. Sbarcano infatti a Bucarest i rappresentanti di Fondo monetario internazionale, Banca Mondiale e Unione europea. Accolti con freddezza dal neoeletto premier Victor Ponta.

Infine segnaliamo un reportage dal confine turco-siriano, dal quale si segue con grande attenzione quanto sta accadendo oltre-confine: nel nord-ovest della Siria infatti, regione a maggioranza curda, la guerra civile che devasta il paese è diventata anche scontro tra Esercito siriano libero e autonomisti curdo-siriani del Partito dell’unione democratica (Pyd).

Dal bloc-notes: Assassinate tre donne del PKK; Bulgaria: Once we were cosmonauts; Uno spettro s'aggira per l'Europa allargata; Missili in viaggio

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21 dicembre

21/12/2012 - 

Bilanci

All'approssimarsi della fine dell'anno la tentazione di guardarsi un po' indietro è forte. Ad OBC lo abbiamo fatto nel nostro bloc-notes, andando a vedere quali sono stati i materiali più cliccati del 2012. Ma è tempo di bilanci anche nei vari paesi che seguiamo. In tutti i sensi.

In Bosnia negli ultimi giorni sono stati approvati i bilanci del governo centrale e delle due Entità, all'insegna delle riduzioni di spesa. Un approfondimento di Rodolfo Toé sull'austerità alla bosniaca. Chi di bilanci sembra importarsene poco è invece la classe politica in Romania. A seguito delle recenti elezioni il numero dei parlamentari sale infatti da 470 a 588. Ce lo racconta Mihaela Iordache.

È cresciuto con Milosević e sopravvissuto alla sua fine. Con bilanci sempre in attivo. Ma Miroslav Mišković, l’uomo più ricco della Serbia, è oggi agli arresti e sotto indagine: l'articolo di Cecilia Ferrara. Infine vorremmo augurarvi buone feste al ritmo dei meccanismi degli orologi ottomani, che mai si fermeranno sino a quando ci saranno persone come Şule Gürbüz a ripararli: un'intervista.

Buone feste! La prossima newsletter uscirà l'11 gennaio, ma le pubblicazioni di OBC continueranno per tutto il periodo natalizio

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14 dicembre

14/12/2012 - 

Elettrodomestici

Una lavatrice naturale, dove non serve il detersivo. E' uno dei miracoli di Martin Brod e della Una, il fiume che l'attraversa. Con Andrea Rossini siamo andati alla scoperta di quattro fiumi che attraversano la Bosnia Erzegovina, e delle minacce che subiscono.

Tra fornelli e frigorifero si entra in profondità nelle relazioni famigliari. E' stata una delle sorprese del Balkan Florence Express, recentemente svoltosi a Firenze. Dana Budisavljević, autrice di Family meals, racconta se stessa e la società croata attraverso la lente del desco famigliare.

Poi in settimana la schiacciante vittoria dei social-democratici di Victor Ponta alle politiche in Romania, la settima volta di Milo Đukanović come premier del Montenegro e una nuova legge in Macedonia che cerca di riequilibrare le relazioni tra politici e giornalisti.

Dal bloc-notes: Vino speciale per il giorno del giudizio; Ergastolo per genocidio a Zdravko Tolimir; Balcani nella tormenta; Vysotsky a Podgorica, il poeta e il Montenegro

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