Sembrava l'astro nascente della politica slovena, ora invece una serie di scandali potrebbero porre fine alla sua carriera politica. È il ministro dell'Ambiente Karl Erjavec, di cui il premier sloveno Pahor ha chiesto le dimissioni
Il maltempo si è abbattuto nei giorni scorsi sul Montenegro, causando danni per milioni di euro. Intere zone del paese sono finite sott'acqua. Ma non tutte le colpe vanno alle condizioni atmosferiche. Come spesso accade, la natura cede il passo all'edilizia
Eredità preziosa e fragile, i villaggi sassoni della Transilvania stanno subendo drammatiche trasformazioni, frutto delle rimesse provenienti dall'emigrazione romena e della mancanza di regolamentazione. Il rischio è quello di bruciare un irripetibile potenziale turistico e culturale
Istanbul si risveglia dall'incubo delle inondazioni. Le autorità maledicono la pioggia, ma secondo gli esperti il disastro è stato causato dagli interventi edilizi sui letti dei fiumi all'interno della città. Sotto accusa il piano di trasformazione urbana voluto da Erdoğan
La Slovenia non cede, il rigassificatore a Trieste non si deve fare. Secondo le autorità slovene sarebbero troppo alti i rischi di impatto ambientale. Sempre più lontana una soluzione politica del problema, salta un vertice tra Roma e Lubiana previsto in questi giorni
Un lungo canyon dove in passato erano attivi più di 80 monasteri. Ora è un luogo amato da rocciatori e appassionati di Kayak. E' il canyon di Matka, dove quest'estate uno speleologo italiano ha guidato una spedizione alla scoperta di una ''grotta senza fine''
Recentemente il governo italiano ha dato il via libera al decreto che autorizza la partenza dell'iter per la costruzione di un rigassificatore alla periferia di Trieste. Ma il governo sloveno è fortemente contrario al progetto
Continuiamo a parlare di aziende, responsabilità e mercato in Romania. La predominanza del tema ambientale, i finanziamenti e le mode in un'intervista a Dragos Bucurenci, fondatore di una ONG specializzata
Shalvari, pantaloni larghi tradizionali indossati dalle donne dei monti Rodopi, Bulgaria, dove vive una comunità bulgara di religione islamica. Un reportage che racconta di coltivazione di tabacco, matrimoni e crisi economica
Un'enorme quantità di rifiuti giace sul fondo dell'Adriatico. Secondo gli esperti oceanografici la fascia meridionale di questo mare si sta trasformando in una discarica, con pericolose conseguenze per la biodiversità
L'amministrazione de facto del Nagorno-Karabakh ha dato inizio a un ambizioso progetto di costruzione di centrali idroelettriche, con la convinzione che indipendenza energetica, economica e politica siano strettamente correlate
Il parlamento turco autorizza il governo ad appaltare ad una ditta lo sminamento di una vasta area al confine con la Siria. In cambio i privati potranno gestire quel territorio per oltre 40 anni. L'opposizione parlamentare e della società civile, la rabbia degli abitanti
Milioni di metri di area costiera dati in appalto a Ulcinj, in cambio di investimenti miliardari. "Un modo per uscire dalla crisi", dice il governo montenegrino. "Non sono certo progetti di sviluppo sostenibile", rispondono molti abitanti del luogo
Erin Brockovich è arrivata in Grecia per salvare il fiume Asopo, contaminato con altissimi livelli di cromo esavalente, lo stesso metallo pesante contro cui l'avvocato americano aveva combattuto anni fa in California
L'Albania come superpotenza energetica dei Balcani? È l'idea del premier albanese Sali Berisha, che cerca di realizzare progetti energetici con l'aiuto della Croazia e dell'Italia: dal nucleare al carbone
Albania e Croazia sembrano intenzionate a costruire sul lago di Scutari, al confine col Montenegro, una centrale nucleare. Dopo le prime reazioni negative Podgorica stempera i toni e cerca di vederne il profitto. Gli ecologisti montenegrini in allarme
Le sconcertanti conclusioni del V Forum mondiale dell'acqua, tenutosi a Istanbul tra il 16 e il 22 marzo. I rischi della privatizzazione e le proposte del Forum Alternativo dell'Università Bilgi. Ecologisti e movimenti sociali preoccupati per il progetto GAP e la costruzione di 22 dighe sul Tigri e l'Eufrate
Dieci anni dopo la campagna aerea della Nato, Serbia e Kosovo devono ancora fare i conti con la pesante eredità di 78 giorni di bombe. Inquinamento ambientale, cluster bombs, proiettili all'uranio. Un nostro articolo sulla situazione attuale
Eclettico studioso delle città moderne, Kai Vöckler, curatore di Balkanology. New Architecture and Urban Phenomena in South Eastern Europe si è proposto una missione impossibile: dimostrare che nel sud-est Europa c'è spazio per una vita urbana sostenibile e condivisa. Seconda parte di una nostra intervista
Eclettico studioso delle città moderne, Kai Vöckler, curatore di Balkanology. New Architecture and Urban Phenomena in South Eastern Europe si è proposto una missione impossibile: dimostrare che nel sud-est Europa c'è spazio per una vita urbana sostenibile e condivisa. La prima parte di una nostra intervista
Pristina è cresciuta dai 100mila abitanti del 1981 ai circa 500mila di oggi. La forte crescita demografica della città è stata connotata da una frenetica attività edilizia, portata avanti senza alcun piano urbanistico. Un modello che oggi solleva molte domande
Un piccolo villaggio albanese sulla costa del Mar Ionio. E le ruspe che nell'ambito di un progetto della Banca Mondiale radono al suolo tutte le costruzioni abusive. Un caso di tutela ambientale? La vicenda sembra essere molto più complicata
Sono solo voci, ma sempre più insistenti. Parlano di rifiuti radioattivi in Bosnia Erzegovina. E non si tratterebbe solo delle conseguenze dei bombardamenti con proiettili all'uranio impoverito. Un articolo dal nostro corrispondente
La strategia di sviluppo energetico del Montenegro prevede la costruzione di quattro dighe sul fiume Morača. Secondo alcuni esperti il progetto adottato dal governo metterebbe a repentaglio la sicurezza della stessa capitale Podgorica
Si nasconde nelle montagne il potenziale turistico del Kosovo. A fianco degli impianti di Brezovica, si sta lentamente risvegliando la rete di percorsi escursionistici già attiva durante gli anni della Jugoslavia, nonostante difficoltà strutturali e bassa attenzione da parte delle istituzioni
Stretta nello scontro energetico tra Mosca e Kiev, anche la Moldavia scopre tutta la sua fragilità per la totale mancanza di alternative al gas che arriva dalla Russia attraverso l'Ucraina. Nel paese si accende il dibattito su come uscire da una situazione di totale dipendenza
Prima ancora che la Russia riaprisse i rubinetti del gas verso l'Europa, la Serbia era riuscita a far fronte alla crisi grazie all'aiuto offerto da Ungheria e Germania. Aiuto che Belgrado a sua volta ha offerto a Sarajevo
La caccia ai tesori nascosti sta diventando molto popolare in Macedonia. Spinti dalla scarse prospettive economiche e da spirito d'avventura sono in molti a setacciare in lungo e in largo il paese. Ispirati da antiche leggende e polverose mappe acquistate ad Istanbul
Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio la sorpresa. Gran parte della Bulgaria è rimasta senza riscaldamento a causa della disputa tra Mosca e Kiev. E mentre è partita la caccia alla stufa elettrica ci si interroga, qui come in altre parti dei Balcani, sulla dipendenza dal gas russo
Il villaggio di Hasankeyf, in Turchia, è un luogo di rara bellezza. Dichiarato sito archeologico di primo grado, rischia di essere sommerso a causa della costruzione di un'imponente diga. Di recente, però, i finanziatori stranieri hanno deciso di ritirarsi dal progetto