Riprendiamo un articolo pubblicato sul numero del 26 aprile del settimanale montenegrino "Monitor" riguardante l'allarmante situazione delle discariche del paese.
Il turismo venatorio nella ex-Jugoslavia da parte di cacciatori in gran parte italiani è una pratica che ha caratterizzato gli ultimi 20 anni. E la deregolamentazione in cui sono piombati molti paesi Balcanici certo non ha contribuito a limitarla.
I cittadini di Budva bloccano la vecchia discarica. "Le condizioni sanitarie sono divenute insostenibili" denunciano "occorre al più presto costruire una discarica nuova e bonificare l'intera area".
Molto di quello che non si conosce sull'uranio impoverito. Recentemente pubblicata una dettagliata ricerca curata da Dai Williams, psicologo specialista in condizioni del lavoro e ricercatore indipendente britannico
Un'indagine in sei città della Serbia e del Montenegro. In cinque di queste si riscontra radioattività, non intensa ma diffusa. "Occorre comunque prendere le dovute precauzioni" sottilineano gli esperti ONU
Prima riunione in Bosnia Erzegovina tra i donatori che si occupano di sminamento. Ed il governo annuncia che se si vuole sminare l'intero territorio nazionale entro il 2010 occorrono almeno 330 milioni di Euro.
Presentati i risultati di una ricerca sulle conseguenze dei bombardamenti NATO nel parco naturale di Fruska gora. Ed il presidente del Movimento ecologista di Novi Sad esorta a considerare anche i risultati disastrosi del taglio indiscriminato di legna.
In alcune riserve naturali della Serbia sono iniziate alcune indagini per individuare i responsabili di anni di caccia di frodo. In seguito a denuncie di gruppi ambientalisti.
Continua la "bonifica" del Danubio dalle macerie causate dai bombardamenti NATO. Ed intanto un'università di Belgrado analizzerà il livello di inquinamento delle sue acque.
Come imparano in fretta a truccare le carte i Paesi in fase di acuta occidentalizzazione. I fautori del parco di divertimenti si inventano una inesistente Greenpeace Romania per far andare in porto il progetto.
Il 28 dicembre 2001 Commercio Alternativo ha importato il primo container di miele dalla Croazia. In futuro sarà la volta della Bosnia. Si inaugura così il primo progetto di commercio equo e solidale italiano proveniente dalla regione balcanica.
Il ministero dell'ambiente croato prepara una legge per vietare la produzione e limitare l'importazione di OGM. Ma gli Stati Uniti, a difesa degli interessi di Monsanto e Co., minacciano di ricorrere presso le sedi competenti del WTO.
A Mostar una discarica verrà presto sostituita da un parco. Sarà forse l'occasione per fare luce su alcuni sospetti. Si pensa infatti che nell'area in questione siano stati seppelliti i corpi di cittadini bosniaco-musulmani uccisi dall'HVO.
Pancevo, città a nord di Belgrado, fortemente industrializzata ed inoltre vittima di pesanti bombardamenti durante gli scontri con la NATO. La ricerca di Paola Fabbri ne analizza la situazione ambientale.
In Bosnia si raccolgono medicinali scaduti che poi vengono trasportati in Germania per essere smaltiti. Un significativo "cambiamento di rotta" visto che in passato i Balcani troppo spesso sono stati il "cestino" d'Europa.
Sia in Slovenia sia in Croazia le autorità hanno decretato l'abbattimento di alcuni plantigradi. E' assurdo e vergognoso che nel 2001 si ricorra all'abbattimento per risolvere problemi di convivenza.
Le attività promosse dall'Agenzia della democrazia locale di Zavidovici in campo ambientale. In un'area con molte potenzialità, meno inquinata del passato perché le grandi acciaierie di Zenica sono chiuse, ma soggetta ad un profondo degrado.
Secondo "Scienziate e scienziati contro la guerra" la commissione presieduta dall'ematologo che ha esaminato le morti di leucemia fra i militari impiegati nei Balcani ha commesso alcuni errori. Riportaimo un articolo di Vita, sulla questione
Come già avveniva prima che la guerra dilaniasse l'ex-Jugoslavia sono molti i cacciatori che si trasferiscono oltre confine per cacciare specie protette. Bastano una manciata di milioni.
Non si parla più di uranio impoverito. Eppure in Afghanistan continua ad essere utilizzato, continuano i casi di morti sospette ta i militari italiani ed in Federazione Jugoslava si attendono i risultati di una ricerca dell'UNEP
Ada Sostaric intervista per l'Osservatorio i responsabili dell'Istituto idro-meteorologico della Serbia, e ci racconta la situazione ecologica del Danubio. Testo in inglese.
Ada Sostaric per L'osservatorio sui Balcani ha incontrato i rappresentanti della Balkan Enviromental Association. Nel testo (in inglese) ci spiega i progetti in corso e gli obiettivi dell'associazione.
Un'interessante panoramica sulla situazione ambientale in Serbia, con particolare riguardo ai disastri ambientali provocati dai bombardamenti della NATO nel 1999. Testo in lingua inglese.
La situazione media delle acque in Croazia non è molto differente da quella dei paesi che la circondano, e non ci sono condizioni problematiche particolarmente diverse da quelle dell'Italia, della Slovenia o dell'Ungheria. Chiaramente lo stato delle acque risente degli scarichi industriali scarsamente filtrati, ma il danno maggiore in assoluto proviene dai fiumi italiani come il Po o, in misura minore, l'Isonzo, e altri... Le industrie e ancor più l'agricultura della pianura padana si riversano infatti interamente nell'Adriatico, e colpiscono perciò anche le risorse marine croate. Quanto più aumenteranno il controllo e la protezione delle acque ''padane'', tanto più crescerà la qualità delle acque sulla costa croata.
L'Osservatorio sui Balcani ha cercato, grazie ai suoi corrispondenti, di tracciare un quadro della situazione ambientale dell'area, fornendo inoltre alcuni dati di prima mano sui progetti in corso e in programmazione.
Con tutta probabilità anche in Afghanistan si stanno utilizzando munizioni all'uranio impoverito. L'articolo seguente, curato dall'Osservatorio, verrà pubblicato su "Carta" prossimamente in edicola