Nel gennaio del 1994 Marco Luchetta, Dario D'Angelo e Alessandro Ota vengono uccisi a Mostar da una granata. I tre inviati RAI dovevano realizzare uno speciale sui bambini vittime della guerra in ex-Jugoslavia. Un'intervista a Daniela Schifani, moglie di Marco
Cosa pensiamo di quelle nazioni con cui condividiamo il “mare dell'intimità”, mare di scambi, commerci, sincretismi culturali, guerre, esodi, trasformazioni epocali? Un'intervista a Alessandro Leogrande, autore dell'e-book Adriatico
Un centinaio di cani, richiusi in gabbie di due metri. Muoiono congelati o divorati da altri per fame. E' l'inferno del canile di Gorjevac, voluto poco prima delle elezioni locali dall'ex sindaco di Bihać. I cani che rimangono per strada, vengono avvelenati o uccisi a colpi di pistola
Il mese scorso è stata celebrata la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Quest'anno la ricorrenza è coincisa in Kosovo con un momento critico per i centri che si occupano di lotta alla violenza di genere e di sostegno alle vittime. Ne parliamo con Naime Sherifi, presidentessa della Kosovo Shelter Coalition
Distretto industriale nei pressi della capitale serba, Pančevo è da decenni una delle città più inquinate del sud-est europeo. Il bombardamento Nato del 1999 ha peggiorato ulteriormente la situazione. Ad oggi ancora molti i problemi da risolvere. Nostro reportage
Nella primavera del 2013 si terrà in Bosnia Erzegovina il primo censimento della popolazione dalla fine della guerra. Secondo i dati ufficiali, oltre un milione di profughi e sfollati sono ritornati a casa dopo la pulizia etnica degli anni '90. La reale situazione demografica del Paese sembrerebbe tuttavia molto diversa. Il nostro reportage
Sono passati 20 anni da quando il clown Miloud si è messo al fianco dei ragazzi di strada di Bucarest. Attraverso la storia dell'associazione che nacque da quella straordinaria esperienza, Parada, si ripercorrono questi ultimi anni in cui la Romania è cambiata radicalmente ma dove i bambini dimenticati dagli adulti sono ancora molti
Cento chilometri a piedi, tra le selvagge montagne che separano e uniscono Kosovo, Montenegro e Albania. Il racconto di un trekking, "alla portata di tutti con un minimo di esperienza" e che rimane nel cuore. Un'intervista a Tarcisio Deflorian della SAT di Trento
Le maggiori istituzioni culturali della Bosnia Erzegovina, incluso il Museo Nazionale, la Galleria d'Arte e la Cineteca Nazionale, sono in stato di abbandono. Lo Stato non le sostiene, perché farlo significherebbe riconoscere l'esistenza nel Paese di un patrimonio culturale e storico comune. Una parte del mondo artistico della capitale ne propone la privatizzazione. Il dibattito
E' riuscito a coronare il suo sogno. Correrà a Londra sulla handbike, bicicletta speciale a tre ruote spinta con la forza delle braccia. Haki Doku è il primo atleta albanese della storia delle Paralimpiadi. La strada per arrivarci è stata tutta in salita, ma grazie alla onlus Integra e a tanti altri, ce l'ha fatta
Raramente i donatori sostengono un progetto se quest'ultimo non è in parte co-finanziato dal proponente. Giusto, a livello di principi, ma nei fatti questa norma spesso scatena la fantasia contabile e fiacca la capacità d'azione delle Ong
A Sarajevo un nuovo spazio, dedicato alla memoria di Srebrenica, vive grazie a finanziamenti turchi. Con poco sostegno delle istituzioni locali. L'arte, la memoria e la cooperazione in quest'intervista a Ivica Pandžić, portavoce dell'associazione che gestisce la galleria-memoriale "11/07/95"
Il fascino di Sarajevo non lascia scampo. Ma la città che ha resistito all'assedio grazie all'amore dei suoi abitanti sta cambiando, e non in meglio. La quarta puntata del reportage di Michele Nardelli
Attraverso gli altipiani dell'Erzegovina fino a raggiungere Mostar. I paesaggi, i sapori, i simboli di una terra frequentata da migliaia di pellegrini di Medjugorije, ignari di Blagaj e della sua tekija. La terza puntata del reportage di Michele Nardelli
La notte a Martin Brod, conversando con Maja, giovane donna che lavora ad un progetto di valorizzazione del territorio e di turismo responsabile nel Cantone Una - Sana, in Bosnia Erzegovina. Seconda puntata del reportage di Michele Nardelli
E' tra i paesi più poveri d'Europa, nonostante tassi di crescita economica sempre sopra lo zero. E questo ha forti conseguenze anche sull'inclusione sociale dei gruppi più deboli. Un approfondimento
L'analisi di sostenibilità è una precondizione fondamentale nelle richieste di finanziamento per progetti di cooperazione. Ma perché per i donatori è un concetto così importante? E soprattutto, siamo sicuri sia sempre necessaria? Un commento
I finanziamenti dell'UE alla società civile balcanica sembrano essere sempre più rivolti alle grosse ONG. Vengono invece marginalizzate le piccole organizzazioni locali. L'opinione di Risto Karajkov, corrispondente di OBC e consulente indipendente per la società civile
Pochi servizi e distribuiti in modo disomogeneo. La situazione dei disabili in Bosnia Erzegovina è molto difficile. E i pochi progetti esistenti dipendono ancora molto dai donatori internazionali. Un'intervista a Suad Zahirović, operatore nel campo della disabilità
Un viaggio per seguire un progetto di sviluppo rurale con le donne di Lukavica, un villaggio della Bosnia, diventa un’occasione per vedere come è stato vissuto il ventennale dall’inizio della guerra in Bosnia Erzegovina, lontano da Sarajevo
In compagnia di Adriana Stefani, consulente ecomuseale trentina, Eugenio Berra ha viaggiato da Kraljevo a Novi Pazar in cerca delle future “stanze” del neo costituito ecomuseo della valle del fiume Ibar, Serbia
Le prime ad aprire la strada sono state le grandi agenzie internazionali, con fondi ad hoc. Sono poi seguite le iniziative istituzionali, anche come conseguenza del percorso d'avvicinamento all'Ue. Una rassegna sul - difficile - percorso di regionalizzazione della Serbia
Trebinje, Bosnia-Erzegovina. Lungo le rive del fiume Trebišnjica, nelle piane di Petrovo e Popovo Polje, circondate da montagne sassose e lunari, crescono i vitigni che donano la žilavka e il vranac, vini che hanno fatto la storia e il successo dell'enologia in Erzegovina orientale. Un tesoro di sapori secolare e fragile, oggi promosso e difeso dal locale convivum di Slow Food
Non accade in molte parti del mondo che si possa produrre un talk show televisivo e non lo si debba doppiare o sottotitolare per trasmetterlo in 5 Paesi diversi. Nei Balcani invece sì. Vicinanze è il primo talk show pensato con un'ottica regionale. "Ma non parlatemi di Jugosfera" dice Nenad Šebek, il conduttore
Nella prima metà di marzo a Belgrado è arrivato il premier italiano Mario Monti ma anche, pochi giorni dopo, il presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia Renzo Tondo. Un approfondimento sulle relazioni strette negli ultimi dieci anni tra la regione italiana e la Serbia. All'insegna della Piccola e media impresa
E' un fenomeno esploso negli ultimi 20 anni. In Albania sono sempre più le donne che si sottopongono ad un intervento chirurgico per recuperare la propria verginità in vista del matrimonio. Un nostro approfondimento
In Bosnia Erzegovina, a seguito della guerra e degli accordi di pace, vi sono ben 11 diversi modelli di governo locale. Questo, a livello di politiche di decentramento e inclusione sociale, non può che rendere le cose estremamente complesse. A partire dal monitoraggio di chi fa cosa
Rudno, un altopiano selvaggio al centro della Serbia più profonda, un incontro tra amici lontani, una festa e un mare di neve. Racconto del viaggio avventuroso della delegazione di una piccola comunità dell'Italia, quella di Lavarone in Trentino, in occasione del capodanno ortodosso
Luoghi, segni, ricordi. Il dialogo visivo tra lasciti delle guerre e ricostruzione a Belgrado, Mostar e Sarajevo. E' il tema di "Urbicidio", una ricerca di Francesco Mazzucchelli su alcune città simbolo della ex-Jugoslavia. Nostra recensione
In Serbia sono state oltre tremila le domande di asilo nel 2011. La maggior parte dei migranti proviene dall’Asia e dal Nord Africa, e passa dalla Serbia per cercare di entrare nell'UE. Un fenomeno in crescita. Ce ne parla Radoš Đurović del Centro per la protezione e l'aiuto ai richiedenti asilo di Belgrado