Lungo la rotta balcanica, ufficialmente chiusa dopo gli accordi Ue-Turchia di marzo 2016, il flusso di migranti è diminuito ma non si è fermato. Muri e fili spinati hanno solo reso più pericolosi i viaggi. Giovanni Vale, corrispondente di OBCT, a Radio Radicale (26 aprile 2018)
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Decine di migranti sono rimasti feriti ieri sera a Mitilene, sull'isola greca di Lesbo, dopo essere stati attaccati da estremisti di destra, che si sono scontrati anche con le forze di polizia, trasformando la cittadina in un vero e proprio campo di battaglia.
L’Istituto di ricerche Archivio Disarmo, in collaborazione con la Tavola Valdese, indìce un concorso per il conferimento di due premi di laurea dedicati a immigrazione e integrazione. Scadenza 31 maggio 2018
"Il suo nome quel giorno", di Pietro Spirito, narra la vicenda di una madre e una figlia che si ritrovano dopo quarant'anni di separazione. Sullo sfondo i campi profughi e la vicenda dell'esodo della comunità italiana dalla Jugoslavia titina
La Serbia, dalle tensioni con il Kosovo fino al caso del fotoreporter Mauro Donato, arrestato mentre realizzava un reportage sulla rotta balcanica. Tra le voci intervistate Giovanni Vale di OBCT (11 aprile 2018)
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I muri non interrompono i flussi, li deviano. Così avviene anche per quanto riguarda la rotta balcanica e la fuga dalla guerra e dalla soppressione dei propri diritti di migliaia di profughi
Tra gli italiani d’oltre Adriatico cresce la comunità dei pensionati. Per capire il fenomeno abbiamo intervistato Roberto Laera, imprenditore con decennale esperienza nel paese
Nonostante due anni fa le autorità ne avessero decretato la chiusura, la rotta balcanica ha continuato ad essere percorsa, pur con flussi decisamente minori rispetto al recente passato
La rotta balcanica è sbarrata e molti richiedenti asilo sono rimasti bloccati in Serbia. Inoltre, con l'abolizione dei visti per i cittadini di India e Iran, si sono aggiunti flussi nuovi da questi due paesi
Da anni i media italiani ripetono che 19.000 italiani vivono e lavorano in Albania. Ma secondo il ministero degli Interni albanese sono meno di 2.000. Come si spiega una differenza simile?
Centinaia di rifugiati e migranti vivono in fabbriche abbandonate e tende da campeggio nei pressi del porto di Patrasso, con la speranza di lasciare la Grecia e proseguire verso l’Europa settentrionale
Un limbo di immobilità. E' la situazione dei migranti, rifugiati e richiedenti asilo bloccati in Serbia con la chiusura della Balkan Route. Il racconto dell'ultima missione dei volontari italiani di Onlus One Bridge to Idomeni, per voce di chi vent'anni fa aveva aiutato i profughi delle guerre balcaniche
Il 18 dicembre L’UNHCR ha pubblicato una serie di raccomandazioni per il semestre bulgaro di Presidenza del Consiglio dell’Ue, in cui sottolinea la necessità di una presidenza forte, che spinga ad un sistema di asilo ben gestito e a maggiore solidarietà tra paesi membri
L'inverno obbliga a prepararsi per un’altra stagione di sostegno ai migranti che cercano di sopravvivere al gelo, bloccati ai marigini dell'Ue lungo la rotta balcanica. I volontari della Onlus One Bridge to Idomeni raccontano la situazione e il loro "Progetto Šid" in Serbia
In seguito al tentato golpe, sono in aumento costante le richieste d’asilo da parte di cittadini turchi verso i paesi UE, rivolte soprattutto alla Germania
Vi sono migranti che, alla frontiera tra Serbia e Croazia, rifiutano i centri collettivi e affrontano condizioni di vita estreme pur di continuare il proprio viaggio verso l'Unione europea
Madina è una bimba afgana, morta sotto a un treno al confine tra Serbia e Croazia dopo che la polizia croata l'aveva respinta indietro con la sua famiglia. Un commento di chi quella bambina l'ha conosciuta di persona
Ai confini con Iran e Siria il governo di Ankara costruisce oggi chilometrici muri, per riaffermare il controllo sulle frontiere e fermare migranti, jihadisti e contrabbandieri. Un reportage del nostro corrispondente
Nonostante la crescente influenza dei movimenti e dei partiti razzisti in Europa, nel complesso la xenofobia non è in aumento nelle città europee. Anzi, tra il 2009 e il 2015 l’atteggiamento dei cittadini nei confronti degli stranieri è migliorato nella media - anche se esistono eccezioni e controtendenze notevoli (e non va dimenticato che i contesti urbani sono spesso più aperti rispetto alle altre zone).
Una sorta di diario della propria vita di rifugiato squattrinato, diviso tra la sua forte ambizione di affermarsi come scrittore e la precarietà della sua condizione. E' nelle librerie italiane l'ultimo libro di Velibor Čolić
Sono 17.000 i siriani della comunità armena ad aver cercato rifugio in Armenia. Molti di loro non hanno intenzione di tornare nel paese d'origine. Un reportage
Il Dossier statistico immigrazione 2017, la prestigiosa pubblicazione curata dal Centro Studi IDOS e dalla rivista Confronti, fa luce per la prima volta sulla presenza dei kosovari in Italia
Aumenta il numero dei lavoratori che dai Balcani occidentali si spostano ad est in cerca di una vita migliore. Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia i paesi preferiti
In Serbia risiedono quasi 8.000 tra rifugiati, richiedenti asilo e migranti. Di questi circa 4.000 sono ospitati in 18 centri tra i quali quello di Bogovadja. Il racconto di una volontaria italiana che vi lavora dal mese di luglio
Le relazioni tra l’UE e i paesi del cosiddetto Gruppo di Visegrad sono quantomai tese. Sulle ragioni, abbiamo intervistato la professoressa Bela Plechanovova della Charles University di Praga
Il tasso dei cosiddetti "Neet" è particolarmente alto nei paesi mediterranei e del sud-est Europa – anche se ha iniziato a diminuire, grazie ad alcune nuove iniziative