Il 22 ottobre centinaia di migranti si sono incamminati, insieme, verso il confine tra Bosnia e Croazia. Terza puntata del reportage "The Game". Riceviamo e volentieri pubblichiamo
I migranti arrivati nei giorni scorsi da Bihać e Velika Kladuša al confine tra Bosnia e Croazia hanno sfondato il cordone della polizia bosniaca e sono stati bloccati dalla polizia croata, che ha inviato unità speciali. I migranti però non desistono, come racconta Silvia Maraone di Ipsia a Radio Onda d'Urto (24 ottobre 2018)
Update Required
To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.
“Sono certo che il 90% delle persone della mia classe, quando frequentavo la scuola elementare qui a Velika Kladuša, sono andate via dalla città”. Voci e storie degli abitanti di Velika Kladuša. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Negli ultimi mesi si parla sempre più spesso di scambio di territori tra Serbia e Kosovo: una soluzione che solleva preoccupazioni e punti interrogativi. Il dibattito tra gli albanesi del Kosovo
La commissaria ai Diritti umani del Consiglio d’Europa Dunja Mijatović scrive al governo croato esprimendo una forte preoccupazione per le segnalazioni di espulsioni di massa e violenze nei confronti dei migranti arrivati in Croazia
Rifugiati. Sappiamo davvero chi sono? Conosciamo le loro storie? “Come un sasso o come un fiore. Storie di rifugiati e progetti di vita”. Coinvolge il lettore nelle vite di sette rifugiati e nel viaggio che questi intraprendono alla volta dell’Italia
Abdelmajid è originario del Sahara occidentale, Amir del Sudan. Entrambi stanno fuggendo da conflitti percorrendo la rotta balcanica. Le loro testimonianze
Nonostante sia ormai da tempo ufficialmente chiusa, la cosiddetta rotta balcanica continua ad essere attraversata dai migranti in cerca di uno sbocco verso i paesi Schengen. Due recenti casi di cronaca
Continua la nostra inchiesta sul drammatico caso dei 46 bambini dell'orfanotrofio di Bjelave, a Sarajevo. La seconda parte di un'intervista all'attivista per i diritti umani Jagoda Savić, che dal 2000 si sta occupando del caso
A meno di un anno dalla prematura scomparsa, l’Albania celebra Alessandro Leogrande. Il Comune di Tirana gli dedica una via nel Parco Grande e il suo editore albanese ricorda l’opera da lui pubblicata. Qui lo ricordiamo attraverso una conversazione avuta con l’amico Nicola Lagioia
Era l'antica via che attraversava i Balcani. Ora un progetto pluriennale promuove ogni anno un viaggio a piedi, per una sua valorizzazione. Il diario della quarta edizione
Durante l'assedio 46 bambini dell'orfanotrofio di Sarajevo vennero accolti in Italia. Non tutti erano orfani e nonostante questo, non sono stati rimpatriati ma dati in adozione. Alcuni dei genitori biologici li hanno cercati per anni. Un'intervista all'attivista per i diritti umani Jagoda Savić, che dal 2000 si sta occupando del caso
Da mesi Ong e associazioni di volontari attivi in aiuto dei migranti concentrati in Bosnia tra Bihać e Velika Kladuša, denunciano le violenze perpetrate ai confini dalla polizia croata. Il 6 settembre, 22 eurodeputati hanno presentato un'interrogazione parlamentare chiedendo l'intervento delle istituzioni europee
La città armena di Gyumri, in Armenia, è diventata una meta di passaggio per molte persone provenienti dall'Asia Centrale. Turismo? In realtà sono lavoratori che hanno necessità di un passaggio "all'estero" per ottenere la riconferma del visto in Russia
Le donne costituiscono quasi la metà dei siriani che si trovano sotto protezione temporanea in Turchia. Ma oltre alle difficoltà derivanti dalla propria condizione di profughe si trovano spesso a fare i conti con violenze sessuali e una realtà patriarcale
Festival musicali ed eventi culturali: l'estate in Kosovo è stata piena di iniziative per far conoscere il paese oltre confine e dare nuovi stimoli alla sua giovane popolazione, che resta però ancora isolata dal resto d’Europa
Alimentare il mito dell'Albania da paese di emigranti a paese in grado di accogliere, nonostante gli albanesi continuino a lasciare il proprio paese. È questo che ha spinto il premier Rama a dichiarare di voler accogliere 20 migranti della Diciotti
L'offerta dell'Albania di accogliere alcuni dei migranti scesi dalla Diciotti è un gesto di solidarietà, ma giuridicamente non realizzabile. Un caso usato strumentalmente per fini politici, come emerge dall'analisi del collaboratore di OBCT Nicola Pedrazzi, ai microfoni di Radio Popolare (30 agosto 2018)
Update Required
To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.
Tweet e proclami, ma al momento nessun richiedente asilo della nave Diciotti si trova in Albania. Senza la volontà dei singoli la soluzione sbandierata dai governi è illegale. Un commento
Radio24 ha dedicato un focus alla Bosnia Erzegovina: dai migranti ammassati ai confini con la Croazia che tentano la via dell'Ue all'uso strumentale del tema migrazione nella campagna per le prossime politiche. Sono intervenuti Juan Matias Gil, capo missione di MSF per Serbia e Bosnia e Alfredo Sasso, collaboratore di OBCT (27 agosto 2018)
Update Required
To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.
La storia di Muhammad Yasir, giornalista pakistano fuggito dal suo paese perché sotto minaccia per il suo lavoro e oggi rifugiato in Bosnia Erzegovina nel campo di Velika Kladuša
Nel 2015 la Germania ha adottato un regolamento sui Balcani occidentali grazie al quale un cittadino proveniente da quest'area geografica può, a certe condizioni, ottenere un posto di lavoro. Una politica che ha ridotto le richieste di asilo e cambiato la vita a migliaia di cittadini balcanici
Ogni anno quasi 100.000 europei fanno domanda d’asilo nei paesi UE, e il numero di richieste accolte tende ad aumentare. Eppure questo fenomeno rimane ai margini del dibattito sul diritto d’asilo – e di quello sull’allargamento
Nel silenzio mediatico la cosiddetta rotta balcanica continua ad essere usata da migranti e rifugiati, si è solamente spostata più a ovest verso la Bosnia Erzegovina. Gravi violenze sui migranti al confine con la Croazia
La percezione di un'emergenza migranti percorre come una febbre i Balcani, ma in nessun paese assume sembianze surreali come in Montenegro, dove si lavora alacremente per affrontare arrivi di massa che almeno per ora non sono ancora avvenuti
Continua il flusso di arrivi di migranti al campo di accoglienza di Lesbo, attrezzato per 3mila persone ma che ad oggi ne accoglie 8mila. Le condizioni di vita sono durissime, come denuncia Medici Senza Frontiere
Al confine tra Bosnia Erzegovina e Croazia, centinaia di persone in fuga da paesi come Afganistan, Iraq, Siria, Pakistan dormono in palazzi abbandonati o per strada. Una rete solidale di associazioni locali e italiane assicura loro un minimo di sussistenza. La testimonianza di una volontaria
Due anni dopo il suo ingresso nell'Unione europea, la Croazia ha visto arrivare le prime ondate di profughi e migranti. Col cambio di governo nel 2016 le prime manifestazioni di accoglienza hanno lasciato il posto a respingimenti e violenza
Il tema immigrazione al centro della trasmissione "Caffé Europa" di Rai Radio1. Il vice cancelliere austriaco, Strache, che parla della protezione delle frontiere esterne, tre eurodeputati - Laura Ferrara, Giovanni Lavia e Martina Dlabajova - intervistati sulla Riforma di Dublino e Giovanni Vale, corrispondente di OBCT, che aggiorna sulla situazione lungo la rotta balcanica (9 giugno 2018)
Update Required
To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.