La notizia rimpalla subito sui media bosniaci e poi croati: due giovani sportivi nigeriani, invitati per una gara internazionale a Pola, non hanno mai fatto rientro in Nigeria. I due sono ora nel campo di accoglienza di Velika Kladuša e accusano la polizia croata di averli deportati da Zagabria in un bosco in Bosnia Erzegovina
Sanja e Vuk sono nati in Serbia, emigrati poi in Francia, prima di “ritornare a casa”. Grégory e Jelena sono invece nati in Francia ed hanno deciso di ritornare nel paese d'origine dei propri genitori. Un racconto a quattro voci
A Cuneo si apre in questi giorni la mostra fotografica Beyond the border realizzata da Luca Prestia e Federico Faloppa. Un loro reportage realizzato nell'agosto scorso in Bosnia Erzegovina, nei campi di accoglienza migranti di Vučjak e Bihać
È una catastrofe demografica inedita quella che sta colpendo la Bosnia Erzegovina. Il paese si sta svuotando ed in alcune zone manca la manodopera. E le autorità guardano in silenzio
Alcune delle fotografie realizzate da Paolo Youssef tra il 2015 ed il 2018 sui luoghi e sui volti delle migrazioni nel Friuli Venezia Giulia esposte dal 25 ottobre all'8 novembre 2019 a Cavò, Trieste nella mostra "Caosmosi, storie minime di nuomini novunque"
Una tesi di laurea fornisce una panoramica relativa alla condizione dell’infanzia di migliaia di bambini che hanno vissuto e vivono tutt’oggi un percorso di migrazione. In particolare, il focus è sul percorso attraverso i Balcani. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Non è solo povertà il mondo rurale della Moldavia. Ma è indubbio che spopolamento e mancanza di servizi di base sono problemi molto gravi che stanno portando alla disgregazione socio-economica. Ancora poca la progettualità che va controcorrente
La Bulgaria soffre di una emorragia da emigrazione. Tuttavia, le ragioni per cui si emigra sono diverse, e il fenomeno è molto più complicato di quanto non appaia
Silvia Maraone, project manager di IPSIA, Ong delle ACLI, lavora lungo la rotta balcanica da più di tre anni. Un'intervista in cui fa un quadro completo della difficile situazione, soprattutto in Bosnia Erzegovina, dove il flusso di persone che cercano di arrivare nell'Ue è in aumento
Gorski Kotar, confine tra Croazia e Slovenia. Una sorta di corridoio naturale, tra i monti, che migliaia di persone, da anni, percorrono lungo il loro cammino sulla Rotta Balcanica. In molti lo chiamano The Game ma del gioco ha molto poco. Un reportage
È un paradiso turistico, ma viverci è difficile. E sono in molti i lavoratori croati che partono per l'estero. Un fenomeno che affonda le sue radici in una combinazione di fattori sia di lungo che di breve periodo. Un'analisi
In un momento in cui tanti giovani stanno abbandonando la Bosnia Erzegovina, un nuovo libro mette in luce il lavoro di 14 giovani attiviste ed attivisti che hanno deciso di rimanere per fare la differenza
Continuano, soprattutto ad Istanbul, azioni di polizia nei confronti di migranti. Ma in un clima di crescente odio e narrazione xenofoba c'è anche chi si batte ed attiva per la difesa dei diritti di chi fugge dai conflitti
L’emigrazione di forza lavoro e la cosiddetta fuga di cervelli – due fenomeni in crescita in tutti i paesi del sud-est europeo – preoccupano esperti, politici e imprenditori da Budapest ad Atene
Immobilità politica e stagnazione economica sono i due fattori che spingono la popolazione della Bosnia Erzegovina ad andarsene. Si tratta di un trend diffuso in buona parte dei paesi della regione. In Bosnia la dinamica va a sommarsi ai precedenti esodi causati dalla guerra.
Un gruppo di volontari italiani dell’Ong IPSIA e volontari bosniaci è partito il 27 luglio per la quarta stagione della carovana "Football No Limits" per attraversare diversi luoghi della Bosnia Erzegovina. In una delle tappe, accanto ai bimbi bosniaci hanno giocato anche minori afgani, pachistani e iracheni qui bloccati lungo la cosiddetta rotta balcanica dei migranti
Il ministro dell'Interno turco Süleyman Soylu e il governatorato di Istanbul hanno messo in atto una caccia ai migranti irregolari in Turchia, secondo la stampa locale a farne le spese anche i siriani che godono di "protezione temporanea"
“Le probabilità che questi natanti respinti corrano il rischio di un naufragio sono altissime, ma non ci sarà nessuno che potrà raccontare l'agonia e la morte in mare di uomini, donne, bambini. Solo i pescatori ti vengono a dire, quando ne hanno voglia, che il mare ormai è fiorito di cadaveri, tanto per rubare un verso a Eschilo.” Sono parole di Andrea Camilleri, il grande scrittore al quale ieri è stato dato l’ultimo saluto, nel cimitero acattolico di Roma. Si direbbe scritte di recente, invece risalgono a 14 anni fa.
Sono sempre più insistenti le denunce di violenze e uso della forza perpetuate dalla polizia croata nel tentativo di respingere i migranti sulla rotta balcanica. In difficoltà la presidente Kitarović per l’avvallo, poi smentito, dell’uso della forza
In Bosnia Erzegovina è stato allestito un campo profughi su una ex discarica. Accade a Vučjak e vi vivono attualmente 700 persone. Un'intervista a Silvia Maraone, di Ipsia
Un rifugio immerso nella natura e la presenza insolita di poliziotti. Poi, improvvisamente, la violenza. Il portale croato H-Alter denuncia - pubblicando la lettera di un escursionista - le gravi violazioni dei diritti di alcuni migranti
Dopo l'inizio dei bombardamenti della Nato, il 24 marzo 1999, centinaia di migliaia di albanesi del Kosovo vennero cacciati dalle loro case e molti si rifugiarono nei paesi vicini. In Macedonia, le condizioni di vita nel campo di Blace erano terribili. Un racconto
2.260 migranti sono entrati in Bosnia Erzegovina tra gennaio e febbraio ed i flussi stanno aumentando rapidamente con la fine dell’inverno. Le autorità del paese vogliono rinforzare la polizia di frontiera. “Solidale”, l’Ungheria di Orban, offre 60 uomini e propone del filo spinato
Anna, Maria, e molte altre. In Grecia, migliaia di donne immigrate lavorano come collaboratrici domestiche e badanti. Una vita difficile, sospesa tra legalità e settore grigio, paese di origine e di arrivo, orgoglio e rimpianti
Gli afgani rappresentano la prima comunità di migranti irregolari in Turchia, in crescita nonostante rimpatri forzati, diritti negati e difficili condizioni di vita
Ripartono le attività della Scuola di Pace di Senigallia dal titolo "R!soluzioni. Contare i conflitti, raccontare la pace". Tra i vari incontri previsti il 22 marzo Nicole Corritore di OBCT e Silvia Maraone di Ipsia proporranno una riflessione dal titolo “La rotta dei Balcani, sfida per l’Europa”