Il sociologo turco Ayhan Aktar, intervistato dal quotidiano Radikal, descrive la Cipro del dopo referendum. Nazionalismi, ruolo delle élites, economia drogata e ambiguità europee. In marcia verso due Stati?
È stata una campagna elettorale connotata da gravi incidenti, colpi d'arma da fuoco e bombe lanciate contro le sedi dei partiti. Pesanti critiche e rimproveri da parte della comunità internazionale. Ora non resta che votare
Nel giorno della lotta antifascista, la Chiesa cattolica croata celebra messa non a Jasenovac ma a Goli Otok, l'isola lager che rinchiudeva i dissidenti del regime di Tito. Critiche nel paese verso gli atteggiamenti revisionisti del clero, la posizione di Mesic
Con un tagliente intervento sulle pagine della stampa di Tirana, Fatos Lubonja mette a nudo tutte le problematiche che soffocano la capitale albanese, ponendo in primo piano la responsabilità della classe politica
L'Ufficio dell'Alto Rappresentante in Bosnia Erzegovina chiude. Sarà sostituito dal Rappresentante Speciale dell'Unione Europea. Le reazioni nel paese al comunicato che fissa le date ufficiali del trasferimento di poteri
È una novità senza precedenti. La Rete delle donne kosovare e le Donne in nero della Serbia si sono unite in una Coalizione pacifista per intervenire nei negoziati sullo status del Kosovo. La Coalizione richiama la risoluzione 1325 dell'Onu sul ruolo delle donne nei processi postbellici
Nello scandalo che ha coinvolto casa Savoia entra anche Simeone di Sassonia, ex premier bulgaro e cugino di Vittorio Emanuele. In cambio di soldi e favori avrebbe favorito quest'ultimo in gare d'appalto in Bulgaria
Le dichiarazioni del primo ministro della Republika Srpska, Milorad Dodik, su un referendum per l'indipendenza dell'entità hanno provocato il più grande terremoto della Bosnia Erzegovina dopo Dayton. Questa l'analisi dell'autorevole editorialista Senad Pecanin (Dani)
Indagini tenute chiuse in un casetto per essere tirate fuori al momento opportuno, marginalizzazione dei procuratori eccessivamente intraprendenti, irregolarità diffuse. E' stata questa la Procura generale bulgara nell'era Filchev. Ora, il suo successore, sembra voler cambiare strada
Il 5 luglio gli elettori macedoni sceglieranno il nuovo parlamento. NATO, OSCE e UE avvertono: se il paese vuole continuare il cammino di integrazione, non si devono ripetere i brogli e le intimidazioni del passato
Scontro all'Onu sulle regole del Tribunale dell'Aja. I giudici chiedono di poter snellire capi d'accusa troppo lunghi. Critiche della Del Ponte, che attacca anche l'UNMIK e chiede il potere di arrestare autonomamente i latitanti. Dopo la morte di Milosevic, nell'aria c'è la strategia di chiusura del TPI
A giugno sarà il quinto amministratore internazionale del Kosovo ad andarsene. Jessen-Petersen, dopo due anni intensi di lavoro, ha annunciato le sue dimissioni. Un commento
Ieri Soeren Jessen-Petersen, rappresentante speciale di Kofi Annan in Kosovo, si è dimesso. La nostra corrispondente, pochi giorni prima, lo aveva intervistato. "Sono venuto in Kosovo perché convinto che questo era l'ultimo pezzo del puzzle per girare questa drammatica pagina di storia locale ed internazionale"
Le indagini sui crimini di guerra commessi a Osijek contro civili serbi potrebbero coinvolgere Vladimir Seks, terza carica istituzionale dello Stato. Un possibile terremoto con conseguenze in politica interna e sulla strada verso Bruxelles
In passato era comandante di navi. Ora il presidente rumeno rivolge nuovamente la sua attenzione al mare (Nero) e ne fa una pietra miliare della propria politica estera. Ma al Forum del Mar Nero da lui fortemente voluto sono presenti in molti, ma non la Russia
Il presidente Mesić si reca sulla tomba del predecessore, e in Croazia riesplode il dibattito su Tudjman. Dopo l'innamoramento di massa e i tentativi di detudjmanizzazione, il desiderio della classe politica di affidarlo alla storia. Con un monumento
Era tra i professori filo-dittatura del Colegio Nacional de Buenos Aires, un famoso liceo argentino messo a ferro e fuoco dai militari negli anni di piombo della dittatura. Ora è ambasciatore della Slovenia
C'è un vento che spira dal Montenegro. Quello della voglia di referendum. Se ne parla in modo sopito in Kosovo ma soprattutto in Republika Srpska. Dove il primo ministro Milorad Dodik scopre di essere allergico alla Bosnia Erzegovina
Una realtà fantasmatica dai contorni indefiniti, lo "stato profondo", sorta di stato dentro lo stato, fa capolino tra la cronaca del recente omicidio di un giudice della corte di cassazione e la crisi politica che imperversa nel paese
Una regione a cavallo tra Serbia e Montenegro. E' lì che si è forse giocato il destino del recente referendum. Un approfondimento a cura di Fabio Dalla Piazza
Il governo bosniaco accoglie la richiesta di istituire una Commissione d'inchiesta sui crimini commessi a danno di civili serbi durante l'assedio. Ricerca della verità e manovre politiche a pochi mesi dalle elezioni
Giornalisti famosi, politici influenti, servizi segreti. Sono questi i protagonisti di una storia di ricatti, nomi in codice, confessioni in tv. Resi pubblici i vecchi dossier della "Darzhavna Sigurnost", lo spionaggio del regime comunista
Da Belgrado arriva il riconoscimento dell'esito della consultazione referendaria montenegrina. "E' ora di concentrarsi sul futuro della Serbia" ha affermato Tadic "il Montenegro potrà sempre contare su Belgrado come amico e come rilevante partner economico e politico"
Il neocardinale sloveno Franc Rode intercede su richiesta di un collega per un'impresa di costruzione italiana. Ma non è abbastanza discreto, e la notizia trapela suscitando interrogativi imbarazzanti. Quali sono i legami tra governo, chiesa e imprese in Slovenia?
Per i simpatizzanti di sinistra difficile accettare la definitiva frantumazione del sogno jugoslavo mentre il bulgaro medio professa indifferenza. Le reazioni a Sofia al referendum in Montenegro
E' un'ulteriore frammentazione, stanco epilogo di un processo iniziato negli anni '90. E nel quale si è confuso drammaticamente il diritto all'autogoverno con il diritto all'autodeterminazione. Un commento
La continua disgregazione dell'ex Jugoslavia ha rinviato di mezzo secolo l'integrazione dei Balcani in Europa. Predrag Matvejevic commenta su Osservatorio il voto in Montenegro
Il presidente della Commissione referendaria annuncia i risultati ufficiali del voto in Montenegro. 55,50% voti per il Sì, 44,50% No. Contestazioni da parte del blocco unionista per il voto a Podgorica. Sabato la decisione definitiva
Il giorno del referendum vissuto da Belgrado. Tra SMS che anticipavano il risultato, funzionari internazionali e ragazzi locali. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Pollice e indice alzati in segno di vittoria, macchine riempite all'inverosimile, a Podgorica esplode la festa del si'. Altissima l'affluenza, oggi i risultati ufficiali