Da una parte il Presidente Basescu, che vorrebbe andare alle elezioni anticipate, dall'altra il Premier Tariceanu, liberale, che dopo aver dato le proprie dimissioni le ha ritirate. Estate difficile per la politica romena
Ancora ufficiosi i risultati delle elezioni politiche in Albania. La situazione dei ricorsi a tre settimane dal voto e una ricognizione delle cause della sconfitta di Fatos Nano nell'analisi del nostro corrispondente
I militanti del Partito Democratico hanno festeggiato per tutta la notte di lunedì una vittoria che sembra certa. L'ex presidente Sali Berisha, cacciato dopo le sollevazioni del 1997, torna dunque al centro della scena politica. L'intervista, nella serata di lunedì, di Le Courrier des Balkans
Vincitori e vinti nelle recenti elezioni albanesi. Le conseguenze in campo internazionale, e per l'Italia, del ritorno di Berisha. Le elezioni sono trascorse senza incidenti, ma secondo l'intellettuale Lubonja l'Albania resta un Paese non democratico. In Parlamento la più bassa percentuale di donne d'Europa
Un'analisi delle relazioni tra i due vicini alla luce dell'affermazione degli ultranazionalisti di Attack nelle recenti elezioni in Bulgaria. La preoccupazione nella stampa turca è mitigata dal buon risultato del partito turcofono Hoh e da un generale clima positivo tra Ankara e Sofia
In Albania ormai nessuno sembra avere dubbi sulla vittoria di Berisha, ma servono le percentuali della Commissione elettorale per sapere se il leader del Partito democratico riuscirà a diventare premier. Per l'Osce: standard parzialmente soddisfatti
Domenica l'Albania, sotto lo sguardo di UE ed USA, va al voto. Con probabilità sarà la fine del duopolio che ha caratterizzato questi ultimi anni: socialisti da una parte e Partito democratico dall'altra. Il terzo in comodo? L'ex premier Meta
Il partito socialista vince ma è lontano dalla maggioranza necessaria per formare un governo. Dovrebbe ottenere l'appoggio del partito dell'ex re Simeone che nega però ogni tentazione di ritornare al governo. In Bulgaria non ha vinto nessuno, tranne gli ultranazionalisti di Attack
Domani la Bulgaria si recherà alle urne. Probabile una vittoria del Partito socialista che però dovrà poi, per governare, trovarsi dei partner di coalizione. Intanto monta l'onda di Attack, movimento nazionalista che raccoglie i consensi dei delusi, dei perdenti, di chi è uscito "massacrato" da questi 15 anni di transizione
"Bulgari riconquistiamoci la Bulgaria". Lo slogan è di ATAKA, coalizione patiottico-nazionalista che i sondaggi danno al 2,4% alle imminenti elezioni politiche. Vogliono ripulire la Bulgaria dagli zingari, uscire dalla NATO, ritirarsi dall'Iraq e si dichiarano "contro" gli omosessuali, i turchi e l'imperialismo americano
Georgi Lazanov* è uno dei principali esperti del mondo dell'informazione in Bulgaria. Stella Stojanova, del quotidiano Standard, lo ha intervistato sull'andamento della campagna elettorale. Il prossimo 25 giugno infatti in Bulgaria si vota per le politiche. Una traduzione tratta da Bulgaria-Italia
A poche settimane dalla tornata per le elezioni politiche, in Albania si scatena un forte dibattito sull'attendibilità dei sondaggi elettorali. Sono proprio i politici locali a temere e sconfessare i sondaggi, presentati come la novità di queste elezioni
In Bulgaria una tombola governativa. A parole per favorire la partecipazione al voto. Nei fatti il governo dell'ex zar Simeon cerca di convincere il proprio elettorato, che sembrerebbe il più indeciso, a votare. Ma l'idea non piace quasi a nessuno
L'HDZ, partito attualmente al governo, ha subito un duro altolà alle elezioni amministrative dello scorso fine settimana. Per alcuni analisti si prospettano ora le elezioni politiche anticipate mentre altri non escludono che eventuali alleanze locali con i "nemici " tradizionali, i socialdemocratici dell'SDP, possano portare ad una prospettiva simile anche in campo nazionale
La fine di un'epoca per la comunità turco cipriota coincide con le aspirazioni di una nuova generazione, stanca di anni di isolamento claustrofobico. Per il futuro dell'isola, tuttavia, sarà fondamentale l'atteggiamento della comunità internazionale, in particolare dell'UE, e della parte greca
Una grande sfida per i partiti albanesi, che questa volta si affidano ad agenzie straniere per la cura dell'immagine, ma anche un'ultima chance per dimostrare all'UE la capacità di tenere libere e democratiche elezioni. Così sono viste le prossime elezioni politiche in Albania
75 sindaci eletti, altri 9 pendenti a causa di ricorsi. Si è conclusa domenica scorsa la tornata elettorale delle amministrative in Macedonia. E le polemiche sulle irregolarità emerse al primo turno non si sono placate. Un brutto biglietto da visita per il cammino della Macedonia verso l'UE
Numerose irregolarità scoperte durante il primo turno delle elezioni locali possono minare il desiderio della Macedonia di diventare membro dell'Unione europea in un breve periodo. Nostra traduzione di un articolo di IWPR
Vestiti da donna, forte trucco e pizzetto ossigenato. E' il look trasgressivo ed ambiguo di Azis, star della musica chalga, un mix tra folk, pop e dance. Alle prossime elezioni politiche bulgare - con altri cantanti e modelle - è pronto a sbarcare in Parlamento
Alle recenti parlamentari vittoria del Partito comunista già al governo negli ultimi 4 anni. Uno scacco a Mosca. Se infatti 4 anni fa il Partito comunista era un fedele alleato di Putin ora gli ha voltato le spalle, guardando soprattutto all'UE ed all'Occidente.
Tra meno di due settimane si terranno le elezioni amministrative in Macedonia. Un appuntamento importante sia dal punto di vista della futura adesione all'UE, sia per il nuovo meccanismo di cariche derivante dalla decentralizzazione dei poteri locali
Cresce nel Paese il sentimento antiamericano, per la crescente instabilità regionale, la preoccupazione per le sorti della minoranza turca e i continui attacchi ai convogli. 30.000 cittadini iracheni voteranno in Turchia. La tensione tra Kurdi e Turkmeni e il referendum dei Kurdi iracheni per l'indipendenza. I movimenti di popolazione nell'Iraq del nord e il latente confronto Usa-Iran
I Croati riconfermano con il 66% dei voti il moderato Stjepan Mesić alla presidenza del Paese. La destra della Unione Democratico Croata (HDZ), guidata dal premier Ivo Sanader, perde dappertutto tranne che tra la diaspora. Discorso conciliante del neo presidente dopo una dura campagna elettorale. In aprile le amministrative. Una ong segnala che tra i Croati di Bosnia avrebbero votato anche i morti...
Rappresentante della coalizione "Povratak" (Ritorno) nella Assemblea del Kosovo tra 2001 e 2004, a capo della Lista Serba per il Kosovo e Metohija nel corso delle recenti elezioni, Oliver Ivanović è uno dei principali esponenti politici dei Serbi del Kosovo. Nostra intervista
Contro i pronostici Traian Basescu, candidato della coalizione di centro-destra, ha vinto il ballottaggio per la carica di Presidente della Romania. Il Paese esce col fiato sospeso dalla campagna elettorale più dura degli ultimi 15 anni e si chiede chi riuscirà a raggiungere la maggioranza necessaria a governare i prossimi 4 anni e portare la Romania nell'UE.
Al primo turno la coalizione attualmente all'opposizione aveva perso, ma di poco, rispetto a quella attualmente al governo. Ma nel ballottaggio per la carica di Presidente si sta profilando la rivincita. Un dato resta certo: nessuna possibile coalizione di governo avrà una maggioranza solida in Parlamento.
A poche settimane dalle elezioni presidenziali, la Croazia si avvia verso una crisi istituzionale per le divergenze tra Mesić e Sanader sulla direzione dei servizi segreti. Gli 007 croati non sembrano aver perso il vizio di operare al di fuori della legge e di pedinare i giornalisti, nella tradizione inaugurata dal regime tuđmaniano
Ha vinto la coalizione al governo, guidata da Nastase, attuale premier. Ma è una vittoria di misura che assomiglia tanto ad un pareggio e l'opposizione se otterrà al ballottaggio del 12 dicembre la poltrona di Presidente potrà anche riuscire a formare un governo di minoranza. In ogni caso non sarà un governo stabile quello a cui toccherà guidare la Romania verso il 2007 e l'integrazione nell'Unione europea.
Gli exit poll danno al ballottaggio nelle presidenziali Nastase e Basescu. Per il Parlamento vicinissime le due coalizioni contendenti: l'Unione, attualmente al governo, e l'Alleanza. Si aspettano ancora i risultati dello scrutinio dei voti.
Fallito il controverso referendum sull'abrogazione della nuova legge sul decentramento amministrativo, varata dal governo all'inizio di quest'anno. I motivi vanno rintracciati nella scarsa affluenza alle urne e nell'improvviso riconoscimento degli USA del nome "Repubblica di Macedonia"