Proseguono i rimpatri dalla Francia di cittadini bulgari e rumeni di etnia rom. L'iniziativa del presidente Sarkozy, oltre a mettere in evidenza lo stato di malessere in Europa (e la tentazione dello “zingaro” come capro espiatorio) riporta alla luce tensioni mai sopite all'interno dell'Ue
Belgrado, Bucarest, Pristina, Tirana, Skopje, Sarajevo, Sofia, Zagabria e Podgorica non lesinano dichiarazioni contro corruzione e crimine organizzato. Bruxelles però non sembra soddisfatta. Una lunga analisi di Balkan Insight. Nostra traduzione
Per i moldavi l'Europa è una febbre. L'aspirazione collettiva ad entrare nel cerchio magico dei Ventisette traspare nella pubblicità e nei nomi delle piazze. Nel segno della libertà di movimento. Anche se la piccola Repubblica fa ancora i conti con nostalgie e ricatti economici del grande Vicino russo
La Serbia dovrebbe sfruttare l’opportunità del parere della Corte internazionale di giustizia sul Kosovo per migliorare la sua posizione verso l’Ue e per favorire il processo di allargamento. È l'opinione di Antonella Valmorbida, direttore di ALDA. Riceviamo e pubblichiamo
Per raccogliere materiali e testimonianze per un progetto di ricerca sulle politiche giovanili nel Caucaso del nord, un nostro ricercatore ha incontrato ragazzi e ragazze provenienti da diverse parti del Caucaso. Un'occasione per sentire cosa pensano i giovani della regione dell'Europa, come la vivono, come la immaginano. Una serie di brevi interviste che iniziano sempre con la stessa domanda: “ti senti europeo?”
Una minoranza religiosa fragile, quella di Turchia, ridotta a meno dell’1% della popolazione. Con pochi diritti e crescente isolamento. Dopo l’uccisione del vescovo Padovese, parla il vicario di Istanbul: "la Ue cambierebbe la nostra vita"
Tra il 2007 e il 2010 Leonard Orban è stato il primo Commissario europeo della Romania (al multilinguismo). OBC lo ha incontrato per discutere sul presente del progetto europeo e sulle sfide future: immigrazione, pregiudizi, identità, allargamento
La diplomazia internazionale all'indomani dell'intervento Nato del 1999 rinunciò a sciogliere nodi importanti. E ora il parere dell'Aja accentua il carattere non negoziale del futuro del Kosovo. Una nuova brusca virata su una questione sensibile. Che accentuerà instabilità e rancore
Le conseguenze a breve del "parere" espresso dalla Corte di giustizia sull'indipendenza di Pristina, il possibile effetto domino, gli schieramenti in gioco. Ecco titoli e commenti dalla stampa italiana, Usa ed europea
Atteso oggi alle 15 il "parere consultivo" della Corte Internazionale di Giustizia sull'indipendenza del Kosovo. A prescindere dalle posizioni emerse, molte questioni tra Pristina e Belgrado resteranno aperte, anche per l'incapacità dell'Ue di esprimere una posizione unitaria
Al via per Armenia, Georgia e Azerbaijan l'iter per l'accordo di associazione con l'Unione europea, un'intesa politico-commerciale destinata ad essere perfezionata nei prossimi due anni. Ma il filo con il Caucaso del sud è riannodato
Se ne parlava da un decennio, senza risultati concreti. Alla fine, a portare a Trieste i presidenti di Italia, Slovenia e Croazia per un gesto di riconciliazione sul tormentato passato del confine orientale è riuscito, grazie alla sua fama e un po' per caso, il maestro Riccardo Muti
La situazione in Kosovo è tornata incandescente in poche settimane. Due agguati, un morto e diversi feriti sono la scia di sangue, consumatasi in poche settimane, dopo l'ennesimo tentativo di Pristina di aprire uffici amministrativi nel nord, a maggioranza serba
Firmato a Bruxelles un nuovo accordo che semplifica le procedure burocratiche per i cittadini georgiani diretti nei Paesi Ue. Intanto l'Iran ha addirittura abolito i visti per chi arriva da Tbilisi, tra preoccupazioni e rassicurazioni
La Commissione europea ha richiamato il governo macedone al rispetto della libertà di stampa, fondamento della democrazia. Ma Skopje sembra discendere la china, nel segno delle intimidazioni ai media. E i giornalisti critici vengono minacciati in diretta tv
Una road map per i Balcani occidentali che indichi tappe, tempi e modi del percorso verso l'integrazione nell'Ue. E' la proposta presentata da Piero Fassino e votata all'unanimità dall'Assemblea dell'Unione Europea Occidentale lo scorso 16 giugno a Parigi. Lo abbiamo intervistato
La Turchia, stanca di attendere l'integrazione nell'Ue, avrebbe voltato le spalle all'Occidente? Solo speculazioni, affermano i diretti interessati. Ma tra l'opinione pubblica turca la fiducia nell'Unione comincia a calare. Un approfondimento sui rapporti regionali della Turchia e sulle sue prospettive di integrazione nell'Unione
La Macedonia è il Paese dei Balcani occidentali che da più tempo ha intrapreso il cammino europeo. Ben prima della Croazia. Ma ora che il traguardo della ventottesima stella Ue si allontana di qualche anno anche per Zagabria, a Skopje sfumano le speranze di vedersi attribuita una data certa. Anche il Consiglio europeo di metà giugno tacerà. E per i macedoni è attesa a tempo indefinito
Via da Caucaso e Moldova i "rappresentanti speciali", figure di vertice della politica Ue verso queste regioni chiave al nostro confine orientale? La decisione crea interrogativi. Potrebbe arrivare nel 2011. Insieme alla nomina di un unico inviato per i Balcani. Effetti della ristrutturazione. Perché l'anno zero della diplomazia Ue è cominciato
A un mese dal prestito Ue-Fmi, tra forti aumenti dei beni essenziali e stipendi ridotti del 20%, i greci non smettono di sentirsi europei. Per un recente sondaggio, il 77% crede anche nell'euro, pur senza farsi illusioni sulla crisi, che sarà lunga. Dagli altri 26 partner dell'Unione vorrebbero però un trattamento meno sprezzante
Sono 350mila gli "orfani bianchi" che vivono in Romania senza uno o entrambi i genitori, migrati per garantire ai figli un futuro migliore. Questi i dati presentati dall'Associazione Albero della Vita durante il convegno "Left Behind", tenutosi lo scorso 26 maggio a Milano
Da dove ripartire se anche i più convinti europeisti temono per la salute e il futuro dell'Unione europea? Giuliano Amato invoca la necessità di ritornare al cuore del progetto politico dell'integrazione. Una nostra recensione
Semaforo verde per la Serbia dal Consiglio dei ministri degli Esteri dell’Ue. Il 14 giugno i 27 hanno approvato all’unanimità il via libera alla ratifica dell’Accordo di associazione e stabilizzazione. Esulta il governo di Belgrado, insoddisfatta l’opposizione
La situazione in Abkhazia oggi, il senso di appartenenza all'Europa, i rapporti con Bruxelles. Osservatorio Balcani e Caucaso ha incontrato a Sukhumi lo storico e politico abkhazo Stanislav Lakoba
Dalle emigrazioni degli anni '60 alle migrazioni interne. Nonostante i cambiamenti, Istanbul rimane aperta non solo all’Europa, ma al mondo intero. Con lo scrittore Murat Belge parliamo di Turchia, Europa e del passato che riemerge
Il Movimento europeo in Serbia compie quest’anno 18 anni. Da un passato contro la guerra e il regime di Milošević alle iniziative per promuovere i valori europei e il percorso di integrazione europea. Ne parliamo con Maja Bobić, segretario generale dell'organizzazione
Chiusa a Sarajevo la conferenza internazionale in cui si incontravano Ue e Balcani occidentali. Con poco di nuovo. Ribadita la prospettiva europea dell'intera regione, ma niente date e nessuna accelerazione. Un commento
Un Paese stretto tra Ucraina e Romania, indipendente da vent’anni, ma ancora preda di divisioni interne e forti influenze da parte dei suoi vicini storici. Intervista con Oazu Nantoi, noto analista politico moldavo, su radici e futuro prossimo della piccola Repubblica alle porte dell'Europa. Sullo sfondo, la visita in Italia del presidente della Repubblica moldava, Mihai Ghimpu
In cima alla sua agenda, la richiesta di visti per la Ue e l'appello agli investitori esteri. Oltre all'uscita dalla crisi istituzionale interna. Intervista al presidente della Repubblica ad interim moldavo, Mihai Ghimpu, in visita di Stato in Italia a fine maggio. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
A cinque anni dallo sviluppo della politica di vicinato dell'Unione europea la mobilità, gli scambi commerciali e gli aiuti per quei paesi vicini che non possono aspirare ora all'integrazione sono aumentati. Molto resta da fare ancora sul fronte dei diritti politici e civili