L'International Crisis Group ha recentemente denunciato il rischio di un ritorno alla guerra in Nagorno Karabakh. Le reazioni in Azerbaijan, tra nuovi scenari internazionali e impossibile status quo: intervista a Leila Alieva, presidentessa del Centro per gli studi nazionali e internazionali di Baku
Le ragioni della crisi albanese, il ruolo dell'Unione europea, i legami con l'Italia e i paralleli con le rivolte in Nord Africa. Intervista a tutto tondo con Francesco Strazzari, docente di Relazioni Internazionali presso la Scuola superiore Sant'Anna di Pisa
Si possono tracciare dei parallelismi tra gli straordinari eventi che in queste settimane stanno coinvolgendo molti Paesi del mondo arabo e il 1989 nell'Est Europa? La questione è aperta al dibattito ma certo rappresenta un'occasione per pensare al Mediterraneo che abbiamo in comune. Un commento
E' una crisi sociale, ancor prima che politica quella vissuta dall'Albania. Ma con una differenza sostanziale rispetto agli anni '90. E' cresciuta una nuova generazione, di giovani donne e uomini, né ex né post, cresciuti nello scambio quotidiano di idee e di passioni con altri giovani di ogni parte del mondo. E di loro ci si deve fidare. Un commento
L'idea di progressiva inclusione di tutto l'Est è impopolare tra i cittadini Ue. Ancor di più l'adesione della Turchia. Perché crisi economica e deriva populista dei partiti maggiori hanno reso l'immigrazione un tema tabù. Lo spiega l'analisi Transatlantic Trends in 8 Stati. Con l'Italia in evidenza per scetticismo e poca informazione
Romania in Schengen? Si dovrà aspettare ben oltre il marzo 2011, come inizialmente previsto. I politici romeni puntano il dito sulla Francia di Sarkozy ma intanto si fanno la guerra. Un Paese sull'orlo della crisi di nervi
Le elezioni in Kosovo dovevano creare un governo in grado di gestire nuovi negoziati con la Serbia e rilanciare l’economia. Brogli elettorali e accuse di crimini ad Hashim Thaci, però, rendono molto complesso il compito del prossimo esecutivo
La crisi politica in Albania è molto grave e non si può guardare al futuro, anche immediato, se non con preoccupazione. Nessuna soluzione può arrivare senza un'assunzione di responsabilità della classe politica albanese per quanto avvenuto lo scorso 21 gennaio. Un nostro editoriale
L'International Crisis Group ha pubblicato un rapporto in cui esorta Bruxelles ad assumere il ruolo di leadership internazionale in Bosnia Erzegovina, sostituendo l'Ufficio dell'Alto Rappresentante, e a condurre il paese verso la stabilità e l'ingresso nell'Unione
L'area lacustre tra Grecia, Albania e Macedonia, grazie ad un accordo in attesa di ratifica da Bruxelles, si appresta a diventare il primo esempio di zona transfrontaliera del Sud-Est Europa tutelata dalle norme ambientali Ue. Un precedente per l'intera regione. Ed un volano economico, nel segno del turismo sostenibile
Nel decennio 2000-2010 la Romania è stata spesso sotto i riflettori dei media internazionali per eventi negativi. Gli scorsi dieci anni, però, hanno segnato per il paese non pochi sviluppi positivi e niente affatto scontati, sotto i profili economico, politico e sociale. Nostra analisi
Il 2010 ha segnato nuovi passi d'arresto per la Macedonia. Il paese, che nel 2001 era nelle posizioni di testa nel processo di allargamento europeo, è rimasto al palo a causa del conflitto identitario con la vicina Grecia. Per Skopje, Ue e Nato sono obiettivi sempre più lontani
Piani cartesiani e nuvole di punti. E' da un punto di vista particolare che il ricercatore Stefano Braghiroli ha guardato ad anni di votazioni in seno al Parlamento europeo in merito alla Turchia. Con risultati sorprendenti. Una nostra intervista
Per il Montenegro e il nuovo governo di Igor Lukšić il 2011 si preannuncia carico di sfide, impegni e incertezze. Tra le priorità, per poter proseguire sulla strada verso Bruxelles, la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata
Più la Turchia si avvicina all’Europa, sforzandosi di intraprendere il cammino delle riforme, più l’Europa si ritrae incapace di dar seguito alle promesse affrontando razionalmente la situazione. Da una conferenza su “La Turchia in Europa”, reportage di Paolo Bergamaschi
Sulla carta sarebbe potuto essere l'anno preparatorio del piccolo "big bang" balcanico, con 4 Paesi prossimi all'avvio dei negoziati di adesione. Ma è d'obbligo uno scenario più realista, visti gli ancora troppi ostacoli sulla strada verso l'Unione Europea. Ecco gli obiettivi per cui varrebbe la pena tentare il colpo d'ala
Dopo l'apertura a Bosnia Erzegovina ed Albania, il Kosovo è rimasto oggi l'unico paese dei Balcani escluso dalla "lista bianca" di Schengen. Per viaggiare, i kosovari sono costretti a lunghe procedure per richiedere il visto, oppure a richiedere "passaporti alternativi" in modo legale o illegale
Dopo quasi venti anni alla guida del Montenegro, ieri pomeriggio Milo Ðukanović si è dimesso da capo del governo. Secondo molti analisti e secondo l’opposizione, le dimissioni di Ðukanović sono state decise sotto la pressione della comunità internazionale, a causa delle sue supposte relazioni con la criminalità organizzata
Le accuse ad Hashim Thaci emerse dal rapporto presentato da Dick Marty, provocano in Kosovo una reazione compatta di diniego, nonostante le roventi polemiche del dopo elezioni. A prescindere dagli esiti legali, Thaci e il governo di Pristina ne escono indeboliti
Da oggi 15 dicembre la liberalizzazione dei visti Schengen è valida anche per Albania e Bosnia Erzegovina. Un anno fa erano stati aperti i confini ad altri tre paesi: Serbia, Montenegro e Macedonia. Ma il processo non è irreversibile. Recenti timori di una crescita esponenziale delle domande d'asilo hanno spinto l'Unione europea ad attivare un meccanismo di monitoraggio
Il Cablegate mostra il monitoraggio ravvicinato di Washington sulle reti di greggio e gas tra mar Caspio e mar Nero. L'asse opaco del business Russia-Italia. L'Europa frammentata e senza mercato energetico comune. Il 'grande gioco' eurasiatico visto dalle carte di Wikileaks
Le nuove vie migratorie passano sempre meno per il Mar Mediterraneo. E' il confine terrestre fra Grecia e Turchia la nuova porta d'Europa. Venti giorni fa l'Ue, attraverso l'agenzia Frontex, è intervenuta inviando uomini e mezzi, ma il sud-est Europa non è ancora preparato ad affrontare un tale fenomeno
All’inizio di novembre il Montenegro ha ottenuto il parere positivo della Commissione europea per la richiesta di candidatura a diventare membro dell’Ue, senza però ottenere una data certa sull’avvio dei negoziati di adesione. La lotta alla criminalità e alla corruzione resta la sfida principale del Paese
Il ruolo dell'ortodossia nella nuova prospettiva europea della Macedonia, l'autocefalia della Chiesa ortodossa macedone, i rapporti tra comunità cristiana e comunità musulmana. Intervista con padre Parteniy, abate dell'antico monastero macedone di Sveti Jovan Bigorski
Da una parte l'apertura sul fronte dei visti, dall'altra la bocciatura della candidatura per l'ingresso nell'Ue. In questi giorni sull'asse Bruxelles-Tirana messaggi contrastanti. Sullo sfondo l'impasse politica albanese, che sembra ancora lontana dal risolversi
Nei Progress Report sull'allargamento, si profila un ingresso per i nuovi membri dell'area attorno al 2020. Tranne che per la Croazia, forse all'ultimo biennio d'attesa. E la Turchia, senza pronostici. Ecco ostacoli e successi per ogni Paese. La crisi raffredda i 27: tolto il visto per albanesi e bosniaci, ma la misura sarà revocabile
Sarà un referendum pro o contro il piano anti-crisi del premier Papandreou il voto locale di domenica 7 novembre. In caso di sconfitta, si andrà ad elezioni anticipate. Un passaggio democratico difficile. Scandito da un'ondata di pacchi-bomba
Il sogno europeo è fortemente radicato nelle nuove generazioni albanesi. I ventenni di Tirana, cresciuti all'ombra della crisi identitaria degli anni '90, ne sono convinti: il futuro dell'Albania è l'Europa. L'Ue è spesso vista come una panacea di tutti i mali, mentre in pochi si interrogano sull'impatto del processo di integrazione
Via libera dei 27 alla domanda di adesione di Belgrado, inviata ora alla Commissione. Una svolta che premia la prudenza di Tadić. Cresce il suo ruolo di "guida ragionevole" di un Paese potenziale membro Ue tra 8 anni, se consegnerà tutti i ricercati al Tpi