A Bucarest firmato un protocollo di collaborazione tra le due capitali. Dal trasporto urbano, alle tecnologie di comunicazione. Dalla gestione dei rifiuti all'organizzazione di scambi tra studenti. Per finire con la questione dei rumeni che risiedono illegalmente a Roma
Fatima Tlisova, dell'agenzia di informazione Regnum, e Jurij Bagrov, corrispondente di Radio Svoboda da Vladikavkaz, sono i primi giornalisti russi ad aver ottenuto asilo politico in Occidente nell'era Putin
"Non è mai esistita un'identità culturale albanese unica e rappresentativa. L'identità culturale degli albanesi è un'invenzione del nazionalismo dei tempi moderni." È la posizione del linguista Ardian Klosi, ribadita in un recente simposio a Pristina. Nostra traduzione
Il lavoro svolto dal Tribunale dell'Aja per la ex Jugoslavia su Srebrenica ha permesso di ricostruire l'intera dinamica della strage. Rimangono tuttavia alcune inquietanti zone d'ombra, che hanno fermato il tempo all'estate del 1995
I negoziati non sembrano portare ad alcun risultato immediato e gli ex combattenti del Kosovo si chiedono se dovranno, in futuro, tirar fuori di nuovo i loro fucili. Una traduzione a cura di Osservatorio sui Balcani
La Cecenia di Ramzan Kadyrov. Modificata la Costituzione, ridimensionata l'opposizione interna, il presidente benedetto da Putin aspira ora alla leadership sull'intero Caucaso del nord
Il 28 giugno, presso il monumento di Gazimestan, Kosovo, si è ricordata la battaglia di Kosovo Polje. Nessun incidente nonostante alcune provocazioni. E la presenza sul posto di alcuni membri della "Guardia di Zar Lazar", ultranazionalisti serbi che si dichiarano pronti a difendere il Kosovo con le armi. Un reportage
Un difensore della città, ma anche un noto criminale. Ramiz Delalic "Celo" è stato ucciso lo scorso 17 giugno a Sarajevo. L'ennesimo episodio violento che fa pensare ad un regolamento di conti in atto in seno alla criminalità sarajevese
"Nel processo di modernizzazione della Turchia si stanno modificando i tradizionali rapporti tra lo spazio della politica, lo stato e la società. Ciò che sta accadendo in questo periodo è il tentativo di fermare questo processo ma la società reagisce". Nostra intervista a Fuat Keyman
Maria Todorova, nota studiosa ed esperta di storia balcanica e ottomana. In questa intervista del settimanale belgradese "Vreme" affronta i temi del nazionalismo, dell'Ue e di come dovrebbero cambiare i Balcani. Nostra traduzione
Un fenomeno pressoché sconosciuto fino al 1999 in Kosovo, il suicidio, desta ora forti preoccupazioni. Soprattutto di fronte alla consapevolezza delle scarse risorse e dei grossi ostacoli per raggiungere chi ne ha più bisogno
Srebrenica rappresenta la pagina più nera della storia europea del secondo dopoguerra. Vi si svolgerà la "Settimana internazionale della memoria". Un'intervista a Irfanka Pasagic, direttrice di Tuzlanska Amica
In Azerbaijan il governo imbavaglia la stampa con disposizioni che rendono l'informazione interamente controllata dal regime. Il caso di Ganimed Zahidov
Il centro storico di Mostar. Un gioiello protetto dall'UNESCO, ma non immune dall'edilizia abusiva. E l'agenzia delle Nazioni Unite minaccia di depennare dai siti protetti Mostar se la sua amministrazione non s'oppone al cemento selvaggio
Elvira Mujcic, scrittrice, autrice di "Al di là del caos. Cosa rimane dopo Srebrenica", ricorda in questa lettera il padre scomparso in guerra e mai più ritrovato. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Sembrava imminente. Ora la sensazione è quella opposta. Non si arriverà a breve ad una Risoluzione Onu sullo status del Kosovo. E l'Ue deve capire come muoversi rispetto alla missione in sostituzione dell'Unmik alla quale sta lavorando da mesi
Fare l'obiettore di coscienza in Turchia non è un'impresa facile, anche se qualcosa sta cambiando. In una società dal militarismo radicato, con un esercito di un milione di soldati, i pochissimi obiettori si battono per i propri diritti. Ce lo raccontano in prima persona Oğuz ed Erkan
La comunità bulgara di Dimitrovgrad-Tzaribrod è meno isolata di quella di Bosilegrad, ma anche qui i problemi non mancano. Nell'attesa di poter tornare a studiare bulgaro e di migliori condizioni economiche, molti continuano a guadagnarsi il pane col contrabbando di sigarette. La seconda parte di un reportage di Tanya Mangalakova
La procura di Bari sta preparando il rinvio a giudizio per l'ex premier montenegrino Milo Djukanovic, accusato di associazione mafiosa finalizzata al contrabbando di sigarette. Le reazioni dal Montenegro
Milano premia il regista russo Alexander Sokurov. Con "Alexandra" è riuscito a raccontare il proprio Paese attraverso la lente del dramma ceceno. Un messaggio contro le guerre