Il partito di Silajdžić e quello di Dodik (che stravince in Republika Srpska) si aggiudicano il rappresentante musulmano e serbo alla Presidenza. Terremoto in campo croato: l'SDP multietnico riesce a strappare il posto all'HDZ. Dal nostro corrispondente, l'analisi del voto di domenica in Bosnia
Un commento a caldo dopo la tornata elettorale in Bosnia Erzegovina. Non c'è gran motivo per esultare. Poche le novità rispetto al passato. La vecchia abitudine di giocare sfruttando la paura ha di nuovo funzionato
Attratti da migliori condizioni di vita e di impiego, molti universitari albanesi che studiano all'estero decidono di non ritornare in patria. Un fenomeno particolarmente diffuso soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Che fare?
A partire da quest'anno, nella città di Vukovar, gli alunni di nazionalità serba e croata finalmente potranno seguire le lezioni nelle medesime strutture scolastiche. Un passo verso la riconciliazione
Con un'affluenza del 54,48% di votanti si sono concluse le elezioni in Bosnia Erzegovina. Definitivi i risultati per la Presidenza tripartita. Nebojsa Radmanovic rappresentante serbo, Haris Silajdzic rappresentante bosgnacco e Zeljko Komsic rappresentante croato
L'arresto da parte delle autorità di Tblisi di 4 ufficiali russi accusati di spionaggio ha messo a dura prova i già tesi rapporti tra la Georgia e la Russia. Nonostante il rilascio degli ufficiali la crisi tra i due paesi continua
Domenica scorsa un'esplosione ha danneggiato la casa di un membro della comunità Gorana, nel sud del Kosovo. "Un atto criminale per destabilizzare il Kosovo", ha commentato il governo. Ma chi sono i Gorani? Un reportage di Tanya Mangalakova
In occasione dell'Assemblea Nazionale che si è tenuta a Roma il 29 settembre scorso, l'Associazione ONG Italiane ha incontrato il Governo. Dal sito Vita il testo degli interventi principali
Said-Emin Ibragimov, attivista ceceno per la pace e i diritti umani, racconta la sua vita, l'instancabile lotta pacifica per il suo popolo, mentre continua le azioni di protesta presso il Consiglio d'Europa a Strasburgo
Scontro a muso duro tra il presidente della Slovenia Janez Drnovšek ed il governo di Janez Janša. Non solo dichiarazioni al vetriolo ma anche importanti visite di stato all'estero che saltano. Come quella che si sarebbe dovuta tenere in questi giorni in Spagna
Il voto di oggi in Bosnia Erzegovina: operazione verità in un paese impoverito e ancora immerso in un conflitto non elaborato. Il fallimento di Dayton e l'imbroglio della deregolazione. Nei Balcani si gioca anche il futuro dell'Europa. Nostro commento
Nel giorno delle elezioni in Bosnia Erzegovina, un commento sugli inquietanti giri di valzer tra politici bosniaci e criminali di guerra. Dopo la sentenza Krajsnik, una rassegna dei casi più recenti. Criminali per gli uni, eroi per gli altri. E le vittime?
Al termine di una lugubre campagna elettorale, domenica i bosniaci si recano alle urne. Il dibattito politico sembra procedere a ritroso, in un paese incatenato dalla pesante eredità dei trattati di pace. Nostro commento
Il discorso di Papa Ratzinger a Regensburg e le reazioni dei musulmani. Il punto di vista dell'autorevole quotidiano turco Radikal. La difesa della religione, il rapporto con la violenza, il dogma. Nostra traduzione
Soddisfazione in Bulgaria per il via libera all'ingresso nell'UE arrivato da Bruxelles. Ma i commenti divergono e c'è chi sottolinea si sia entrati solo dalla porta di servizio. Un articolo della nostra corrispondente
Dopo l'euforia e le congratulazioni del presidente Barroso, un'analisi delle misure di accompagnamento, meccanismi di controllo e di protezione stabiliti da Bruxelles per l'ingresso di Romania e Bulgaria. Il calendario delle prossime scadenze
Tensione sempre più alta in Bosnia Erzegovina a pochi giorni dal voto. In primo piano la violenta strategia elettorale del premier serbo bosniaco, Milorad Dodik. Il ruolo di Belgrado e la convergenza tra i radicali in entrambe le entità. Dal nostro corrispondente
Nessuno slittamento per l'ingresso di Bulgaria e Romania nell'UE. Ma sembra ci si sia arrivati quasi per inerzia in una famiglia europea che, in questo momento, sembra aver voglia di tutto tranne che di estendere ulteriormente le proprie frontiere
E' ormai sicuro. Il primo gennaio 2007 avremo una UE a 27, entreranno infatti anche Romania e Bulgaria. E dopo di loro, José Barroso, presidente della Commissione europea, ha affermato sia meglio chiudere la porta. Almeno per un pò
Un commento di Senad Pećanin, direttore del settimanale di Sarajevo DANI, sulla retorica nazional-populista di Milorad Dodik e sul conseguente comportamento della comunità internazionale. Nostra traduzione