Matteo Mancini è coordinatore del progetto Pedakos in Kosovo, dedicato alla prima infanzia. Con lui abbiamo parlato dei risultati raggiunti sino ad ora, dell’importanza di una formazione di qualità e dell’efficacia degli scambi internazionali
Una ricerca condotta dal portale BIRN mostra che la violenza di genere online nei Balcani è in aumento e ancora troppo spesso resta del tutto impunita. La violenza online mira a zittire le donne, a limitare il loro diritto di esprimersi liberamente senza paura di ritorsioni e a dissuaderle dal partecipare, utilizzando mezzi digitali, alla vita politica, sociale e culturale
La rubrica “Moj život u inostranstvu” (La mia vita all'estero) del quotidiano belgradese “Politika” dà voce ai pensieri, alle riflessioni e alle testimonianze, spesso amare e cariche di stanchezza e nostalgia, della numerosa diaspora jugoslava sparsa nel mondo. Eccone alcuni estratti
Prosegue il reportage di Giovanni Vale sui fiumi dei Balcani. Siamo ancora in Bosnia Erzegovina, questa volta ad esplorare il tratto centrale del fiume Neretva, con i suoi luoghi culturali, la sua storia naturalistica e il minaccioso sfruttamento energetico
Mentre la Grecia perde ben 38 posizioni rispetto al 2021 nella classifica annuale di Reporter Senza Frontiere, l'opinione pubblica viene a sapere del caso di sorveglianza del giornalista investigativo Thanasis Koukakis. Lo spyware usato si chiama Predator e ancora non è chiaro chi ci sia dietro
Capitani d’industria, uomini d’affari ma, soprattutto, uomini di grande influenza politica. Sono gli uomini più ricchi del paese, i cosiddetti oligarchi ucraini. Un approfondimento su come hanno reagito all'aggressione russa dell'Ucraina
Con la legge sui servizi digitali (Digital Services Act) l’Unione europea punta a stabilire nuovi standard sugli obblighi e le responsabilità di social network e altri grandi piattaforme nella gestione dei contenuti problematici. Il risultato è frutto di un dialogo continuo tra Commissione, Parlamento e Consiglio, con il coinvolgimento della società civile
In Croazia, la legge che garantisce l'accesso all'aborto risale alla Jugoslavia socialista. Dall'indipendenza nel 1991 gli attacchi a questo diritto si sono moltiplicati e sta diventando sempre più complicato per le donne interrompere la gravidanza
L'8 maggio scorso si è tenuto il ballottaggio per le presidenziali in Ossezia del Sud, elezioni non riconosciute dalla Georgia e dalla comunità internazionale. Il nuovo presidente sarà Alan Gagloev, leader dell'opposizione, un neofita della politica, uscito dalle fila del KGB locale
La politica serba è tale che dopo un mese e mezzo dalle elezioni ancora si attende per la costituzione del nuovo parlamento, del governo e del consiglio comunale della capitale. Si attende inoltre che Belgrado decida cosa fare con le sanzioni alla Russia
In Bulgaria la libertà dei media è tradizionalmente limitata da zone d'ombra, e i giornalisti spesso sottoposti a forti pressioni. In questa intervista con Nelly Ognyanova, una delle principali esperte bulgare di diritto dei media, i fattori legislativi che definiscono la cornice di lavoro del giornalismo nel paese
Da martedì 17 maggio fino a sabato 28 maggio si svolgerà il 75° film festival di Cannes. Fitto come sempre il programma, da segnalare il documentario postumo “Mariupolis 2” del lituano Mantas Kvedaravičius, ucciso lo scorso aprile a Mariupol
Mentre in Turchia il governo prende di mira le organizzazioni che cercano di prevenire il femminicidio, un film campione d'incassi su Bergen - cantante uccisa negli anni '80 - sta costringendo il paese a confrontarsi con le violazioni passate e presenti dei diritti delle donne
Evacuazione di civili, trasporto di truppe, esportazioni di merci: le ferrovie ucraine sono in prima linea nel conflitto. Russia e Ucraina, ma non solo, stanno giocando una grande partita strategica sulle ferrovie
Nei prossimi giorni si costituirà il nuovo parlamento sloveno. Robert Golob, vincitore delle elezioni, procede spedito coi colloqui per la formazione del nuovo esecutivo che potrebbe partire già ad inizio giugno. Tuttavia per Golob l’aver vinto le elezioni potrebbe essere stato molto più semplice che governare
Yerevan deve affrontare il dopoguerra del conflitto con l'Azerbaijan per il Nagorno Karabakh. A Bruxelles si va verso un accordo di pace ma l'aver perso la guerra mette il primo ministro armeno Pashinyan in una posizione attaccabile dai rivali politici interni
La rielaborazione di alcuni spunti di riflessione presentati in eventi pubblici in questi mesi di guerra da Giorgio Comai, ricercatore ad OBC Transeuropa/CCI che da oltre vent’anni frequenta e studia l’area post-sovietica
I solchi insuperabili scavati dalla guerra, confini che divengono crudeli e devastanti spartiacque all’insegna dell’odio. È in libreria “E l’amore anche ha bisogno di riposo”, romanzo di Drago Jančar edito da La nave di Teseo