La crisi scatenata dall’invasione russa dell’Ucraina ha ricordato ai 27 l’importanza strategica dei Balcani occidentali. Nuove iniziative per mantenere la regione ancorata all’UE e contrastare l’influenza di Mosca verranno prese entro giugno
Dopo vent'anni di attesa la Macedonia del nord è finalmente riuscita a portare a compimento il censimento della popolazione. Le polemiche che avevano rallentato l'operazione, però, non si sono sopite nemmeno dopo la presentazione dei risultati
Lo scorso 6 aprile a Bruxelles si è tenuto un incontro con il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, il primo ministro dell'Armenia Nikol Pashinyan e il presidente dell'Azerbaijan Ilham Aliyev. Tra i vari punti toccati anche l'avvio dei lavori per arrivare ad un accordo di pace
Doppia intervista con Predrag Momčilović, coordinatore della segreteria internazionale di Ne Davimo Beograd e membro della coalizione verde Moramo che per la prima volta, dopo la tornata elettorale di domenica 3 aprile, siederà in Parlamento, e con Thomas Waitz, co-presidente del Partito Verde Europeo
La tappa al lago Trnovačko, in Montenegro, da un racconto di viaggio lungo la Via Dinarica. Più di mille chilometri di cammino sulla dorsale montuosa che attraversa l’ex Jugoslavia
A distanza di tre decenni dallo scoppio della guerra, la società bosniaco-erzegovese è ancora ben lontana dal riuscire a superare le divisioni e le retoriche guerrafondaie
Un tempo nella Jugoslavia si regalavano mele in segno di gratitudine, poi si passò a costosi cioccolatini, per poi ritornare alle mele, in tempo di guerra: bene ambito e prezioso, tanto da essere ricordato in molti aneddoti
Ai profughi ucraini è garantita una procedura di protezione speciale accelerata, ma i sistemi di accoglienza esistenti hanno centinaia di migliaia di richieste in sospeso che hanno fatto accumulare, in media, oltre 15 mesi di ritardo
Una vecchia stazione ai piedi del monte Trebević, la sua storia, il suo significato nel corso degli anni e la sua recente destinazione museale. Un breve excursus sulla stazione di Bistrik a Sarajevo
Davanti alla sfida che l'UE si trova davanti nel dare rifugio a milioni di sfollati in fuga dal conflitto in Ucraina utile vedere cosa, nell'ambito delle politiche di coesione, si è fatto negli ultimi anni sulla questione accoglienza e sviluppo
Aleksandar Vučić ha vinto nettamente le elezioni per la presidenza della Serbia, tuttavia la coalizione guidata dal suo partito, per la prima volta da quando è al potere, non ha la maggioranza assoluta in parlamento. L'opposizione cerca l’unità e punta al governo di Belgrado
Una "stanza bosniaca" ha attraversato mezza Europa, testimonianza della grande arte degli artigiani di Konijc e dell'amore di una famiglia per le proprie radici bosniache
Sono passati trent'anni dall'inizio dell'assedio di Sarajevo. E con esso, una guerra durata quattro anni che, come scrive Azra Nuhefendić, nessuno tra i cittadini si aspettava, ma che in realtà era stata programmata per dividere il paese
L'Abkhazia va alla guerra, anzi alle guerre. Da un lato c’è la partecipazione diretta al conflitto in Ucraina, dall’altro c’è quella meno cruenta ma reale per la propria indipendenza (da Mosca), messa in forse da un contesto che diventa sempre più imprevedibile
I fiumi sono oggi lo strumento migliore per raccontare i Balcani. Risorsa preziosa da salvaguardare, luogo di attenzione particolare da parte degli ambientalisti della regione, luogo di sconfinamento e avvicinamento. Ma anche cartina tornasole per stato di diritto e corruzione. L'introduzione ad una serie di reportage sui fiumi dei Balcani
Senza dati adeguati è difficile definire, per i territori, politiche e priorità. E troppo spesso le mappe europee al posto dei Balcani occidentali hanno spazi bianchi. Un’intervista
"Esco dal ridosso del molo meridionale, e metto la prua a sud est per fare il periplo antiorario di San Nicola. La scogliera è alta e selvaggia. Grandi agavi e fichi d'india sui precipizi evocano antiche figure guerriere". Alla scoperta delle Isole Tremiti, un arcipelago che ci stiamo esplorando grazie agli "Sguardi adriatici" di Fabio Fiori
La mancata creazione di un’unica azienda responsabile dell’intero sistema radiotelevisivo pubblico della BiH e il costante calo delle entrate derivanti dal canone radiotelevisivo: sono questi i motivi principali della pessima situazione in cui versa il servizio pubblico della Bosnia Erzegovina