La Croazia si trova sulla cosiddetta Balkan route dell'immigrazione che passando dalla Serbia corre verso i Paesi Ue. Ma come si comporta nei confronti del tema immigrazione l'ormai prossimo 28smo membro dell'Unione? Ce ne parla Julija Kranjec, esperta del diritto di asilo e immigrazione del Centro studi per la pace di Zagabria
Il 65° Festival di Cannes si è chiuso con il premio per la miglior sceneggiatura a Cristi Mungiu per “Beyond the Hills” e quello per le migliori attrici alle sue protagoniste Cosmina Stratan e Cristina Flutur. Palma d’oro per il miglior cortometraggio al turco “Sessiz-be Deng - Silence” di L. Rezan Yesilbas
I finanziamenti dell'UE alla società civile balcanica sembrano essere sempre più rivolti alle grosse ONG. Vengono invece marginalizzate le piccole organizzazioni locali. L'opinione di Risto Karajkov, corrispondente di OBC e consulente indipendente per la società civile
I loro obiettivi sono ancora molto lontano dall'essere raggiunti. Ma loro continuano a scendere in piazza da mesi. Forse, in un Montenegro sulla soglia della candidatura Ue, qualcosa sta veramente cambiando
La vittoria di Tomislav Nikolić alle presidenziali in Serbia ha sorpreso. Ma, perlomeno nelle municipalità del Kosovo settentrionale, la sua vittoria veniva data per scontata. Intanto Pristina e comunità internazionale intensificano gli sforzi di integrare il nord, ma la diffidenza dei serbi resta alta
Di madre bosniaca e padre montenegrino, Jakuta Alikavazovic è nata in Francia ma porta ancora dentro sé una lingua frammentata, il serbo-croato, come il Paese d'origine dei suoi. Fuga in blu è la sua prima opera tradotta in italiano. Un'intervista sul rapporto tra memoria e passato, sui destini dei migranti, sulla parola e il silenzio
Pochi servizi e distribuiti in modo disomogeneo. La situazione dei disabili in Bosnia Erzegovina è molto difficile. E i pochi progetti esistenti dipendono ancora molto dai donatori internazionali. Un'intervista a Suad Zahirović, operatore nel campo della disabilità
Ha un passato nei servizi e vorrebbe divenire presidente della Croazia. Ecco perché i media locali lo hanno definito il Putin croato. Per ora ha preso in mano l'HDZ, facendo piazza pulita dei vari baroni del partito. A partire dall'ex primo ministro Jadranka Kosor
Dževad Karahasan, lo scrittore bosniaco in questi giorni in visita in Italia, è cantore di una Sarajevo sub specie aeternitatis. La sua letteratura si nutre di varie culture, è prossima del Borges dell'Aleph e di Elèmire Zolla. I legami nascosti dell'opera dell'autore sarajevese
Il 25mo summit NATO svoltosi a Chicago il 20-21 maggio ha mostrato un'Alleanza impegnata sempre di più in progetti di cosiddetta “smart defense”. Annunciato il completamento della prima fase dello scudo antimissile che coinvolge Turchia, Bulgaria e Romania. Ampio risalto sulla stampa romena
In pieno svolgimento il 65mo Festival di Cannes. Unico film dell'Europa sudorientale in concorso è “Dupa dealuri” di Cristian Mungiu, già Palma d'oro nel 2007. Il regista romeno tocca molti temi. Ma “Dupa dealuri” è troppo lungo, troppo faticoso, troppo ambizioso e, pur con molti meriti, non entusiasma
Baku ospita questa settimana il più costoso Eurofestival mai organizzato. Per il governo è un modo per dare lustro alla sua immagine, per gli attivisti per i diritti umani un'occasione per mettere sotto i riflettori lo stato disastroso della democrazia nel Paese
Venti anni dopo l'assedio, Sarajevo è una città che sta cercando se stessa. Così come l'Europa che, all'inizio degli anni '90, aveva deciso di diventare una Unione. Incontro con Dževad Karahasan, lo scrittore bosniaco autore de “Il centro del mondo” in questi giorni in Italia per presentare “Sarajevo, il libro dell'assedio”
E' in pericolo la stabilità dei Balcani e non solo. E' questo l'allarme lanciato da Mosca a seguito della visita in Kosovo di tre esponenti dell'opposizione siriana. Che si sarebbero recati a Pristina per imparare la guerriglia dagli ex Uçk
A sorpresa il conservatore Tomislav Nikolić è il nuovo presidente della Serbia. Secondo i risultati preliminari Boris Tadić ha ottenuto il 47% dei voti mentre Tomislav Nikolić il 49.7%
Il nuovo parlamento armeno registra l'importante novità dell'ingresso del partito di Levon Ter-Petrosyan, ma gli analisti non si attendono modifiche nelle linee guida della politica interna ed estera del Paese prima delle presidenziali del prossimo anno. Numerose denunce sulla regolarità del voto
Dopo il fallimento delle trattative per un nuovo governo, la Grecia torna alle urne il prossimo 17 giugno. Molti occhi puntati sul risultato del movimento neo-nazista Chrysi Avghì (“Alba dorata”), che approfittando della crisi e con una violenta politica anti-immigrati, attira consensi crescenti, risvegliando fantasmi del passato. Un ritratto del partito e del suo leader, Nikos Michaloliakos
Sabato 12 maggio è morto improvvisamente Danilo Krstanović, il fotografo sarajevese noto nel mondo per il suo lavoro di documentazione dell'assedio della città. Pubblichiamo il ricordo di Piero Del Giudice, letto da Abdulah Sidran durante la cerimonia funebre che si è tenuta lunedì 14 presso il cimitero ortodosso di Ciglane
Come hanno votato le minoranze nella tornata elettorale del 6 maggio? Dal fantomatico partito dei valacchi al mufti che voleva diventare presidente. Sino a migliaia di voti di cui gli ungheresi denunciano la scomparsa. Una rassegna
Secondo giorno del processo all'Aja per Ratko Mladić. Si parla di Srebrenica e fuori dall'aula le madri e mogli delle vittime ricordano il massacro. Ma dopo questa due giorni i lavori del tribunale sono già sospesi