L'analisi di dati che abbiamo realizzato nell'ambito dello European Data Journalism Network mostra le differenze nelle velocità medie delle connessioni a internet in oltre 30 paesi europei, scendendo anche al livello delle regioni e dei singoli comuni e coprendo circa 86.000 diverse località. Emergono forti differenze fra i vari paesi, e anche al loro interno.

Osservando il quadro d'insieme, si può notare come i paesi del sud-est Europa, con l'eccezione notevole della Romania, possano contare su una velocità media di download inferiore rispetto al resto del continente. Ciò è ancora più evidente se si va a osservare i dati a livello comunale, confrontando la distribuzione delle velocità medie di download per i comuni di un determinato paese con il quadro a livello europeo.

In Croazia ad esempio la concentrazione di valori si ha intorno ai 20 Mbps, ben al di sotto della soglia che l’UE ha fissato come soglia minima per poter fruire pienamente dei diritti digitali.

In altri paesi, come l’Italia, sia la mappa che la distribuzione mostrano una forte divisione tra centro e periferia: i grandi centri urbani e i capoluoghi tendono ad avere una velocità di connessione maggiore, mentre gli altri comuni rimangono generalmente sotto la soglia dei 30 Mbps. Questa dualità emerge anche nel grafico della distribuzione delle velocità di connessione dei comuni italiani, che mostra due picchi distinti.

La dashboard realizzata permette inoltre di confrontare le velocità medie di connessione a internet delle varie regioni con le distribuzioni relative ai comuni dello stesso paese e dell'intera Europa.

Qui è possibile esplorare la dashboard. 

L’analisi si basa sugli open data di Speedtast by Ookla; i dati utilizzati si riferiscono al quarto trimestre del 2020. Questa breve nota metodologica descrive come è stata condotta l’analisi, mentre questo articolo fornisce un quadro sul divario digitale in Europa e le iniziative che sta prendendo l'Unione europea per contrastarlo.