Il tappeto rosso del Film festivla di Venezia © taniavolobueva/Shutterstock

© taniavolobueva/Shutterstock

Inizia mercoledì 28 agosto e durerà fino al 7 settembre la 81sima edizione della Mostra del cinema di Venezia, che si prefigura come un ritorno in grande stile al periodo pre pandemico. Grandi nomi di richiamo nella kermesse veneziana. In concorso anche un film greco e uno georgiano

26/08/2024 -  Nicola Falcinella

Una 81° Mostra del cinema di Venezia che si annuncia con nomi di grande richiamo quali Nicole Kidman, George Clooney, Brad Pitt, Daniel Craig e molti altri ancora come nelle edizioni pre-pandemia. Un ritorno in grande stile, anche se Venezia è stato forse il festival che, per collocazione nel calendario e gestione dell’emergenza, in questi anni ha pagato meno la situazione pandemica. Da mercoledì 28 al 7 settembre (informazioni www.labiennale.org ) un programma molto ricco, curato dal riconfermato direttore Alberto Barbera, aspetta pubblico e addetti ai lavori, iniziando dal film d’apertura “Beetlejuce Beetlejuce” di Tim Burton, seguito del suo film del 1988, con Michael Keaton, Wynona Rider e Monica Bellucci.

In concorso per il Leone d’oro (un anno fa andò a “Povere creature!” del greco Yorgos Lanthimos) figurano 21 pellicole, tra qualche autore affermato e parecchi emergenti, con una forte presenza italiana e americana. Dalla Grecia arriva “Harvest” di Athina Rachel Tsangari, nota soprattutto per “Attenberg” con Ariane Labed e lo stesso Lanthimos (il film fu proprio a Venezia nel 2010 ed ha circolato nelle sale italiane proprio nelle scorse settimane) e “Chevalier”.

L’altro film dall’Europa del sud-est in competizione proviene dalla Georgia: “April” di Déa Kulumbegashvili, vincitrice del Trieste Film Festival 2021 con il bel “Beginning” e possibile sorpresa della Mostra.

Il programma comprende anche i Leoni d’oro alla carriera al regista australiano Peter Weir (del quale sarà proposto “Master and Commander” rimasterizzato) e all’attrice Sigourney Weaver.

Tra i tanti documentari figura “Russians at War di Anastasia Trofimovia, ovvero come la guerra in Ucraina è vissuta dai russi.

Il concorso parallelo Orizzonti presenta “Quiet Life” del greco Alexandros Avranas con l’attrice russa Chulpan Khamatova (indimenticabile per “Luna Papa” e pure per “Garpastum”), il turco “Hemme nin oldugu gunlerden biri - One of Those Days When Hemme Dies” di Murat Firatoglu e il romeno “Anul nou care n-a fos - The New Year That Never Came” di Bogdan Muresanu.

La sezione Biennale College, riservata a produzioni a basso budget di giovani registi, comprende “Medovyi Misiats - Honeymoon” di Zhanna Ozirna all’Ucraina.

Mentre Venezia Classici – non fiction, ovvero i documentari sul cinema, include “I Will Revenge This World with Love S. Paradjanov” di Zara Jian sul grande regista sovietico.

La sezione autonoma 40° Settimana della critica propone come sempre sette film di registi esordienti e altrettanti cortometraggi di Sic@Sic, tra questi il corto “At Least I Will Be 8 294 400 Pixel” di Marco Talarico, produzione Italia e Georgia.

Consistente la presenza balcanica e caucasica alle Giornate degli autori, che propongono in concorso “Alpha” di Jan-Willem van Ewijk, coproduzione Paesi Bassi, Svizzera, Slovenia, e “Antikvariati - The Antique” di Rusudan Glurjidze, coproduzione Georgia, Svizzera, Finlandia e Germania. Il primo è quasi una resa dei conti tra il maestro di snowboard Rein e il padre Gijs in una valle delle Alpi.

In “Antikvariati” il giovane georgiano Lado è coinvolto nel contrabbando di mobili antichi dalla Georgia alla Russia. Intanto la sua fidanzata Medea, acquista per sé un appartamento nel centro storico di San Pietroburgo a un prezzo molto basso perché all’interno resta il proprietario, Vadim Vadimich, un uomo all’antica e supponente. Al momento della deportazione illegale di migliaia di georgiani dalla Russia, Lado è catturato e deportato, il magazzino saccheggiato, mentre Medea si nasconde nell’appartamento di Vadim. Tra gli Eventi speciali è incluso il serbo “Mogucnost raja – Possibility of Paradise” di Mladen Kovačević. Una storia corale sulla ricerca della felicità tra scolari sulla cima di un’isola che aspettano che spiova, un’ex pubblicitaria che vuole costruire una villa, un imprenditore impegnato a realizzare un resort nella giungla, una ballerina che assume una nuova identità.