Intesa Skopje-Atene, nasce la "Repubblica della Macedonia del Nord"
13 june 2018
Alla fine l'ha spuntata il compromesso forse più scontato, sul tavolo delle trattative da decenni. “Repubblica della Macedonia del Nord”: sarà questo il nuovo nome dello stato balcanico, come annunciato ieri dai governi di Skopje ed Atene.
L'accordo, definito “storico” dai primi ministri, Zoran Zaev e Alexis Tsipras, sembra mettere così fine alla feroce e surreale “disputa del nome” che divide i due paesi dalla dichiarazione di indipendenza di Skopje nel 1991 e far passare alla storia l'ostico acronimo FYROM (Former Yugoslav Republic of Macedonia), utilizzato per l'ammissione alle Nazioni Unite.
L'opposizione della Grecia al nome “Repubblica di Macedonia” ha due principali dimensioni: una storico-culturale, visto che il nome “Macedonia” viene ritenuto parte integrante dell'eredità ellenica, l'altra politico, perché secondo Atene prefigura rivendicazioni territoriali sulla sua provincia settentrionale, anche questa chiamata “Macedonia”.
Per arrivare all'intesa entrambe le parti hanno fatto concessioni importanti. Il nuovo nome “Repubblica della Macedonie del Nord” sarà utilizzato sia internamente che esternamente, uno dei punti su cui Atene ha sempre insistito negli anni. D'altra parte, la lingua ufficiale resta il “macedone”, come voluto da Skopje, mentre la nazionalità viene definita “macedone/cittadino della Macedonia del Nord”.
La soluzione dell'annosa disputa arriva dopo un periodo di accelerazione nei negoziati, che ha preso forza soprattutto dopo l'elezione di Zaev a nuovo premier macedone nel 2017, accompagnata da numerosi atti di distensione tra le parti.
Restano però ancora da fare alcuni passaggi importanti: l'accordo sul nome deve ora essere ratificato da entrambi i parlamenti, dove le opposizioni hanno già promesso battaglia, mentre Zaev ha già annunciato che l'intesa sarà oggetto di un referendum nazionale che dovrebbe tenersi il prossimo giugno.
Con la soluzione della “questione del nome” la nuova “Macedonia del Nord” potrà ora ambire a vedere riaperte le proprie prospettive di integrazione nell'Unione europea e nell'Alleanza atlantica, bloccate fino ad oggi dal potere di veto della Grecia.
Per Skopje la speranza è di essere invitata presto ad entrare nella Nato, e di aprire i negoziati con l'Ue a partire dall'estate (la Macedonia è candidato membro dal 2005).
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