Dopo le difficoltà derivanti dalla stesura della Carta Costituzionale della nuova unità statale di Serbia e Montenegro, finalmente sono riprese le negoziazioni con la UE circa l'Accordo di associazione e stabilizzazione.
Da Pancevo Ljubisa Vrencev.
I rappresentanti di FRY, Serbia e Montenegro hanno continuato a Bruxelles le negoziazioni con i rappresentanti della Commissione Europea riguardanti il processo di associazione e stabilizzazione. Entro la metà di marzo il commissario europeo Chris Patten dovrebbe far visita a Belgrado, dopo di che ci si attende che partano i lavori per uno studio sulla fattibilità dell'associazione. Il passo successivo dovrebbe essere intrapreso durante il prossimo summit della UE in giugno, dove probabilmente verrà dato un mandato formale alla Commissione Europea per negoziare con la Serbia e il Montenegro circa l'accordo di stabilizzazione e associazione.
Dopo due giorni di colloqui con i rappresentati della Commissione Europea a Bruxelles, il capo dell'Ufficio federale jugoslavo per l'accesso alla UE, la signora Maja Kovacevic, ha dichiarato alla stampa che c'è stato "un rinnovo dei preparativi" dopo l'interruzione delle negoziazioni sull'associazione.
Maja Kovacevic ha affermato che ora che la Montenegro hanno raggiunto un punto di incontro sulla Carta Costituzionale e sulla formazione delle istituzioni, la nuova unità statale sarà certificata per le negoziazioni con l'UE e si assumerà la responsabilità per l'implementazione dell'Accordo di associazione e stabilizzazione. La definizione e l'implementazione del Piano d'azione è la seconda condizione della UE per la sistemazione delle relazioni economiche interne tra Serbia e Montenegro, ed anche la creazione di un sistema di mercato esterno unificato con la conseguente apertura di una comune 'zona di libero scambio'. Se questo non dovesse accadere l'Unione europea non potrebbe stabilire relazioni economiche separate con la Serbia e il Montenegro. Questo, insieme con l'Accordo sulla stabilizzazione e l'associazione, è anche una delle condizioni per far partire i negoziati con il WTO.
È stato inoltre affermato che il Piano d'azione per l'implementazione significa l'introduzione di un regime di mercato esterno unificato per il mercato interno che dovrebbe andare di pari passo con le regole e gli obblighi legali per la sua implementazione. Durante le trattative è stato messo in rilievo che il fattore chiave è che il mercato sia funzionale e dovrebbe far sì che la Serbia e il Montenegro lavorino come in un solo stato. Il termine 'unificato' o 'comune' per questo tipo di mercato ha poca importanza.
Il membro della delegazione serba, l'assistente del ministro per le relazioni economiche internazionali, Ana Trbovic ha dichiarato che le differenze non sono grandi e che è tutto più semplice da quando c'è un obiettivo comune, ossia l'adeguamento dei regolamenti e delle leggi con gli standard della UE. L'assistente del ministro ha detto che in Serbia c'è una forte volontà per il raggiungimento di questo obiettivo non solo per il miglioramento della nuova unione statale, ma anche per il processo di integrazione dell'intera regione. Ana Trbovic ha detto che Serbia e Montenegro dovrebbero continuare con l'implementazione delle raccomandazioni fornite dalla Commissione europea per l'adeguamento di vari settori dell'economia e il miglioramento delle istituzioni nazionali nell'ottica di un raggiungimento del livello degli standard della UE. Questo, ha concluso la Trbovic, si accompagna alle riforme in corso in Serbia.
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