Lunedì scorso Albania e Serbia hanno sottoscritto un accordo che permetterà ai loro cittadini di entrare nei due paesi con la sola carta di identità. Non avranno quindi più bisogno, come accadeva sino ad ora, del passaporto.
Un poco ambizioso "mercato economico regionale" e un ipotetico "piano verde" per il 2050. Sono gli unici passi in avanti del vertice di Sofia che martedì ha riunito i leader dei Balcani occidentali nell'ambito del Processo di Berlino. Un incontro reso più difficile dai diverbi tra Bulgaria e Macedonia del Nord.
Luisa Chiodi, direttrice di OBC Transeuropa, ha contribuito ad una puntata di Eunaltropodcast – a firma dell'iniziativa Europea - dedicato all'allargamento dell'Ue ai Balcani occidentali.
Il Centro di Cooperazione e Sviluppo albanese (CDI) dal 2000 promuove uno spazio di discussione per migliorare la qualità delle politiche pubbliche ed il processo decisionale a livello nazionale e regionale. CDI svolge regolarmente analisi del contesto economico e politico in Albania, e grazie a queste col tempo ha sviluppato quattro diversi programmi d’azione riguardanti politiche pubbliche, integrazione europea, sviluppo regionale e coesione sociale.
European Western Balkans, un portale web indipendente che segue e analizza i processi di integrazione Europea dei Balcani occidentali, ha intervistato pochi giorni fa Pierre Mirel. Ex direttore alla DG Enlargement della Commissione Europea ha commentato la nuova metodologia di allargamento alla luce dei tempi di COVID-19, interrogandosi sul futuro della regione.
Il BiEPAG, centro di consulenza sul sud-est Europa, ha da poco pubblicato un policy paper dove si analizza la situazione dei Balcani occidentali in tempi di pandemia globale.
Lunedì 30 marzo le istituzioni europee hanno annunciato che stanzieranno quasi €40 milioni di euro per aiutare i Balcani Occidentali a gestire l’emergenza coronavirus.
Secondo Stefan Lehne, ricercatore presso Canergie Europe, l'Europa ha affrontato varie crisi nel corso dei decenni ma la pandemia del coronavirus potrebbe mettere alla prova per l'ultima volta l'UE intesa come comunità basata sulla solidarietà e su valori comuni.