Nelle campagne elettorali degli Stati Uniti, lo scontro decisivo (e spesso memorabile) per decidere il nome del vincitore si svolge di fronte alle telecamere, col dibattito tv tra i principali candidati. L'Unione europea è ancora lontana dal divenire gli “Stati Uniti d'Europa”, ma le prossime elezioni europee, previste per il 22-25 maggio, porteranno il dibattito sul piccolo schermo anche nel Vecchio continente.
Questa mattina è arrivata la notizia dell'arresto, in un'operazione congiunta dei ministeri della Giustizia della Serbia e del Montenegro, del latitante Darko Šarić.
Il Partito progressista serbo di Aleksandar Vučić conquista la maggioranza assoluta del parlamento. Solo altri 3 partiti, escluse le minoranze, entrano in parlamento. Successo dell’SNS anche alle amministrative nella capitale
Per orientarsi nel mare delle informazioni e dei dati in vista delle elezioni europee di maggio, la Rete ci offre un interessante strumento di controllo della veridicità delle dichiarazioni espresse dai politici europei: FactcheckEU , la prima piattaforma europea di crowd-checking.
La Commissione europea ha bloccato 185 milioni di euro di fondi di coesione destinati a Lubiana. E' la seconda volta che la Slovenia perde dei finanziamenti europei a causa dell'insoddisfazione della Commissione in merito alle procedure delle gare d'appalto per la realizzazione dei progetti finanziati con questi programmi.
Animare la discussione sulle prossime elezioni europee, e sul futuro dell'UE. Un compito complesso e impegnativo, alla portata solo di grandi istituzioni? Hans Mund, giovane 29nne tedesco, che da anni vive a Bruxelles, la pensa diversamente. E così, si è imbarcato in una grande avventura in solitario: raggiungere in meno di un anno 116 città europee, in tutti i 28 stati membri dell'UE, per discutere di Europa nelle piazze e strade del Vecchio continente.
L'Operazione Colomba, corpo civile di pace della Comunità Papa Giovanni XXIII, da anni sta lavorando in Albania sul tema della vendetta di sangue, la cosiddetta Gjakmarrja.
Il dibattito, lo scambio e il confronto di idee sono il cuore pulsante della democrazia. Garantire la possibilità di una discussione a livello europeo, tenendo presente il numero di cittadini dell'Unione, e le differenze linguistiche, culturali e politiche nel Vecchio continente è certamente una sfida aperta.
A fine 2013, quando la crisi provocata dal massiccio arrivo di profughi siriani in Bulgaria raggiunse il suo apice, il governo di Sofia annunciò la costruzione di una “barriera tecnica” di trenta chilometri al confine con la Turchia, come strumento di contenimento e controllo dei flussi migratori.