A Sarajevo lo scorso week end è stato dedicato alla memoria delle Olimpiadi del 1984 e a promuovere il Festival olimpico giovanile europeo del 2017. La tedofora del 1984 Sanda Dubravčić-Šimunić ha riacceso simbolicamente la fiamma olimpica sulla Jahorina.
Gli scontri tra manifestanti e polizia scoppiati mercoledì a Tuzla sono proseguiti anche nella giornata di giovedì allargandosi progressivamente a tutto il paese.
Messo in stato di fermo per 48 ore Ukë Rugova, figlio del primo presidente del Kosovo e "padre della Patria" Ibrahim Rugova, oggi membro del parlamento kosovaro.
E' battaglia in Turchia sul progetto di emendare la discussa legge 5651, approvata nel 2007, che regola l'utilizzo della rete e sanziona i delitti commessi su internet. Una battaglia sfociata lo scorso 18 gennaio in disordini in piazza Taksim, ad Istanbul, con centinaia di manifestanti dispersi dalla polizia anche con cannoni d'acqua e lacrimogeni.
Il 6 febbraio si inaugura a Sarajevo, presso il centro Skenderija, la riapertura della collezione Ars Aevi. Un progetto, dedicato all'arte contemporanea, nato durante l'assedio per iniziativa di Enver Hadžiomerspahić assieme a un gruppo di intellettuali della città.
Gli abitanti della regione autonoma della Găgăuzia, Moldavia, si sono recati domenica 2 febbraio alle urne in un referendum ritenuto illegale dall'esecutivo di Chișinău e dal tribunale di Comrat, capoluogo della regione.
Nel pomeriggio di sabato 1° febbraio, una decina di persone con il viso coperto da sciarpe e berretti ha fatto irruzione all'Art Kino Kriterion di Sarajevo interrompendo la discussione in corso, attaccando i presenti e ferendo 3 persone.
Era il 27 maggio del 2004 quando Duško Jovanović, proprietario e direttore del quotidiano montenegrino “Dan” veniva ucciso mentre usciva dal suo ufficio di Podgorica. “Dan” non ha mai lesinato attacchi all'esecutivo, e le minacce dirette al giornale e al suo direttore erano frequenti.
Nel suo film "Grbavica", che ottenne l'Orso d'oro a Berlino, raccontò lo stupro etnico. Sostenne poi in Bosnia la campagna per il riconoscimento legale delle donne vittime di stupro. Per il suo impegno, ieri ha vinto il premio europeo Kairos.