Settembre 1923: il Partito comunista bulgaro scatena una rivolta contro il governo di Aleksandar Tsankov, entrato in carica a luglio grazie al colpo di stato militare che ha messo fine al governo degli agrari ed alla vita del loro leader storico, Aleksandar Stamboliyski.
Secondo le guide locali, sarebbe l'unico deserto sul suolo europeo. Sono le dune di sabbia dorata di Limnos, situate nel nord dell'isola greca, a pochi chilometri del villaggio di Katalakkos ed alle spalle della suggestiva spiaggia di Gomati, amata e frequentata soprattutto da kite-surfers e turisti innamorati di solitudine e silenzio.
L’invasione russa in Ucraina ha conseguenze devastanti sulla popolazione civile, ma coinvolge anche gli animali presenti nelle aree toccate dal conflitto.
Il neo costituito parlamento sloveno avrà il numero maggiore di donne mai avuto finora: dei 90 deputati del nuovo parlamento 36 saranno donne, compresa la presidente.
Situata nel centro di Bucarest, la chiesa ortodossa di Sant'Antonio (Biserica Sfântul Anton) è con tutta probabilità l'edificio religioso più antico conservato oggi nella capitale rumena. Fondata da Mircea Ciobanul, principe di Valacchia, nel 1559, è stata poi distrutta e ricostruita più volte in seguito ad incendi e terremoti.
Martedì, la pubblicazione da parte di Reporter senza frontiere (RSF) del proprio indice annuale della libertà di stampa nel mondo ha provocato la furia del primo ministro albanese. Edi Rama ha definito su Twitter la valutazione sul suo paese come una "bugia" e una "fantasia".
Lo scorso 29 aprile il direttore esecutivo di Frontex, l’Agenzia europea deputata al controllo delle frontiere esterne dell’Ue, ha presentato le sue dimissioni, a seguito delle indagini avviate nel 2021 sull’operato dell’Agenzia dall’OLAF, l’Ufficio europeo antifrode.
E' il 1956: la nuova Bulgaria socialista vuole trasformarsi da paese agricolo a potenza industriale. Per farlo, il Politburo decide di costruire una possente acciaieria nei pressi della capitale Sofia, nel villaggio di Kremikovtsi.
Decine di corrieri della piattaforma online di consegne Wolt sono entrati in sciopero in Azerbaijan chiedendo una paga più alta. I corrieri della società rivale Bolt affermano di volersi unire alle proteste.