E' un giuramento all'insegna della polemiche quello pronunciato ieri sera dal presidente montenegrino Filip Vujanović, eletto per la terza volta alla carica il 7 aprile scorso. I risultati ufficiali del voto hanno visto Vujanović, compagno di partito del premier e padre-padrone del Montenegro indipendente Milo Djukanović prevalere col 51,2% sull'ex diplomatico e leader del Fronte democratico Miodrag Lekić.
Oggi ricorre la Giornata contro l'omofobia e la transfobia - più conosciuta con l'acronimo IDAHO International Day Against Homophobia and Transphobia - promossa dal 2007 dall'Unione europea. A Zagabria, Fiume e Spalato si tengono oggi tavole rotonde, incontri pubblici e molti altri eventi in cui si parlerà soprattutto di come vivono i giovani LGBT in Croazia
“Per la prima volta nella storia democratica della Bulgaria la forza politica che ha vinto le elezioni e ha il diritto a governare chiederà l'annullamento del voto alla Corte costituzionale”.
L’inviato della BBC in Georgia Damien McGuinness ha recentemente realizzato un servizio televisivo in cui mostra la tradizione georgiana di commemorare i propri morti ritrovandosi a pasteggiare in cimitero, a fianco della lapide del defunto.
Due autobombe sono esplose nella giornata di sabato nella città turca di Reyhanlı a circa 20 chilometri dal confine con la Siria. Le vittime sono 46 e i feriti sono oltre un centinaio.
C'è chi la voleva già scomparsa, sommersa dalla crisi che attanaglia molti dei paesi che l'hanno adottata poco più di dieci anni fa. La moneta unica europea, però, nel bene e nel male si è rivelata più longeva di quanto alcuni pronosticassero e, da inizio maggio, ha introdotto una novità: la denominazione in cirillico.
Dal Montenegro alla Russia, dalla Romania alla Grecia, domenica 5 maggio milioni di fedeli ortodossi hanno festeggiato la Pasqua, col tradizionale saluto "Cristo è risorto!", "Sì, è risorto davvero". In molti paesi, come in Bulgaria, a conclusione della messa di mezzanotte i credenti, candela accesa in mano, girano per tre volte intorno all'edificio della chiesa. Secondo la credenza popolare, anche in caso di vento forte o pioggia, nelle mani di un buon cristiano la candela resterà sempre accesa.
“In passato, le nostre pazienti volevano labbra piene, guance sporgenti, nasi minuti: tratti che ricordassero quelli delle cantanti libanesi Haifa Wehbe e Nancy Ajram. Noi del settore, parlavamo di 'stile alla diva libanese'. Negli ultimi anni, però, le donne arabe vengono in clinica portando in mano foto di Beren Saat e Tuba Büyüküstün. Attraverso la chirurgia plastica, vogliono somigliare proprio a loro”.