La federazione internazionale dei giornalisti ha chiesto l'immediata e incondizionata liberazione del giornalista Zoran Bozinovski. In una lettera indirizzata al presidente della Macedonia e all'ufficio del pubblico ministero, il segretario e il presidente della federazione internazionale dei giornalisti hanno denunciato la prolungata incarcerazione preventiva di Bozinovski, accusato di spionaggio e accusato di far parte di un'organizzazione criminale.
Una mostra realizzata dal Partito progressista serbo del premier Vučić tenta di smentire le critiche sulla censura dei media serbi. L’effetto però è quello di una sorta di lista di proscrizione.
L'analisi condotta dall'Alleanza Civica nel quadro del monitoraggio della campagna elettorale prima delle elezioni parlamentari nel 2016 mostrano come il 20% degli articoli includono sostegni velati per forze politiche specifiche, con i giornali Pobjeda e Dnevne Novine che guidano la tendenza.
Il giornalismo d'inchiesta continua ad essere, in Albania, sempre più penalizzato. La Commissione speciale sulle riforme giudiziarie ha deciso che ogni inchiesta giornalistica sui pubblici ministeri è sanzionabile penalmente.
I giornalisti albanesi hanno espresso la loro ferma opposizione alla bozza di un articolo presente nella riforma del sistema giudiziario che, a loro dire, mira a limitare l'indagine giornalistica sull'operato dei pubblici ministeri.
La rappresentante dell'OSCE per la libertà dei media Dunja Mijatovic ha inviato una lettera al primo ministro Milo Djukanovic riguardo i cambiamenti alle leggi sui media.
In una lettera indirizzata al primo ministro Milo Djukanovic, il Rappresentante OSCE per la libertà dei media Dunja Mijatovic ha affermato che l'introduzione di meccanismi a supporto del pluralismo è un passo positivo ma non sufficente a garantire la libertà dei media.
La riforma della regolamentazione del settore audiovisivo in Moldavia, in discussione in queste settimane, mette a rischio il pluralismo del media nel paese.
Un'analisi pubblicata recentemente da MANS ha messo in rilievo che la maggior parte della stampa è sotto il controllo diretto o indiretto del governo e del partito di maggioranza. Nel frattempo i media indipendenti affrontano molte difficoltà. "Il governo dà sussidi e alloca pubblicità principalmente a quei media che sostengono il partito al governo, e così facendo distorce il mercato, mentre i media indipendenti sono soggetti a problemi finanziari" afferma il rapporto.
L'Associazione dei Giornalisti Europei (AEJ) in Bulgaria chiede che venga aperta un'indagine sui fondi assegnati a quattro media bulgari. L'indagine richiesta dovrebbe accertare se esiste conflitto d'interessi nei contratti siglati fra il Ministero della Cultura, compagnie private e media relativamente alla copertura della presidenza bulgara del consiglio dell'UE nel 2018. I rappresentanti di AEJ si dicono preoccupati per la decisione di assegnare fondi pubblici a quattro media che risultano fra loro collegati: 'Standard Daily', 'Standard Agency', 'Blitz agency' e 'Pik agency'.