Il rapporto FreeEx di Active Watch sullo stato della stampa rumena ha portato alla luce una serie di casi che riguardano la libertà di stampa nel paese.
Gli emendamenti alla legge sui media, proposti da tre parlamentari dell’opposizione e orientati al miglioramento delle norme di legge per aumentare lo standard professionale e limitare l’ingerenza del potere sui media non sono stati adottati dall’assemblea parlamentare.
In seguito alla riforma della giustizia, punto di svolta nella storia dell'Albania, una riflessione sul ruolo del giornalismo nella sfera politica e sociale del paese.
Trasmissioni censurate e licenziamenti sono all'ordine del giorno. Per i giornalisti processati viene richiesto l'ergastolo. Tuttavia la Corte Europea dei Diritti Umani e la Corte Costituzionale qualche volta hanno preso decisioni controcorrente.
I parlamentari del DPS hanno proposto emendamenti alla legge sui media ma rifiutano di parlarne con la stampa. Essi preferiscono piuttosto lavorare nell'ombra con alcune ONG, responsabili solo verso il DPS e i suoi interessi, ignorando l'interesse collettivo.
La commissione per la protezione dei giornalisti, con sede a New York, ha ottenuto lo status di ONG, accreditata presso le Nazioni Unite. La decisione è stata presa con una risoluzione approvata ieri dal consiglio sociale ed economico delle Nazioni Unite. Il consiglio ha attribuito alla Commissione 'uno status consultivo speciale come ONG'.
La magistratura turca ha oggi emesso 42 mandati d'arresto contro giornalisti accusati di far parte dell'organizzazione che ha organizzato il tentato colpo di stato contro il presidente Recep Tayyip Erdogan.
Una Corte d'appello di Belgrado ha confermato la sentenza emessa lo scorso dicembre contro il portale E-Novine, accusato di aver diffamato il giornalista montenegrino Milka Tadić-Mijović.
"Bugie non-censurate", è una mostra promossa dal Partito progressista serbo (SNS) del primo ministro Vučić. Si vuole dimostrare che in Serbia non vi è censura, si ottiene l'effetto contrario.
Centinaia di persone sono in scese in piazza giovedì sera a Zagabria per protestare contro le dimissioni forzate di alcuni giornalisti e l'eliminazione di numerosi programmi del Canale 3 di HRT.