Una commissione di esperti è stata creata con l’incarico di preparare una strategia mediatica per il Ministero della Cultura. Per raggiungere questo obiettivo, la commissione di esperti ha organizzato una serie di dibattiti pubblici e un sondaggio dell'opinione pubblica. in questa puntata presentiamo gli esiti della discussione pubblica finale che ha avuto luogo presso il Ministero della Cultura. Fra i temi dibattuti, l'autonomia dei giornalisti, la loro posizione sociale, la trasparenza della proprietà dei media, il ruolo insufficiente dei media locali e l'indipendenza politica degli organi di informazione pubblici. I risultati di queste consultazioni saranno inclusi nella prossima strategia mediatica.
A cura della redazione "Esteri" di Radio Popolare la nona puntata per il progetto ECPMF di cui Radio Popolare è media partner. Francesca Rolandi (OBC) fa il quadro della situazione in Croazia.
La Voce del Popolo, l'unico quotidiano in lingua italiana per la minoranza italiana in Croazia e Slovenia, si trova ad affrontare grandi difficoltà finanziarie. Il Ministro della Cultura Zlatko Hasanbegović ha reso pubblico l'elenco dei media che riceveranno sovvenzioni dal Ministero. La maggior parte dei media di orientamento liberale o di sinistra riceveranno meno rispetto agli anni passati. Uno dei giornali che subiranno tagli più seri è La voce del popolo. La sua importanza va al di là del contenuto. Fondata dai antifascisti italiani e partigiani nel 1944 a Fiume, da più di 70 anni è un elemento essenziale che marca la presenza della minoranza italiana in Croazia e in Slovenia. Il Ministero ha deciso di tagliare il finanziamento di Edit, casa editrice responsabile della pubblicazione di La Voce del Popolo. Per il prossimo anno, riceverà la metà dei fondi assegnati fino ad ora. L'anno dopo, il finanziamento sarà completamente abolito. Il taglio delle sovvenzioni pubbliche ai media politicamente sfavorevoli è solo l'ultimo atto di un’offensiva contro la libertà dei media in Croazia.
Nel 2015, la Serbia è tra i 19 paesi che hanno registrato un declino più significativo nella libertà di stampa. Secondo un rapporto pubblicato oggi dall'organizzazione internazionale Freedom House, il paese ha registrato un calo di cinque punti rispetto all'anno precedente. Quest'anno Freedom House ha incluso la Serbia nella lista dei paesi parzialmente liberi in considerazione della situazione della stampa nel paese.
La proposta di legge del governo sui media on-line viene interpretata da molti operatori Internet come il tentativo di limitare la libertà di stampa. Inoltre viene criticata la mancanza di trasparenza nell'intero processo.
Il Consiglio della stampa ha avvertito oggi che in Serbia sta crescendo il numero di articoli e notizie che violano il codice della stampa, aggiungendo che questo comportamento è culminato nel caso dell'assassinio della cantante Jelena Marjanović.
Dopo l'iniziativa dell'Unione slovena dei giornalisti e la capillare indagine dello scorso anno sulle condizioni di lavoro nell’ambito dei media, il partito Združena levica ha avviato una procedura legislativa per modificare la legge sul lavoro. A partire dalla crisi finanziaria del 2008, l’occupazione regolare tra i giornalisti è scesa del 16%, mentre i lavoratori a contratto sono aumentati del 64%. I diritti di chi viene impiegato con questa seconda tipologia di contratto sono inferiori: la maggior parte delle testate non copre le spese legali dei processi derivanti dall’attività giornalistica per i lavoratori a contratto. La nuova legge riconoscerebbe più potere all’Ispettorato del lavoro nel sanzionare i media che impiegano lavoratori a contratto per svolgere compiti di piena occupazione, e consentirebbe una maggiore tutela giuridica dei lavoratori a contratto.
In Romania i media main stream non escono da una profonda crisi. Non solo finanziaria, ma anche di credibilità. In questo contesto il progetto ECPMF ha contribuito a stimolare il dibattito nel paese.
Nessuna informazione sui bandi e neppure su curricula e stipendi dei propri dipendenti. Il comune di Scutari rifiuta ai giornalisti una serie di informazioni, violando così la legge.
A cura della redazione "Esteri" di Radio Popolare l'ottava puntata per il progetto ECPMF di cui Radio Popolare è media partner. Luka Zanoni, di OBC, parla dei media in Serbia alla vigilia delle elezioni politiche.